Ultimamente ho deciso di cambiare alcuni approcci nella mia vita ma continuo a riscontrare attacchi di rabbia dove mi tremano le mani e non riesco a gestirli. Alterno momenti dove mi sento bene e in pace con me stessa ad altri di crollo totale dove non riesco a mettere a fuoco un obiettivo per uscirne e mi sento bloccata in uno stato di tristezza che cerco di non esternare ma mi porta ad essere scorbutica con qualsiasi persona mi rivolga la parola. Vorrei trovare solo un equilibrio anche nei pensieri che faccio che molto spesso sono stracolmi di odio e di malessere. Non soffro di ansia e solitamente sono una persona abbastanza socievole e tranquilla. Mi è capitato di fare sogni molto violenti e di agire in maniera violenta specialmente verso il mio ex ragazzo e persone che mi provocavano. Non mi sento capita e nemmeno io riesco a comprendere il perché di certi pensieri e comportamenti che faccio. Credo di soffrire di episodi depressivi se non proprio di depressione.
6 risposte degli esperti per questa domanda
Salve Martina, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Cara Martina,
Grazie per aver condiviso il tuo messaggio qui.La rabbia è un'emozione molto difficile da comprendere, perché è sempre associata a qualcosa di "brutto". In realtà come tutte le emozioni ci racconta qualcosa di noi, che sta all'interno, e che può/deve uscire. Parli di persone che ti hanno provocata, di un ex ragazzo, del fatto di non sentirti compresa. Sono tutti elementi che potrebbero farti riflettere sul perché ti senti arrabbiata. Come hai affrontato queste questioni, o altre, della tua vita?. Da chi non ti senti ascoltata/capita?. È importante riuscire a elaborare queste emozioni e situazioni passate/presenti per ritrovare (o trovare, come preferisci) il tuo equilibrio. Spero di esserti stata d'aiuto e resto a tua disposizione!
Dott.ssa Ilaria Sinibaldi
Psicologa Clinica
Ricevo a Roma e Online in Italia
Se ti va seguimi su Instagram! @growinghousestudio
Forse il tuo non sentirti capita è proprio all'origine della tua sofferenza. Nel non sentirci capiti possiamo provare vissuti di rifiuto, abbandono, umiliazione, tradimento, ingiustizia e questo attiva in noi un dolore profondo con cui non sempre riusciamo ad entrare in contatto e dialogarci o semplicemente esserci insieme e permetterci di viverlo. E così arrabbiarsi è la scelta, seppur inconsapevole, ma non sempre, migliore per far fronte a quel disagio, per non sentire la frustrazione, l'impotenza, la vergogna. Permettiti di ascoltarti, magari con l'aiuto di chi può rispecchiare i tuoi vissuti, al fine, di vederli e comprenderli tu con te stessa in un processo di integrazione, che è il vero processo di guarigione.
Dott.ssa Amalia Petrone
Buonasera Martina.
In questa lettera emerge poco della sua vita e molto dei suoi sintomi, è difficile comprendere a cosa sia legata a questa sua rabbia. L'unica indicazione emerge nel momento in cui lei scrive che non si sente capita. Può darsi che sia questa una delle radici delle sue crisi rabbiose e i sogni violenti? Rabbia e depressione sono due polarità complementari, perché l'ultima clinicamente corrisponde ad una sorta di repressione di tutte le nostre pulsioni aggressive, che nel suo caso vengono fuori in modo Vulcanico e senza mediazione della coscienza. Non so se lei sia seguita Ma le consiglio un percorso di psicoterapia, da associare ad un'attività quale la meditazione mindfulness o una disciplina psico corporea per creare una connessione tra le mente/corpo, con il presente, è uno Spazio Interiore in cui trasformare ciò che lei ha bisogno di elaborare.
Resto a disposizione anche online per ulteriori chiarimenti.
Un caro saluto
Dottoressa Simona D'Urso
Carissima,
deve essere molto difficile per lei...
Le consiglierei di consultare uno psichiatra per valutare la sua situazione e per un'eventuale cura farmacologica.
Poi mi rivolgerei a uno psicologo per iniziare un percorso che può aiutarla a comprendere meglio le cause di ciò che sta vivendo e acquisire gli strumenti per affrontare e superare il malessere.
Le auguro di risolvere questo disagio al più presto
I migliori saluti
Dr.ssa Maria Laura Laurenti
Ciao Martina, mi spiace molto per le dinamiche che stanno caratterizzando la tua vita. Posso comprendere la tua fatica nel ricercare un equilibrio. Le emozioni e i pensieri che descrivi possono essere complessi e difficili da capire e contestualizzare. Ritengo opportuno che tu possa valutare la possibilità di accogliere il cambiamento che desideri iniziando col dividere questo obiettivo in macroaree, rendendolo dunque concreto e realizzabile. Sarebbe opportuno incrementare il livello di consapevolezza su quelli che sono i tuoi vissuti e maturare, in progressione, strategie che possano essere risolutive rispetto alla sofferenza che riferisci. Contattare uno psicoterapeuta potrebbe aiutarti in tal senso e favorire il ripristino di uno stato di benessere globale.
Resto a disposizione, anche online.
Ti saluto caramente.
Dott.ssa Martina Lombardozzi
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