Buonasera sono Alessandro felicemente sposato, e padre di una adolescente di 14 anni, che purtroppo sto perdendo, poiché si sta allontanando dalla nostra famiglia.
Mia figlia Aurora è diventata molto aggressiva e autoritaria da circa un anno, nei confronti di noi genitori, apostrofando alcune parole offensive da strada nei nostri confronti, sono convinto che in parte è scaturito dalle cattive frequentazioni che fanno assumere in lei un atteggiamento delinquenziale, ho provato in tutti i modi ad allontanare queste amicizie, ma la reazione è stata violenta al punto di avere delle crisi isteriche.
Ho provato a portarla da un psicologo, ma lei si è rifiutata, adesso non vuole più andare al corso di estetista che tanto gli piaceva, non vuole fare niente tutto il giorno e ultimamente la fame sta aumentando vertiginosamente, a volte mi dice che è depressa.
Chiedo gentilmente un aiuto, siamo dei genitori disperati.
Gentile Alessandro,
se sua figlia non vuole andare dallo psicologo vada lei o meglio andate tutti e due i genitori. La terapia con gli adolescenti infatti, nella quasi totalità dei casi, richiede la collaborazione dei genitori, perciò sareste comunque implicati in essa.
E' normale che nell'adolescenza ci sia una contestazione dei genitori, comportamenti anticonformisti ecc. ma nel caso di sua figlia questa ribellione sembra eccedere i normali canoni adolescenziali ed inoltre, come lei ci riporta, sembra essere subentrato uno stato depressivo di una certa entità, dal momento che è andato ad incidere anche su un'attività di studio/lavoro che sua figlia amava.
In genere con la terapia familiare si ottengono facilmente grandi successi. Anche se sua figlia non volesse venire è probabile che li otterreste comunque.
Tenga anche presente che oggi è possibile effettuare consulenze e terapie anche on line che hanno pari efficacia di quelle a studio.
Cordiali saluti
Roma
La Dott.ssa Valentina Sciubba offre supporto psicologico anche online
Caro Alessandro,
capisco che per voi genitori la situazione sia difficile da gestire, vedere la propria figlia cambiare ed allontanarsi con modalità aggressive può destare preoccupazione. Da quanto racconta il cambiamento di Aurora risale a un anno fa. Può essere successo qualcosa un anno fa? Non conoscendo nel dettaglio la vostra situazione è una domanda a cui è importante dare una risposta.
Certamente il periodo coincide con l’ingresso nell’età adolescenziale, in cui gli scontri con i genitori sono funzionali alla crescita, ma è necessario imparare a trasformarli in confronti e salti evolutivi. Il passaggio di ciclo scolastico inoltre è un cambiamento molto importante per un adolescente e spesso è fonte di stress e malessere. Cambiano gli obiettivi, le responsabilità e le amicizie. Il nuovo gruppo di pari sembra non avere una buona influenza su vostra figlia e la vostra reazione negativa sembra aver scatenato una ribellione aggiuntiva da parte di Aurora, cosa che accade spesso. Se ritiene che queste nuove amicizie siano negative può proporre a sua figlia di frequentare anche nuovi luoghi di incontro in cui ha possibilità di conoscere altri coetanei. Inoltre piuttosto che spingere ad allontanarsi da loro, può essere lei ad avvicinarsi ad Aurora per capire e parlare di queste amicizie, se Aurora può confrontarsi accetterà meglio anche i suoi consigli.
Da quanto descrive però la situazione sembra un po’ più articolata dal momento che Aurora non vuole più andare a scuola, non ha voglia di far nulla, oltre a lamentare aumento di appetito e umore depresso. Vi consiglio quindi di stare accanto a vostra figlia, cercare di comprendere le sue difficoltà e le ragioni di questa sua profonda sofferenza.
Non sta perdendo sua figlia, anzi ora più che mai ha bisogno del vostro supporto, senza tradursi in invadenza o insistenza. Vista la delicatezza della situazione consiglio di rivolgersi ad uno psicologo, consulto che non sia imposto ad Aurora (potrebbe rinnovarsi il sentimento di ribellione) ma proposto come un supporto ad affrontare con maggiore serenità un periodo un po’ difficile.
Qualora la proposta non venisse accettata, potrebbe recarsi lei con sua moglie da uno psicologo, in modo tale da poter ricevere un aiuto in questo periodo sofferente anche per voi e renderei Aurora partecipe di questa scelta.
Restiamo a disposizione
Egregio sig. Alessandro,
premesso che la fase adolescenziale, in alcuni casi, è uno dei periodi più onerosi sotto l'aspetto emotivo/affettivo sia da parte dell'adolescente che da parte dei familiari. Spesso i ragazzi hanno proprio bisogno di 'allontanarsi' dalla famiglia soprattutto sotto vari aspetti (vestiario, frequentazioni, scelte sociali e altro) e questo può comportare dei seri conflitti relazionali all'interno del nucleo famigliare. Credo che quanto detto sia già di Sua conoscenza ma è importante per me riaffermarlo!! Le consiglio di non allontanarla dalle amicizie attuali poichè peggiora la situazione. Cerchi il dialogo in tutti i modi possibili per poter avere un minimo di riferimento delle sue intenzioni.
Ora per rispondere al Suo appello, Le suggerisco di invitare Sua figlia ad una visita specialistica con un dietologo/a per equilibrare il suo stato alimentare e di salute fisica. Sarà il dietologo a consigliare tutti gli altri accertamenti (varie analisi) tra i quali può inserire un videat psicologico. E' un buon escamotage che alcune volte con gli adolescenti funziona e spero che succeda anche in questo caso!! Con i miei migliori auguri La saluto cordialmente.
Buongiorno Alessandro,
Comprendo bene le sue difficoltà e le sue legittime preoccupazione in quanto genitore di una figlia adolescente. L'adolescenza è una fase della vita critica per tutti, alla base della quale vi è la ribellione ai genitori per individuarsi e divenire un soggetto adulto. Ovviamente questo passaggio alla vita adulta e questa lotta quotidiana con i propri genitori è molto faticosa per tutta la famiglia, e rischia di mettere in crisi tutti i membri della famiglia stessa.
Partendo da questo presupposto, mi sembra però che lei stia notando in sua figlia dei comportamenti preoccupanti. In questo tipo di situazione credo che sia poco utile cercare di convincere o peggio obbligare il/la ragazzo/a ad andare dallo psicologo, nel momento in cui l'adolescente non ne sente nè il bisogno nè la necessità. Quello che invece potrebbe essere utile fare è che lei e sua moglie possiate chiedere un aiuto ad uno specialista, in quanto genitori in difficoltà di fronte ad una figlia adolescente in crisi. Potete rivolgervi ad uno Psicologo Psicoterapeuta privato o ad un Servizio Pubblico, in particolare alla Neuropsichiatria Infantile della vostra zona.
Spero di essere stato d'aiuto
Un grosso in bocca al lupo
Rimango a disposizione
Cordiali Saluti