Sono un ragazzo, ho 27 anni, la mia vita è stata un completo incubo. Ho perso mia madre per cancro quando avevo 16 anni, l'ho vista iper depressa negli anni prima, mio padre spesso mi picchiava e mi svalutava continuamente, nella mia infanzia ho visto i miei sempre litigare, quasi mai li ho visti in armonia. Sono stato vittima di bullismo costante dalla seconda media fino alla terza superiore fino a quando tra stress estremo, bullismo, depressione e morte di mia madre decisi di abbandonare gli studi prima del diploma, sono sicuro che se avessi continuato quell'inferno, mi sarei già suicidato. Ho sofferto di acne grave da quando avevo 12 anni, ora ho la rosacea sul naso da parecchi anni che lo rendono gonfio, rosso e ridicolo, mi distrugge l'autostima e le varie cremine varie, apparte svuotarmi le tasche, non hanno fatto nulla. Non ho mai avuto una ragazza, mai dato un bacio, niente di niente, le ragazze mi hanno sempre bullizzato e umiliato. Ora non ho un lavoro, ho una dipendenza estrema da pornografia, sono gravemente depresso e con un ansia sociale alle stelle. Vorrei solo smettere di soffrire, vorrei "staccare la spina" e spegnere tutto. Mi sento in trappola, sono senza speranza, vorrei solo che tutta questa sofferenza finisca ma non ho la forza né di suicidarmi ne di svoltare, sono proprio senza speranza.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Roma
Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online
Caro Marco,
Mi dispiace molto leggere che stai così male.
Hai sofferto molto e continui a soffrire, soprattutto perché continui a pensare a ciò che di triste è successo nella tua vita.
In tutto questo, però, hai fatto un primo passo molto importante per te: ti sei aperto qui per chiedere aiuto! Bravissimo!
È importante perché significa che dentro di te hai le risorse per poterti liberare da questa ragnatela nella quale ti senti intrappolato. Ma hai bisogno di qualcuno che ti prenda per mano!
Hai provato a rivolgerti al tuo medico di base? Potrebbe indirizzarti ad esempio ai Servizi del territorio, che potrebbero darti un supporto gratuito, visto che al momento non stai lavorando.
Dunque vai! hai già fatto il primo passo, segui la direzione che ti ho indicato e vedrai che troverai qualcuno che potrà aiutarti! Sono sicura che ce la farai! Ti mando un abbraccio di incoraggiamento!
Buongiorno Marco,
la sua lettera è piena di dolore ma non leggo rassegnazione. Lei dice di essere depresso, ebbene, forse il segreto della depressione è di non riuscire a rassegnarsi a tante cose: ad adeguarsi alla vita banale a cui altri si sottomettono, ad essere bulli per ringalluzzire il proprio sbiadito narcisismo, ad accettare un padre che picchia e una madre che muore. Nella sua lettera leggo una speranza tenace, una lotta di forze tra l’arrendersi e l’impossibilità di cedere. Mi scuso per la lunga introduzione ma la sua lettera merita una grande considerazione per la forza che lei mostra nonostante dica di non avere forza.
Cosa potrebbe fare per uscire da questa situazione? Le suggerisco di andare da una persona che pratica la psicoanalisi, che le dia la possibilità di trovare vie di guarigione attraverso la parola. Non posso darle ricette di auto-medicamento perché ha una storia troppo lunga di sofferenza: lei avrebbe bisogno di narrare a qualcuno di cui possa avere fiducia (sembra che abbia incontrate poche persone di cui fidarsi) per poi poter lasciar andare il pesante bagaglio che porta.
La rosacea che le gonfia il naso è un sintomo che manifesta una sua situazione psicologica. I sintomi che hanno a che fare con la pelle sono molto spesso legati a manifestazioni psicosomatiche; se ha bisogno di altre delucidazioni sulla questione mi scriva.
Un caro saluto. Maria Concetta Pinto
Taranto
La Dott.ssa Maria (Concetta) Pinto offre supporto psicologico anche online