Scrivo qui per ricevere qualche parere, in quanto sto attraversando un periodo di forte crisi interiore. Passati i 35 anni, sposata da alcuni anni, con una vita coniugale felice, senza problemi economici. Nonostante questo mi sento profondamente in crisi. Il mio lavoro mi piace ma è pesante e faticoso e l'ambiente fortemente corrotto. In passato ho subito mobbing e vessazioni, sono stata pure dimensionata a causa di una collega che poi è stata mandata via. Ho resistito e lavoro tuttora li, seppur con tristezza e rassegnazione per la totale mancanza di crescita professionale. Cerco altro, ma l'età non mi aiuta e mio marito mi fa sentire una sconsiderata, dicendo che le ingiustizie ci sono dappertutto e che è inutile cercare un altro tipo di impiego. Mi lascio affossare da queste opinioni e mi rassegno a questa vita. Spesso mi sento triste, vuota. Cerco altri interessi ma mi passa subito la voglia di fare qualsiasi cosa, mi chiedo a cosa servirà, e inizio con tutta una serie di pensieri negativi. A volte è difficile persino finire di leggere un libro. Purtroppo penso spesso con nostalgia al passato ed alle persone care che non ci sono più. A tutto questo devo aggiungere che non possiamo avere figli, non per causa mia. Sono reduce da tre tentativi falliti e la rassegnazione si è impossessata di me. Tra tentativi e cure la mia vita è in stand by. Mi vedo nel futuro con tanti rimpianti. Vorrei almeno realizzarmi nel lavoro, o comunque sentirmi più soddisfatta. Mi sento in colpa perfino per avete questi pensieri. Chiedo troppo?