Penso continuamente al suicidio

Federica

Sono una ragazza di 18 anni, clinicamente depressa già in cura presso una specialista.
Scrivo qui perché attualmente la mia psicologa è in ferie ed è più di una settimana che non la vedo.
Negli ultimi 3-4 giorni mi sono posta più di qualche volta questa domanda: perché non riesco a concretizzare il mio desiderio di morire? Ogni volta che finisco col tagliarmi con le mie forbici ho sempre una gran voglia di conficcarmele in gola e porre fine a tutto il dolore, ma puntualmente non ci riesco.
È come se qualcosa mi frenasse... istinto di conservazione? Dispiacere per la mia famiglia forse o non so cosa scatta nel mio cervello, fatto sta che mille e più volte resto in bilico tra questa voglia irrefrenabile di ammazzarmi e la paura di farlo.
Forse è il dolore fisico a fermarmi, fatto sta che è ancora più frustrante il fatto di non avere realmente il controllo neanche in questa decisione.
Io voglio morire, non mi va più di fare niente, perché non riesco a sbloccarmi e lasciarmi finalmente andare?
Nel tempo anche i tagli non mi bastano più, ormai sulle braccia sento poco e niente e anche sulle cosce sto iniziando ad abituarmi.
Non so più come sfogarmi e come liberarmi di tutto questo dolore.
Perché a 18 anni devo sentirmi così infelice? Sono sempre stata alquanto malinconica sotto certi punti di vista, pessimista e negativa riguardo un possibile futuro, ma adesso vedo completamente nero... tutto nero.
Anche le sfumature di grigio se ne sono andate oramai, non ho più speranze ne sogni ne reali desideri. Le cose materiali a cui mi sentivo tanto attaccata hanno perso completamente senso, nulla ha più senso. Non sento più l’impegno forte che avevo nello studio, non sento più le convinzioni a cui crescendo mi sono attaccata... è come se piano piano io mi stessi disinteressando di qualunque cosa.
Non riesco ad uscire di casa per più di qualche ora che inizio ad avvertire un senso di stanchezza fisica e di malessere, ma la notte dormo poco e niente e il giorno non chiudo mai occhio; vivo costantemente in uno stato di insonnia. Non riesco più a socializzare con i miei coetanei, ho smesso di uscire la sera, di frequentare le amiche, di andare ai compleanni.
Cerco continuamente scuse di qualsiasi tipo per poter rimanere a casa. La mattina quando mi alzo dal letto diventa sempre più difficile trovare la forza e la volontà di iniziare una nuova giornata.
Non trovo conforto in niente e in nessuno, la relazione che porto avanti con il mio ragazzo non riesce a gratificarmi e anzi mi rende molto infelice, ma non riesco a lasciarlo andare perché il sentimento almeno da parte mia c’e; ma come ho già detto prima, sto perdendo le speranze e la voglia, anche con lui.
La mia libido cala nel tempo drasticamente e io son sempre stata una ragazza particolarmente aperta.
Non ho davvero più voglia di fare nulla, non trovo più un senso alla mia esistenza e mi sento solo un peso per me stessa e per gli altri, allora perché non riesco a farla finita?

4 risposte degli esperti per questa domanda

Cara Federica,

il fatto che scrivi, che cerchi un modo per comunicare il tuo disagio significa che per fortuna c'e' una parte di te ancora attaccata alla vita, con la speranza che in effetti esiste una via di uscita, una alternativa. e in effetti anche se tu non la vedi visto che sei entrata in un vortice di pensieri negativi e neri, c'è.

Ovviamente non conosco la tua storia, quindi non ho informazioni sul tuo stato depressivo, come sia nato, da quanto tempo ti trovi cosi..ma autoannullarsi non e' l'unica via di uscita. continua il tuo percorso di psicoterapia, a prenderti cura di quella parte di te che soffre, che sta chiedendo aiuto..il dolore non passa facendoti i tagli, occorre trovare uno spazio dove contenere tutto il dolore e cercare delle alternative..perche' come scrivi tu sei stata una ragazza aperta e vitale..se te ne prendi cura, il dolore passa e torna la voglia di vivere, di fare esperienze e continuare a vivere perche' ne vale la pena e spero presto arriverai a dirlo anche te..

Forza!!!!

 

Cara Federica,

mi dispiace sentirla così, con questo "nero" calato addosso così totalizzante che sembra non lasciare spazio più a niente.

Innanzitutto premetto, lei dice di essere già in trattamento da uno specialista, quindi la esorterei a seguire i consigli del/della collega perché è la persona con più informazioni ed esperienza sulla sua situazione.

Detto ciò, però, vorrei comunque lasciarle una mia personalissima ipotesi.

Sono convinto, per esperienza sia clinica che personale, che quando la mente (cuore, anima, istinto, può chiamarla come preferisce, è comunque la sua voce interiore) ci parla anche sotto forma di immagini, simboli e sensazioni, sta comunque cercando di far arrivare un messaggio alla superficie, quella che comunemente chiamiamo coscienza reale, quella parte di noi che affronta la realtà di tutti i giorni.

Ora, questo suo, per quanto non volontario, chiaro, coprire tutto, questo privare di importanza qualsiasi cosa, mi chiedo, potrebbe voler significare che finora lei ha vissuto una vita che in qualche modo non è come lei la vorrebbe? Non credo sia una sorta di marea nera maligna che le avvolge tutto, anche se quella indubbiamente potrebbe essere la sensazione che le rimane.

Ma se, dico se, il suo fosse un bisogno di cancellare si tutto ma per ricominciare... Potrebbe essere? La sua storia di tagli sembra lunga ed articolata e i fenomeni di autolesionismo hanno sempre una ragione di essere, per quanto lontana o nascosta alla nostra ragione. Dice correttamente, lei, credo, quando dice che attraverso i tagli cerca di sfuggire al suo dolore e alla sua infelicità. E la cosa che frena la sua mano quando è sul punto di fare il gesto estremo potrebbe essere la segreta consapevolezza che lei di fondo non vuole morire affatto, vuole "solo" che muoia la vita che sta facendo adesso, e penso lei sia cosciente del fatto che se la sua mano dovesse andare oltre non ci sarebbe un domani, né migliore né peggiore. Non ci sarebbe più nulla e quella vissuta finora sarebbe l'unica chance che lei si sia mai permessa.

Ma se non fosse così? Se ci fossero altre possibilità concrete di vivere una vita diversa a cui finora lei non ha mai nemmeno pensato?Ritiene che questo "sotto-pensiero" potrebbe essere ciò che le impedisce, che la protegge, preferisco dire, dal fare l'ultimo passo?

Io credo che sia così, ma non lo devo credere io, deve crederci lei per poterlo vedere e cambiare le cose, invece di distruggere tutto. Mi creda: è possibile. E' un percorso lungo e non facile ma è possibile. Non molli, Federica. La lasci stare quella forbice, che se il linguaggio dei simboli non è un caso - e non lo è mai! - sono molte le cose cui lei vorrebbe dare un taglio, ma su quella lista la sua vita non è segnata. Non abbatta l'albero solo perché potare dei rami secchi sembra una gran fatica. Quell'albero è ancora ben radicato a terra.

Coi migliori auguri

MV

 

Salve Federica

ma come mai ha questa terribile tristezza e depressione? E' riuscita a capirlo?

Che tipo di aiuto vorrebbe qui? adesso? Penso che la fase adolescenziale sia indubbiamente molto difficile da attraversare e che crescere sia complicato, ma mi diapice tanto del suo stato.

Desidererei capire davvero se tutto ciò ha un senso per lei. Evidentemente anche non riuscire a suicidarsi ha un senso. Vorrei parlarle se c'è una motivazione per cui ci sta scrivendo adesso

Mi faccia sapere

Buona serata

Gentile Federica, la sua psicologa è in ferie, ed è da più di una settimana che non la vede, ha deciso di scrivere qui. In tutto il malessere che prova, nelle idee suicidarie, nell’infelicità s’intravede un barlume, una piccola luce che forse non è poi così piccola. Sente la mancanza della sua terapeuta, l’ha scritto. Questo è un fatto molto positivo, indice che la terapia sta funzionando e che si sono messi in moto dei cambiamenti, delle modificazioni che potranno portarla a riconsiderare la sua capacità di legarsi alle persone, alle situazioni. Insieme, in un legame profondo, potete cercare un nuovo senso, altri significati da dare alla sua vita. Si lasci andare a questo sentimento di mancanza, di assenza: in esso, potrà trovare le ragioni per andare avanti. In bocca al lupo!

Dott.ssa Mirella Caruso

Dott.ssa Mirella Caruso

Roma

La Dott.ssa Mirella Caruso offre supporto psicologico anche online