Mio marito penso sia depresso

barbara

Mio marito penso sia depresso:dal 2012 ce ne stanno capitando di ogni nella ns famiglia tra cui:incidente gravissivo di mio suocero che è rimasto invalido al 80%,morte di tumore della zia di mio marito,da settembre del 2013 mio marito si è rotto una gamba e da li è stato l inizio di un incubo sfociato in una grave polmonite e alla scoperta di qlc di non bello alla gola ma che ad oggi nessuno sa farci una diagnosi effettiva del tumore , inoltre ha un tumore pure mio papa.mio marito che è sempre stato solare e ottimista ha iniziato a chiudersi in se stesso e nell ultimo periodo continua a piangere esce di sera e gira in macchina sperando di capirsi premetto che sono 8 mesi che mon riesce a dormire, ora la situazione è degenerata a tal punto che lunedi è andato via di casa andando da sua madre dicendo che forse la capisce cosa ha dentro .vi prego aiutateci non so cosa fare .

7 risposte degli esperti per questa domanda

Cara Barbara,

è molto bello che tu cerchi di stare vicino e di aiutare tuo marito, che tu abbia la sensibilità di capire come tutta queste serie di eventi tragici e luttuosi possa aver influito sul suo carattere e sul suo modo di vedere la vita. Però la prima persona che può prendersi cura di lui è tuo marito stesso, è lui che se vorrà deciderà di cercare un aiuto professionale. Tu puoi magari parlarne con lui, spiegargli che ci tieni a lui e che quindi pensi che potrebbe giovargli trovare, appunto, qualcuno che lo "capisca dentro" che lo aiuti cioè ad esprimere il dolore che ha e ad elaborarlo. Ma la decisione finale spetterà a lui. Questo è quello che puoi fare, continuare, come stai facendo, a stargli vicino e a supportarlo e, credimi, non è poco! Un ultimo pensiero per te: anche se non ne parli apertamente posso immaginare che anche per te la situazione non sia facile e che anche tu stia attraversando un brutto momento..dedica anche a te stessa la cura e l'amore che dedichi a tuo marito.

Resto a disposizione in caso tu lo volessi.

Un caro saluto

Dare una risposta esauriente senza parlare direttamente con suo marito è difficile. Una cosa però è evidente: il sonno gravemente alterato. Questa condizione non aiuta sicuramente l'umore basso per cui un primo aiuto indispensabile è tornare ad avere un sonno regolare. Visto quanto è seria la situazione, un primo passo per dormire è chiedere un aiuto farmacologico rivolgendosi al medico di base o ad un medico psichiatra che sicuramente saprà valutare meglio il quadro psicologico. Fatto questo, un ulteriore passo, può essere chiedere un supporto psicologico per dare una mano "a capire" visto che, da quanto scrive, è la richiesta di suo marito.

Dott. Fabio Boccaletti

Dott. Fabio Boccaletti

Mantova

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Tuo marito ha urgente bisogno di contattare uno Psicoterapeuta nella tua zona. L' abbandono che ha subito tuo marito ( morte della zia ), il timore di subire altri abbandoni (  di suo padre e di tuo padre ), la sua frattura alla gamba, la polmonite e la paura di avere un brutto male alla gola, hanno riattivato in lui un meccanismo psicologico antico di quando era bambino, cioè quello di chiedere aiuto a sua madre, colei che da bambino era in grado di capirlo. Ti aiuterei volentieri, ma purtroppo il mio " Studio di Dietologia, Psicoterapie Brevi, Sessuologia e Ipnosi Clinica " è a Pescara, quindi troppo distante dalla tua zona. Ciao.

Dott. Artabano Febo

Dott. Artabano Febo

Pescara

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Buon pomeriggio

sono la dott.ssa Filomena Lopez psicologa, psicoterapeuta, da quello che mi racconta sono tanti gli eventi negativi che sono capitati alle vostre famiglie, ed essere solari ed ottimismi non basta, credo che forse un terapeuta possa aiutare suo marito in questo momento difficile, il sonno lei dice che dorme poco di notte, cerchi di chiedere consiglio ad un medico degli effetti prolungati del non dormire. Sia suo marito che lei avete bisogno di aiuto non rimandi ancora vedrà che piano piano le cose si sistemano.

Dott.ssa Filomena Lopez

Dott.ssa Filomena Lopez

Roma

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Cara Barbara,

state attraversando un periodo di forte stress emotivo e anche mentale, con un cambiamento anche delle vostre abitudini. Lo stress eccessivo è inversamente proporzionale al buon funzionamento del sistema immunitario. Vi consiglio di attuare tecniche di rilassamento e di trovare uno spazio vostro per essere ascoltati: terapia di coppia o individuale, ma anche gruppi di parola. L'essere ascoltati nel modo giusto è un altro fattore che diminuisce i livelli di ormoni dello stress. Il fatto che suo marito sia tornato dalla madre suggerisce che il suo stato depressivo lo induce a comportamenti regressivi, cioè cerca conforto in contesti e abitudini che sono proprie di una stato antecedenti, di quando si sentiva al sicuro e protetto. Lei stessa dovrebbe ascoltarsi e occuparsi anche delle sue esigenze, dei suoi sentimenti riguardo a quanto è successo e sta succedendo, quindi parlarne con suo marito, ritrovando la fiducia reciproca.

Cara Barbara, la situazione familiare che si trova a vivere è davvero complessa e piena di sofferenza. Mi sembra che sia, in particolare, la preoccupazione per lo stato di salute di suo marito a portarla a chiedere aiuto. Credo che parlare con un professionista di come si sente possa essere un primo passo verso una qualità di vita migliore e quindi per tornare ad essere un sostegno per suo marito. Inoltre, ad una prima lettura della situazione, una consulenza psicologica può essere l'occasione per individuare un intervento adeguato per suo marito. Rimango a disposizione. Cordiali saluti.

Buon giorno Barbara, il susseguirsi di numerosi eventi difficili può mettere a dura prova le nostre capacità di resilienza, ovvero di saper far fronte e superare gli eventi che la vita ci pone davanti.

Data la situazione, credo sia necessario innanzitutto che suo marito possa accedere alle cure di un psicoterapeuta per affrontare le difficoltà presenti passo dopo passo, con successivo ed eventuale coinvolgimento dei familiari, al fine di garantire un benessere esteso a tutta la famiglia, andando nella stessa direzione di cura. Talvolta le difficoltà di vita, soprattutto se associate e ravvicinate nel tempo, possono incrinare i nostri schemi di pensiero e di risposta comportamentale, producendo una caduta importante dell’umore.

Nella speranza d’esser stato d’aiuto e restando a disposizione per un incontro conoscitivo (contatti presenti nella firma sottostante), le auguro una buona serata.