Depressione e anaffettività

Raquel

Salve, ho 30 anni e 4 figli.

4 anni fa è morta mia suocera, che per me e per la mia famiglia era il punto di tutto.

Ci univa, ci dava amore, si occupava di noi sia emotivamente che finanziariamente nei momenti di crisi.
È morta d'infarto da un giorno all'altro. Ho cercato di farmi forza e di portare avanti tutti. I miei figli e mio marito, che adesso non ha più genitori.
Sulla mia famiglia non posso contare. Mio padre soffre di demenza senile, mia madre di schizofrenia. Soffro a non avere più nessuno su cui contare, solo doveri verso i figli e il marito.

Mi sento sempre arrabbiata con tutti, una rabbia esplosiva, dico cose indescrivibili, sento un forte stress, vorrei essere libera, amo i miei figli, ma non riesco a dimostrarglielo. I miei genitori non mi hanno mai dimostrato amore, non mi hanno mai detto ti voglio bene. Ed io non riesco con loro ad avere un rapporto sano.

Non riesco ad avere un contatto fisico o ad esprimere il mio amore a parole. Che devo fare?

Grazie.

4 risposte degli esperti per questa domanda

Buonasera Raquel

mi dispiace per il suo grande dolore, per il lutto di sua suocera e per le difficoltà enormi con i suoi genitori.

Capisco bene che non si può chiedere nulla ad un padre che soffre di demenza ed una mamma che ha una patologia come la schizofrenia.

Lei ha un grande compito: la crescita dei suoi figli e per questo si deve prendere cura di lei stessa.

Ha mai avuto esperienze di psicoterapia? Come sono andate? Cosa pensa della psicoterapia?

La sua situazione è proprio adatta ad una psicoterapia che permetta l'elaborazione di vissuti traumatici e che faccia da sostegno a lei nel suo ruolo genitoriale facendole percepire un contesto sicuro ed affettivo in cui confrontarsi.

Mi facci sapere se vuole! Auguri

Gentile signora,

benché non sia facile trovare risposte alla sua domanda, tenga presente che ogni relazione ha almeno due "attori", due partecipanti ed ognuno di essi può influire sulla relazione stessa. Ciò che voglio dirle è che per risolvere un problema di relazione, che magari potremmo attribuire in prevalenza all'altro", spesso è sufficiente cambiare qualcosa, spesso una piccola cosa, nel nostro modo di comportarci nella relazione. Quasi inevitabilmente cambierà anche il modo di comportarsi dell'altro attore, con soddisfazione di entrambi.

Le consiglio pertanto di consultare uno psicologo psicoterapeuta per trovare il modo più proficuo per migliorare i rapporti interpersonali.

Cordiali saluti

 

Dott.ssa Valentina Sciubba

Dott.ssa Valentina Sciubba

Roma

La Dott.ssa Valentina Sciubba offre supporto psicologico anche online

Gent.le Sig.ra,

la sua depressione e anaffettività hanno un loro significato all'interno delle relazioni di cui fa o ha fatto parte. 

E' sempre possibile una nuova narrazione del passato e una nuova scrittura del presente e del futuro. Si prenda spazio e tempo per questo!

Si rivolga ad una terapeuta della sua zona che possa aiutarla.

Rimango a disposizione,

Cordiali saluti

 

 

Dott.ssa Nadin Della Bella

Dott.ssa Nadin Della Bella

Torino

La Dott.ssa Nadin Della Bella offre supporto psicologico anche online

Buongiorno, a me il compito di rispondere alla sua domanda di aiuto. Mi presento mi chiamo Maria Luisa Greci ed ho una formazione cognitivo-comportamentale.

Mi colpisce nella descrizione di se stessa quante volte ha sottolineato di sentirsi abbandonata e sola.

Mi è parsa abbastanza evidente una sensazione di " vuoto, e abbandono" che la fa ritirare dagli affetti più significativi, mettendosi in discussione sia come moglie che come mamma, troppe volte ha delegato terze persone a svolgere ruoli che le appartenavano, moglie e mamma. La rabbia che lei prova potrebbe scaturire da ferite remote di attaccamento fragile e abbandonico, che si è strutturato in una forma di congelamento emotivo che si esprime con emozione di rabbia.

Penso che ognuno di noi ha molte risorse da cui attingere e superare i momenti di difficoltà, pertanto le consiglio di farsi supportare da un esperto che la aiuti ad esplorare nuove vie d'uscita dall'empasse emozionale in cui si trova.

Buona giornata