Gentili Dottori, Penso di soffrire di depressione da più di cinque anni; sono stanca durante l'intera giornata, ho perso interesse per tutto ciò che amavo fare prima, sono sempre nervosa, irrequieta, mi arrabbio per ogni sciocchezza. Credo di aver avuto paura di affrontare la situazione in questi anni. In queste ultime settimane sintomi sono peggiorati; mi mancano 5 esami, ma non riesco a studiare: mi sembra di aver “perso“ la memoria. Vi chiedo aiuto a riguardo. Dovrei iniziare un percorso di psicoterapia? Di che tipo? Ho paura di sbagliare. Grazie, Rossella
Buongiorno Rossella
da come mi sembra di aver capito si è data una diagnosi di depressione da sola, ma le chiedo a cosa le serve darsi un'etichetta?ha bisogno di confermare il suo comportamento e stato d'animo, a chi? ha bisogno che gli altri le riconoscano la "patologia" in modo da renderli tranquilli?
lo so sono una serie di domande che possono sembrare "provocative",ma il mio scopo è proprio quello di permetterle di riflettere, che lei può scegliere di essere ciò che più desidera, probabilmente "fare la depressa" fino ad ora le è stato utile in qualcosa, provi a pensare a cosa... si è sentita magari più coccolata dalle persone intorno a lei? più amata? più visibile agli occhi degli altri?
ma ora qualcosa è cambiato? ora forse non è più utile e quindi ha voglia di uscire da questo schema ,ma non sa come fare.
le consiglio si un percorso di psicoterapia, io sono una psicoterpeuta sistemica, in modo da comprendere insieme che tipo di relazione vuole e desidera con se stessa e con gli altri.
saluti
Buongiorno Rossella,
i sintomi che lei riporta sembrerebbero effettivamente essere compatibili con i criteri diagnostici del Disturbo Depressivo secondo il manuale DSM V (umore depresso, perdita di interesse o piacere per le attività, agitazione, fatica o mancanza di energia, ridotta capacità di pensare o concentrarsi, disagio o compromissione in ambito sociale, occupazionale o in altro ambito importante).
E' bene che Lei si sia accorta di questo cambiamento nel suo umore, che abbia deciso di chiedere aiuto e che abbia riflettuto sulle possibili motivazioni che possono averla ostacolata nel rivolgersi ad un professionista prima d'ora.
Sicuramente iniziare un percorso di tipo psicoterapeutico le permetterebbe di indagare le cause del suo malessere, attribuirgli un senso e ritrovare un nuovo equilibrio.
Sperando di esserle stata d'aiuto resto a disposizione
Cordialmente
Buonasera Rossella, le consiglio di rivolgersi al più presto ad uno specialista per valutare il suo malessere e considerare, oltre alla necessità di una psicoterapia, la necessità di un'integrazione psicofarmacologica.
Riguardo al tipo, non esiste un metodo "elettivo", piuttosto risultano importanti la professionalità del terapeuta, il grado di fiducia che nutre nei suoi confronti al punto di potersi aprire e raccontare liberamente, nonchè le sue caratteristiche individuali e la sua motivazione a cambiare.
Personalmente sono psicoterapeuta ad indirizzo cognitivo, ovvero aiuto il paziente ad intervenire su pensieri e comportamenti, sulla base dell'assunto che il nostro modo di reagire emotivamente derivi dalle interpretazioni individuali di ciò che accade, ma le assicuro che la differenza la fa la voglia di mettersi in gioco e, come affermavo poco fa, il professionista a cui si rivolge.
Cordiali saluti.
Cara Rossella, si, i sintomi che descrivi potrebbero far pensare ad uno stato di depressione, ma la situazione va approfondita con una attenta anamnesi. Bisogna arrivare a vedere le ragioni di questo tuo stato di malessere psicologico e per far questo, occorrerebbe chiarire, tante cose. La tua situazione sentimentale, familiare, i rapporti con gli amici ecc. Non da ultimo anche la tua situazione fisica, organica. Un consulto è necessario per stabilire la cura, che non può essere decisa così a priori. Scegli uno psicologo e fai un primo colloquio, poi deciderai. Si potrebbe trattare anche di un periodo un pò difficile e la depressione potrebbe essere leggera e facilmente superabile. In genere il primo colloquio è gratuito. Tieni presente che periodi di crisi li passiamo un pò tutti, quindi in bocca al lupo.
Buongiorno Rossella, alcuni degli aspetti che descrive sono riconducibili a un possibile quadro depressivo, tuttavia per capire se è la sua situazione servirebbe un approfondimento. A volte porre una diagnosi può essere rassicurante perché sembra dare un senso ad un malessere molto difficile da comprendere e da accettare, ma non sempre questo è utile. Ci sono diverse spiegazioni a questi stati d'animo, che emergono guardando più da vicino quello che le sta accadendo, nelle diverse aree della sua vita. Da quello che ho capito parla di un percorso universitario, che in questo momento fatica a portare avanti. Quando le emozioni sono prorompenti e difficili da integrare quello che spesso accade è che si perde lucidità o, come nel suo caso, la capacità di concentrarsi. Parla di un peggioramento nelle ultime settimane, provi a portare l'attenzione su quando è avvenuto, se è in relazione a qualche evento in particolare o se può essere legato alla fine degli studi, momento importante che pone nuove sfide. Un percorso di sostegno può essere utile per concedersi uno spazio e un tempo in cui guardare insieme quello che sta succedendo, accogliere le emozioni senza giudizio e trovare insieme delle strategie per affrontare la situazione. Non abbia paura di sbagliare, poiché non è il tipo di orientamento che fa la differenza ma la qualità della relazione con la persona che le sta davanti, si fidi del suo intuito e faccia una prova.
Saluti