Buongiorno e grazie per l'attenzione.. Credo di essere in fase depressiva segnata da periodi di umore altissimi e poi bassissimi, ho notato che se un giorno sono euforica il giorno successivo devo fare i conti con un umore nero e intollerabile anche per me, oltre per chi mi sta a fianco. I periodi di malessere oramai,sono di gran lunga superiori a quelli di benessere, La notte non dormo e l'ultima volta anche dopo aver assunto un ipnotizzante sono rimasta sveglia quasi tutta notte, Mi accorgo che reagisco in modo eccessivo sopratutto in ambito sentimentale, i dubbi mi torturano la mente, in pratica non mi fido più del mio uomo, e questo non mi permette di vivere serenamente il mio rapporto, tanto chè ogni settimana ho questo mio forte desiderio di controllare e di capire. Vivo giorno e notte con i sospett, mi sento impotente. Il giorno non riesco a concentrarmi in ufficio, e il pensiero ossessivo che si presenta dalla mattina appena apro gli occhi e lo porto con me fino alla sera quando riesco a chiudere gli occhi. Ho pensato di ricorre ai farmaci, ma sono combattuta. francy
Buongiorno Francy,
ho letto con attenzione quello che scrive rispetto al suo stato di malessere e comprendo la sua sofferenza e la sua difficoltà ad affrontare la situazione.
Da quello che scrive, più che essere in fase depressiva mi pare che soffra di un umore ciclotimico (cioè proprio con le oscillazioni tra momenti di euforia e di tristezza come da lei descritto), con l'aggiunta dei pensieri ossessivi e di sospettosità che non la fanno dormire, peggiorando di conseguenza il suo stato durante il giorno.
In questa situazione, gli psicofarmaci potrebbero anche aiutarla per esempio a dormire meglio, ma senz'altro non sono sufficienti per farla uscire dalla situazione complessiva. E' consigliabile contattare un professionista che la può aiutare ad affrontare con cura la sua situazione. Se volesse, io sono disponibile ad incontrarla per parlarne di persona ed eventualmente pensare insieme ad un percorso mirato. Mi può scrivere all'indirizzo e-mail: dott.enricocatalano@gmail.com
Intanto la saluto cordialmente.
Gentile Francesca, di fronte ai cambiamenti repentini di umore ci sono due possibilità di intervento: una farmacologica, che prende la forma di un colloquio approfondito con uno Psichiatra, l’unico in grado di fare una diagnosi corretta tale da prescrivere uno psicofarmaco idoneo, l’altra più relazionale, con uno Psicoterapeuta, che la possa aiutare a capire quali sono le motivazioni eventualmente collegate ad una oscillazione del tono dell’umore. Le due strade ovviamente non si escludono a vicenda, anzi, basta capire da che parte sente il desiderio di iniziare per avere maggiore comprensione rispetto a quanto le sta accadendo. Cordialmente
Gent. Francy, la sua descrizione fa effettivamente pensare che stia attravesando un periodo di depressione di una certa importanza, con fasi di maniacalità. Nella mail non dice da cosa sia scaturito tutto ciò, se ci sia stato un evento particolare che ha innescato questo suo stato emotivo. In queste situazioni ha una sua importanza capire se vi siano cause reali. La mancanza di sonno non può che aggravare il suo malessere. Il ricorso ai farmaci va valutato attentamente perchè, se da un lato possono attenuare la fase acuta depressiva, da un altro non risolvono di per sè il problema ed hanno possibili effetti collaterali. Un aiuto psicoterapeutico potrebbe esserle d'aiuto, valutando anche l'eventuale necessità di una terapia farmacologica. Un caro saluto.
Buona giornata Francy,
leggendo la sua lettera mi arriva la sua grande fatica e al contempo la ricchezza di più elementi su cui riflettere: gli sbalzi di umore tra periodi altissimi e periodi bassissimi, i periodi di malessere superiori a quelli di malessere, i disturbi del sonno anche a fronte di un ipnoinducente, i sospetti misti al desiderio di controllo, le reazioni eccessive, elementi che andrebbero esplorati ulteriormente per dare un senso a ciascuno rispetto alla sua situazione attuale e alla sua storia e per dare loro un senso comune mettendoli in relazione.Lei stessa ha ha provato a dare un significato a tutto ciò che le succede dentro, nei suoi pensieri, e fuori, nelle sue relazioni, definendo questo momento della sua vita fase depressiva. Potrebbe essere il punto da cui partire con un professionista per farsi accompagnare in questa fase delicata della sua vita e superarla.Mi rendo disponibile per una valutazione e un supporto psicologico.Quanto ai farmaci ne andrebbe valutata l'opportunità o meno con un collega medico.
Varese
La Dott.ssa Stefania Pollice offre supporto psicologico anche online
Salve Francesca,
quanto descritto fa ritenere ci sia una complessità di eventi a progressione circolare cioè ogni effetto finisce per diventare causa di un altro effetto e così via in un crescendo di disagi di cui si finisce per non trovare il così detto “bandolo della matassa”, ovvio quindi finire nel tunnel del dubbio che tutto mette in discussione.
Nella mia esperienza per il pensiero ossessivo e rimuginante la soluzione farmacologica mostra dei limiti, essendo il contenuto del pensiero conseguente a problemi da risolvere chimicamente non rimovibili.
Capisco la tendenza a ricorrere al farmaco come soluzione più veloce almeno del sintomo insonnia, esso stesso divenuto concausa del suo disagio ma oltre che consigliarle di affidarsi eventualmente ad un medico per la scelta del farmaco più idoneo al suo caso (un ipnoinducente può essere la soluzione corretta in caso di difficoltà di addormentamento non per i risvegli notturni o precoci).
Valuterei attentamente la situazione, facendosi aiutare da bravi psicoterapeuti e abitando lei a Milano non le sarà difficile trovarne.
cordialmente
Milano
La Dott.ssa Armanda Salvatori offre supporto psicologico anche online
Salve Francy, sembra che tu stia affrontando un periodo particolarmente difficile. Variazioni improvvise dell’umore, soprattutto se apparentemente slegate da motivi o eventi particolari, possono risultare disorientanti e stancanti. Allo stesso tempo lo stress è in grado di ridurre le nostre energie per affrontare la giornata e limita la possibilità di “ricaricare le batterie”, impedendoci di dormire e di fermare i pensieri (da qui la difficoltà a concentrarsi, i dubbi e la necessità di controllare in maniera eccessiva), rendendoci talvolta tesi e reattivi. In questi casi è opportuno valutare la situazione con un professionista, i farmaci sono indicati per ristabilire la possibilità di recuperare energie e stabilità, mentre un consulto psicologico può risultare utile per alleviare e gestire tensione, ansia e difficoltà relazionali.
Milano
La Dott.ssa Francesca Fanini offre supporto psicologico anche online
Sig.ra Francy,
Immagino che abbia già affrontato la questione con il Suo compagno, che mi sembra tra le cause di questo Suo disagio. Credo che Lei abbia comunque bisogno di un trattamento psicoterapico. Prima, però, ne parli con il Suo medico curante, che, credo, potrà darLe indicazioni farmacologiche anche più generali, non necessariamente riferite all'insonnia e ai Suoi stati d'animo. Anzi, medicalmente, il problema che Lei ci sottopone va visto, in prima battuta, molto dall'alto e spolarizzandolo rispetto al disagio psichico. Per poi eventualmente decidere un trattamento che, da quanto Lei ci scrive, dovrebbe essere, ripeto, psicoterapico più che farmacologico, o, al massimo, misto.
Cordiali saluti
Cara Francy, è sempre molto facile parlare di depressione e nel tuo caso l'utilizzo di questo termine potrebbe essere addirittura fuorviante. Molto spesso la depressione è la conseguenza di qualcos'altro, ma mai la causa primaria del disagio. Nel tuo caso ho l'impressione che ciò che ti induce nel disturbo di cui parli è una forte tendenza al pensiero ossessivo. Pensiero ossessivo che, come sei bravissima a spiegare, diviene dubbio.
Per la scuola di pensiero di cui faccio parte (la terapia breve strategica), questo particolare modo di porsi le domande e cercare di trovarvi risposta, si chiama "Dubbio Patologico"
Io ti consiglio un percorso di psicoterapia in grado di sciogliere la cattiva abitudine che il tuo pensiero ha preso. Mi scuso per il ritardo della risposta, ma se vuoi un consiglio per il nominativo di un buon collega che lavora nella tua zona non esitare a chiedermi.
Milano
Il Dott. Andrea Calò offre supporto psicologico anche online