Salve, sono un ragazzo di 25 anni terzo anno fuoricorso all'università. Seppure mi reputano una persona intelligente, non sono mai riuscito a dare il massimo alle attività che faccio, tant'è che non riesco più ad andare avanti con gli esami all'università. Questa situazione si riflette sul mio stato emotivo e psichico, portandomi a rimanere intere settimane a casa senza fare nulla, giocando tutto il giorno sul pc per non pensare ai miei problemi, sapendo che tutte le persone intorno a me vanno avanti e i miei coetanei si stanno realizzando mentre io rimango indietro. Ho paura sia di lasciare l'università perchè potrebbe essere una cosa di cui potrei pentirmene per il resto della mia vita, ma ho paura anche di rimanere troppo tempo in questo 'limbo" dal quale sto sacrificando oltretutto la mia gioventù e il mio divertimento. Il pc non mi diverte, serve a farmi perdere tempo. Inoltre, non ho mai avuto tanti amici, e all'università non sono ma riuscito a fare quel passo per avere una relazione con una ragazza. Da piccolo venivo bullizzato per la mia voce da topolino, sia a scuola che in famiglia dai miei fratelli; mio padre se n'era andato lasciando mia madre da sola con mio nonno, che ha preso le veci di papà però erano molto aggressivi e per questo mi sono chiuso molto in me stesso. Il risultato è che sono una persona cresciuta da sola, senza insegnamenti e senza quel calcio in culo che mi sarebbe tanto servito per andare avanti. Il problema è che, anche se so tutte queste cose, sono stanco di andare avanti, tanto che penso almeno una volta al giorno di suicidarmi per farla finita. Il lavoro in italia non c'è. Ho come la sensazione di non avere iniziativa, mi blocca la paura del cambiamento.