Elettroshock come ultima spiaggia

Luca

Buongiorno, soffro da anni di depressione e vorrei un consiglio. La mia malattia e' peggiorata negli ultimi tempi , tanto da farmi passare le giornate intere in casa rifiutando tutte le proposte di uscita dei miei amici. Il malessere e' anche fisico in quanto sono sempre affaticato e stanco. Sono in cura in un centro specializzato oltre a essere seguito da uno psichiatra privato. Ho avuto già due appuntamenti con uno psichiatra per richiedergli di tentare l' elettroshock , considerando che gli antidepressivi non hanno funzionato ( credo di averne provati non meno di 5). La sua risposta e' stata che non sono così grave .. La mia domanda e': posso oppormi a questo dottore in qualche modo o devo rinunciare? Non credo ci siano alternative. Grazie

15 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Luca, l'elettroshock è effettivamente un metodo veramente invasivo. Forse ha pensato di ricorrervi perchè sembra avere un impatto immediato a cui lei debba limitarso a sottoporsi, ma non funziona proprio così. Da quello che descrive mi sembra di capire che ha provato molti farmaci ed ora è, giustamente, stanco e scoraggiato; questo non significa però che lei debba rinunciare per sempre a stare bene senza interventi di portata estrema, come l'elettroshock, soprattutto considerando la sua giovane età. Sta seguendo una psicoterapia in concomitanza alle visite psichiatriche? Solitamente la combinazione di psicoterapeuta+psichiatra aiuta nella gestione della sintomatologia, ma anche in una ristrutturazione delle proprie risorse che la facciano sentire più "attivo" in un momento in cui sente che le sue vie d'uscita dipendano esclusivamente da qualcosa che le arrivi dall'esterno (come i farmaci o l'elettroshock), mentre è necessario "combattere" su tutti i fronti. In ogni caso, mi sembra che questo momento apra una difficoltà nel fidarsi di quello che le dicono i professionisti che già la conoscono...è così? Nel caso, parli con loro di come si sente e di questa "stanchezza"; se non si fida del loro parere, consulti anche altri professionisti, ma stia sempre attento a chi propone strade veloci e soluzioni immediate!!! Non si scoraggi e non butti via tutto il percorso fatto fino ad oggi per questa ricaduta...sono sicura che ha avuto dei momenti in cui è riuscito a mantenere un buono stato di salute, altrimenti non avrebbe quegli amici che sembrano tanto tenerci a lei!In bocca al lupo per tutto!

Buongiorno. Mi sento di darti alcune informazioni relativamente alla tec.

ti consiglio di chiedere direttamente a professionisti che lavorano nei centri accreditati (credo 11) in Italia. essendo tu di Bologna credo sia ancora attivo il servizio a Villa Baruzziana, ma in caso di tua specifica richiesta posso indirizzarti altrove. Ho conosciuto questa tecnica molti anni fa ed ho inviato per consulenze pazienti che avevano già sperimentato di tutto. il/i professionisti che li ha accolti ha valutato la situazione nell'insieme e poi l'ha loro proposta. i risultati sono stati davvero strepitosi. 

Ciò nonostante sottolineo che è necessaria un'accurata valutazione clinica proprio da parte dei professionisti che utilizzano ANCHE terapia elettroconvulsiva. non è solo quella. C'è comunque l'utilizzo di farmaci e di una buona psicoterapia. 

Saluti

Buongiorno Luca,

penso che l'elettroshock non sia neanche più permesso dalla legge. 

In ogni caso, per quanto il suo malessere sia pervasivo e lacerante, sembra quasi che ci sia da parte sua una spinta a voler alleviare questa sofferenza e a fornire una giusta cura a se stesso. Tanto che si è rivolto (e si sta rivolgendo) ad esperti. Non sembra volersi lasciare andare a se stesso.

Probabilmente la sua spinta ad attenuare questa sofferenza, che immagino essere molto profonda, è stata scoraggiata dai tentativi non andati a buon fine. Ciò non toglie che può provare con altre strade, magari con la psicoterapia.

La depressione è un problema molto complesso e doloroso. E' necessario che sia affrontato da più punti di vista. La psichiatria è fondamentale, imprescindibile, per gli aspetti farmacologici. Ma è necessario che lei sia accompagnato e supportato da qualcuno con una diversa competenza nell'esplorazione e nella comprensione del suo dolore profondo.

Questo è il consiglio che mi sento di darle, soprattutto vista la sua giovane età.

Se le va, può contattarmi per un colloquio gratuito.

Cordiali saluti

Dott.ssa Mariangela Romanelli

Dott.ssa Mariangela Romanelli

Treviso

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Gentile Luca,

a volte la depressione non è soltanto un problema in sé ma anche un segnale di qualcos'altro che nella nostra vita non "gira" come dovrebbe...

La sua mail, seppur piena della sua legittima esperienza e convinzione non dice, mi scusi, però nulla riguardo a ciò che lei chiama depressione, con ciò intendendo come il disturbo le si manifesta, che tipo di vissuto e di esperienza quotidiana le comporta.

Ciò che lei mi pone sotto gli occhi sono tutti i suoi legittimi tentativi di venirne a capo e, in pratica, chiede un consiglio su una soluzione, in questo caso la terapia elettroconvulsiva, ma senza, mi perdoni, dare indizio alcuno di come il problema le si presenta.

Mi rendo conto che lei ha già visto diversi specialisti che hanno probabilmente avvalorato la diagnosi che lei riporta, ma è difficile, almeno per me, rispondere alla sua domanda senza aver prima compreso la natura del suo problema.

Per essere più chiaro, ai miei occhi, è come se lei mi chiedesse un parere su un farmaco potente, che potrebbe risultarle tossico anziché d'aiuto se usato inavvedutamente, ma senza specificare esattamente a cosa le serve. Non basta purtroppo dire "depressione" giacché lo stesso identico tipo di disturbo in due persone distinte potrebbe avere origini e possibilità di soluzione del tutto diverse.

Nella speranza di averla almeno aiutata a riflettere sull'aiuto che sta qui richiedendo, le porgo

Cordiali saluti

Salve Luca,

ho letto il suo messaggio, comprendo bene la sua difficoltà e la voglia di trovare soluzioni per uscirne.

Non so quale cura stia seguendo; consideri che trovare la cura giusta è assai difficile e che sarebbe sempre utile associare ad un percorso con lo psichiatra una terapia psicologica mirata. come si trova in questo centro? Ritengo che il dottore che la segue abbia una sua idea di terapia adeguata, allo stesso tempo ritengo che sia fondamentale rispettare la libertà del paziente e quindi che lei possa scegliere di chiedere un consulto di un altro dottore e associarci una terapia adeguata.

Credo che la sua voglia di uscirne sia veramente la chiave per superare la sua depressione.

Se vuole sono a disposizione per parlarne.

Un caro saluto

Gentile Luca, lei ha 22 anni! Come puo' pensare che non ci sia un rimedio, un modo per affrontare questa situazione? Ha mai iniziato una psicoterapia, lavorando con intensità, su se stesso? Ma lei è convinto davvero che, siccome è sempre affaticato e stanco, ha un "problema fisico"? Ovvero, che la malattia sia una malattia a tutti gli effetti, curabile esclusivamente con l'uso dei farmaci e, se questi non funzionano, con altri, estremi rimedi. Giovanni Jervis, un grande psichiatra/psicoanalista, anni fa scriveva che usare l'elettroshock è come dare una botta al televisore che fa le bizze (eravamo in tempi di tubo catodico). Ora puo' capitare che con quella "botta" data il televisore possa riaggiustarsi, almeno momentaneamente, ma ci sono buona probabilità che si spacchi del tutto. Le consiglierei pertanto di cercare un bravo analista, se non lo ha già, che possa calarsi insieme a lei in quel mal di vivere che, alla sua età, non puo' essere cosi' terribile.

Dott.ssa Mirella Caruso

Dott.ssa Mirella Caruso

Roma

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Caro ragazzo 

ai 22 anni non puoi rinunciare... la depressione e veramente subdola ma non si può arrendere cosi facilmente, allora io cercherei un terapeuta lascerei lo psichiatra, inizierai una terapia dell'ascolto poi cercherai di reagire, non vuoi uscire ok va bene fatti regalare un cane un gatto fatti coccolare da loro, la tua famiglia in tutto questo ti sta vicino, vai all'università, lavori, puoi dire di no, credo che l'elettroshock abbia degli effetti collaterali si informi bene ..

Dott.ssa Filomena Lopez

Dott.ssa Filomena Lopez

Roma

La Dott.ssa Filomena Lopez offre supporto psicologico anche online

Oggi l'elettroshock viene sempre meno utilizzato. Per ampliare l'efficacia dei farmaci di solito viene consigliato un percorso di psicoterapia meglio a cadenza settimanale, per dare maggiore sostegno.

A volte il percorso psicoterapico presenta risultati più efficaci degli stessi farmaci, comunque direi che in due o tre mesi di trattamento i risultati sono verificabili. Quindi le consiglierei di intraprendere questo ulteriore percorso grazie all'aiuto di un terapeuta esperto. Tanti auguri!

Dott.ssa Giorgia Federici

Dott.ssa Giorgia Federici

Bologna

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Gentile Luca, ha mai tentato un percorso di psicoterapia con uno psicologo invece di utilizzare il servizio psichiatrico? L'approccio sarebbe abbastanza differente in quanto la formazione  dei due professionisti sarebbe su due "sponde" differenti. Quello che posso notare in quello da lei scritto è un tentativo costante al danneggiamento personale. Infondo la depressione conduce spesso al martirio auto inflitto quando non si scatena in comportamenti violenti contro altri.

L'elettroshock che lei cerca dopo tanti antidepressivi appare l'annullamento del pensiero "dovrei impegnarmi a cambiare" . Se ha necessità di uno shock per tornare a vivere con se stesso prima ancora che con i suoi amici, usi i confronto con i propri fantasmi, incubi e paure.

 

Rimango a sua disposizione,

Salve segua le indicazioni degli specialisti che la seguono. L'Elettroshock e' una pratica molto datata che non e' piu' utilizzata, inoltre non e' sempre efficace e risolutiva del problema, dipende da caso a caso. Si fidi dei professionisti che la seguono, sanno valutare quando e' il caso di praticare questa tecnica, provi ad abbinare alla terapia farmacologica, la psicoterapia. Spero di esserle stata utile. Cordiali saluti.

Buonasera la elettroshosc oggi viene praticata in modo diverso che in passato io le consiglio una psicoterapia e ritengo che vada rispettata la sua volontà di sentirsi libero di scegliere .

Caro Luca, prima di ricorrere all'elettroschock, ti suggerirei di provare una terapia combinata di farmaci e psicoterapia.

Tu non ne parli, a meno che nel tuo centro specializzato tu non pratichi anche quella, in ogni modo tieni presente che in questo campo, psicoterapeutico,non è facile trovare la persona giusta!

Per il tuo problema, si deve trattare di un/una terapeuta esperto, di orientamento psicodinamico, e devi mettere in conto una terapia lunga, che però può iniziare a dare frutti anche dopo poco tempo dall'inizio.

Data la tua giovane età, così suscettibile ai cambiamenti, non attenderei oltre e mi metterei subito alla ricerca di un bravo psicoterapeuta, tenendo conto che anche il feeling conta, e che non è detto che il professionista che eventualmente già ti segua o il primo che ti venga consigliato sia quello giusto, senza che ciò comporti nessuna svalutazione .

Suggerisco che i farmaci ti vengano prescritti da uno Psichiatra , altra persona rispetto allo Psicoterapeuta. Ritengo infatti sia meglio scindere le due funzioni.

Con molti auguri

Gentile sig. Luca,

Il disturbo di cui afferma di soffrire da anni, non è cosa semplice da risolvere. Dice di essere in cura presso un centro specializzato oltre che essere seguito da uno psichiatra privato, ma non è chiaro quale tipo di terapia psicologica, oltre a quella farmacologica Lei stia seguendo , nè che tipo di depressione le sia stata diagnosticata. Il disturbo depressivo può insorgere a seguito di molteplici cause che andrebbero accuratamente indagate, poichè non sono da escludere  risposte reattive a situazioni affettive legate ad un passato più o meno remoto.Il farmaco che in genere ha lo scopo di tamponare la sofferenza psichica e aiutare a spezzare il circolo vizioso delle ricadute  nel tunnel depressivo, può in qualche caso non sortire effetti duraturi , indicando così l'esigenza della psiche profonda, di analizzare con più cura  l'eziologia (la provenienza e i moventi ) del disagio e intervenire così in modo più mirato ed efficace sul disturbo e sulla intera personalità del soggetto che ne è portatore.Sulla terapia elettroconvulsivante a cui fa riferimento , preferisco non esprimermi , ma posso dire semplicemente che per quanto la tecnica, abbia subito nel tempo delle modificazioni e sia presentata oggi con minore sospetto rispetto ai tempi passati, rimane comunque una ipotesi legata ad un intervento invasivo e non necessariamente risolutivo. La invito a prendere in considerazione l'opportunità di iniziare un percorso di autoconoscenza di sè un pò più approfondito,o con il suo attuale psichiatra, dopo essersi accertato che egli abbia frequentato una scuola specifica per psicoterapeuti (ricordi che gli psichiatri, per quanto specializzati , non hanno al proprio attivo necessariamente una specifica formazione come psicoterapeuti, anche se la nostra legislatura, per un vizio di forma, consente loro di essere iscritti automaticamente all'albo), o con uno psicoterapeuta-psicoanalista,  per sviscerare  i fattori inconsci che hanno determinato il suo male di vivere.

Rimanendo a disposizione per ulteriori specificazioni

le invio un cordiale saluto

Dott.ssa Giuseppina Cantarelli

Dott.ssa Giuseppina Cantarelli

Parma

La Dott.ssa Giuseppina Cantarelli offre supporto psicologico anche online

Salve Luca

mi dispiace molto per quanto sta male, ma l'elettroshock non è più un trattamento che si utilizza per i disturbi psichici e non è assolutamento dimostrata la validità. E' un trattamento invasivo e pericoloso utilizzato nei manicomi negli anni 50. La invito a non pensare a questo rimedio come soluzione magica, starebbe sicuramente peggio. La depressione si affronta con psicoterapia e trattamento psicofarmacologico, con costanza e pazienza. Mi faccia sapere. 

Ciao Luca, guarda io non sono una psichiatra, ma ho sentito spesso parlare di elettroshock negli anni bui della malattia mentale quando ancora erano aperti i manicomi. Ho sentito e letto quello che Ada Merlini ha scritto sull'argomento e penso davvero che al giorno d'oggi ci siano metodi alternativi. Capisco veramente la tua sofferenza ed impotenza visto che mi dici che hai già provato vari antidepressivi e su di te non hanno funzionato, ma io sinceramente non credo che per te sia il metodo corretto per risolvere il problema, non ti scoraggiare dalla depressione si può uscirne.