Mi chiamo Giulio, ho 22 anni e sono uno studente universitario. Circa un anno e mezzo fa mia nonna si è trasferita da noi e da quel momento continui litigi mi hanno portato a passare le giornate chiuso in camera sdraiato sul letto a pensare che fossi un incapace ed un poco di buono. In questo anno passato a rimuginare ogni giorno i pensieri depressivi non hanno fatto altro che accumularsi, così come gli esami che preparavo alla perfezione ma a cui poi non mi presentavo sento di fallirli inesorabilmente. In quest'anno i desideri di fare la benché minima cosa si sono azzerati e adesso che vedo tutti i miei amici laurearsi mi sento ancora più depresso e non faccio altro che pensare che il suicidio sia la scelta migliore per uscire da questa nullità dove niente mi appaga ed in niente ho successo. L'unica persona che conosce la prima parte della storia è la mia migliore amica ma a nessuno riesco a raccontare la fine. Non riesco a trovare il coraggio di andare al consultorio né di parlarne con nessuno ad eccezione di uno smartphone che cela la mia identità. P.S a 13 anni ho tentato invano il suicidio due volte sporgendomi dal terrazzo senza mai trovare però il vero coraggio, la mia ancora di salvataggio fu l'inizio del liceo in cui capii l'importanza della vita, importanza oggi smarrita