Ho 23-24 anni circa, abito in una grande città metropolitana, nella mia vita ho subito solo delusioni sentimentali.
Non ho avuto relazioni felici, durature e che al massimo finivano perchè finiva il sentimento. No, magari, ero e sono talmente sfigata che le uniche relazioni che avevo duravano al massimo 6-7 mesi in cui o venivo tradita (nonostante i rapporti intimi andavano bene), o venivo presa in giro, o venivo illusa e nutrita di false speranza. Ho avuto a che fare solo con bugiardi cronici, narcisisti manipolatori patologici, traditori cronici e con uno che spariva random e riappare come se nulla fosse. (ovvero con 3 tipologie di persone.
A 15-16 anni ho avuto una prima relazione (che è durata a mala pena 1 mese perchè ero una di poche parole e non andavo bene per questo).
A 17-18 anni ho avuto una seconda relazione che è finita perchè non gli andava di proseguire (4-5 mesi).
a 19-20 anni ho avuto una terza relazione in cui mi sono trovata cornuta (e mi addossava la colpa che io gli mettevo le corna).
A 21 anni mi sono innamorata del mio ex migliore amico (che mi ha illuso che gli piacevo e invece gli piacevo solo per avere sesso con me e basta)
A 22-23 anni mi sono innamorata di un altro ragazzo (narcisista manipolatore e bugiardo cronico) che mi diceva "ti amo", "voglio stare con te", siamo stati insieme e mi ha illuso, mi ha dato false speranze, mi ha nutrito di un amore falso e disonesto.
a 24 anni mi sono presa una cotta (dopo 2 anni di conoscenza) e questo dopo che io mi sono presa una cotta (c'eravamo messi insieme da poco) ha preferito sparire senza più rivolgermi la parola o senza rispondere più ai miei messaggi così dal nulla.
io in tutti quest'anni mi sono sempre detta "Ok può capitare che all'inizio vada male, poi andrà bene", invece no, li sto incontrando uno peggio dell'altro.
più vado avanti, meno mi fido, meno credo che esiste l'amore e meno credo che me lo merito e che merito di morire.
Che tanto una soluzione a questa sfiga non esiste ed è meglio morire.
ogni volta che subisco una delusione (questo da dicembre dopo il narcisista e quello che sparisce) poi mi avvicino alla finestra, salgo sul davanzale, vedo il fondo dove vedo la strada, un'altezza abbastanza alta che se ti butti davvero ci rimani secco e mi incoraggio dicendomi "dai coraggio, salta e vedi che andrà meglio, tutto passa, non ti illudi più, nessuno potrà più ferirti di nuovo". ma per qualche strano assurdo motivo mi manca il coraggio, non ho abbastanza coraggio da buttarmi giù.
Del fatto che non fossi abbastanza ne ero certa (infatti nessuno mi ha mai amato a parte la mia famiglia), ma il problema è che non ho abbastanza coraggio da buttarmi giù e non capisco perchè.
Soffro come un cane che viene abbandonato dal padrone, perchè un cane non merita di essere abbandonato, non ha fatto del male a nessuno.
ecco io mi sento come un cane che viene abbandonato sulla strada con la speranza che prima o poi ritorna a prendermi, che si ricorda che io esisto e che io a differenza di tante persone dò amore. ma a quanto pare il mio amore fa talmente schifo che nessuno lo vuole, puzza o non so che cosa, ma non basta e nessuno lo vuole.
ogni volta che mi affeziono o provo qualcosa poi lo stesso ragazzo che voleva stare con me si allontana o fa uscire il lato peggiore di se.
io non ho mai fatto del male a nessuno, mi sono comportata sempre bene con gli altri, sono una brava persona, che dà amore. allora perchè nessuno mi ama? io volevo solo essere amata e invece per colpa di chi mi dovrebbe amare e non mi ama io mi devo ammazzare perchè non sopporto tale sofferenza. non è giusto, ogni volta succede solo a me. tutte le persone che conosco sono felicemente fidanzate, nessuno è single, tutti fidanzati felicemente con qualcuno. perchè io devo essere la sfigata di turno a non avere una relazione seria e sincera e duratura? cosa ho di sbagliato.? perchè non ho abbastanza coraggio da ammazzarmi?
Gentile Mary,
il desiderio di amare e di essere amati è uno dei bisogni fondamentali di ogni essere umano, perciò comprendo il suo dolore ed il senso di delusione e frustrazione che prova.
Il coraggio che deve trovare non è quello di ammazzarsi ma di intraprendere un percorso che la aiuti a conoscere meglio se stessa, i suoi desideri e aspettative nei confronti di se stessa e delle relazioni, e a comprendere come mai le sue storie sembrano seguire sempre lo stesso copione: probabilmente tra lei ed i suoi partner si attivano delle dinamiche relazionali particolari che portano poi alla fine del rapporto. Attraverso una psicoterapia è possibile acquisire consapevolezza di queste dinamiche e sostituirle con altre modalità più funzionali e costruttive di relazionarsi agli altri, anche imparando da ciò che non ha funzionato in passato.
Non è lei ad essere sbagliata, ciò che può essere sbagliato a volte è il modo in cui ci poniamo nelle relazioni ma, con l'aiuto adeguato se sentiamo di non farcela da soli, si può sempre migliorare.
Nella speranza di esserle stata di aiuto, le faccio un grande in bocca al lupo!
Ravenna
La Dott.ssa Monia Biondi offre supporto psicologico anche online
Ciao,
ti saluto genericamente perchè non hai scritto il tuo nome. Si potrebbe partire da questo dato: come mai omettere il nome, che è il cardine della nostra identità? Mantenere l'anonimato? Senso di vergogna? Non sentirsi abbastanza nemmeno da poter essere prese in considerazione per chi si è? Sono le stesse domande che mi porrei anche riguardo alle relazioni. Ti chiedi perchè nessuno vuole il tuo amore...ma tu, ami te stessa? Da quello che traspare temo di no. Allora perchè lo dovrebbe fare qualcun altro? Occorre partire da se stessi: amarsi, accettarsi, innamorarsi di sè...e quando questo amore di sè trabocca all'esterno dopo averti colmato, allora gli altri lo percepiscono e non dovrai più nemmeno fare i salti mortali per ottenerlo: saranno gli altri a percepire la tua espansione d'amore e a volerla condividere. Ma se tu stessa rifuggi da te stessa...come potrebbero mai gli altri desiderare di condividere ciò che non hai? Ti esorto a non fare l'errore di elemosinare briciole d'amore in giro: inizia davvero da te stessa, e il resto seguirà. Se non ti sei ancora buttata è solo perchè probabilmente il fatto di essere stata comunque amata (almeno dalla famiglia) è una buona base che anche nello sconforto e nella delusione più cocente ti sostiene. Quello che tu dai quasi per scontato, il fatto di essere stata amata dalla tua famiglia, è un tesoro inestimabile che molte persone non hanno mai sperimentato. Inizia a dargli un valore, inizia a sentire dentro di te che sei stata amata e che potrai quindi esserlo ancora. Probabilmente quei narcisisti e manipolatori che hai incontrato non ne hanno mai fatto esperienza, ma tu sì!
Anche le credenze che hai sulla tua vita, sul futuro e su te stessa andrebbero corrette, affinchè non diventino profezie che si autoavverano, ossia verità interiori di cui poi inconsciamente andrai a cercare conferma al'esterno. Chi è convinto di fallire fallirà; chi è certo di essere respinto lo sarà: non perchè il mondo è crudele, ma perchè tutti noi inconsapevolmente cerchiamo conferme delle nostre credenze più radicate...selezionando persone e situazioni che ce le confermeranno, e attuando comportamenti, senza esserne coscienti, che porteranno esattamente a quel risultato. Bisogna dunque iniziare con un radicale cambiamento dei pensieri e delle convinzioni, dalla visione del futuro, se si vuole che quel futuro si uniformi alle nostre aspettative. Che queste aspettative siano positive o negative poco cambia, il risultato che otterremo sarà coerente con esse.
Ti saluto con affetto anche se non ti conosco e confido che tu possa iniziare un nuovo percorso di vita che ti porti all'amore di te e alla realizzazione di relazioni felici e appaganti. E' nelle tue mani, più di quanto pensi...
Buongiorno Mary,
la sua richiesta d'aiuto mi arriva emotivamente molto forte, sento tutta la disperazione che questa fame d'amore insoddisfatta le porta.
I suoi sentimenti sono chiaramente di demoralizzazione, sente che non c'è un futuro, che nessuno può aiutarla ad uscire da questo labirinto e che l'unica soluzione possa essere a morte. Il fatto che, fortunatamente non riesce a fare quel salto dalla finestra, è indice di una parte di lei così sana che, per spirito di auto-conservazione e sopravvivenza, fa un passo indietro. Agisce una sorta di paura protettiva, ma resta purtroppo forte questa sensazione di mancanza di soluzioni.
Si sente perseguitata dal destino o fortemente inadeguata, tuttavia la esorto a considerare quanto non sia proprio quest'ansia di ricevere amore e paura d'abbandono che la rende così vulnerabile ed esposta a certe delusioni.
Una buona psicoterapia potrebbe aiutarla a far luce su quali aspetti del presente e del passato, entrano in gioco nelle sue problematiche relazionali e di attaccamento. Non c'è nulla di sbagliato in lei, c'è probabilmente solo una scarsa consapevolezza di alcune dinamiche sue interne.
Converrà con me che la sua disperazione non è commisurata all'esperienza di delusione sentimentale e che probabilmente queste sofferenze sono solo la punta di un iceberg molto più grande che andrebbe analizzato.
Mi auguro abbia preso dei provvedimenti per lenire questo dolore, cercando la soluzione in un valido percorso terapeutico e non tra le braccia di un ragazzo.
Impari ad amare se stessa tanto quanto ama gli altri!
Tutto questo dolore potrebbe avere un senso se, alla sua giovanissima età, tira fuori il coraggio per spostare il focus della sua attenzione dalla ricerca dell'amore da parte degli altri ad una ricerca di amore per se stessa.
Roma
La Dott.ssa Federica Cosenza offre supporto psicologico anche online