Salve..sono una ragazza di 20 anni..negli ultimi 2 anni ho avuto 2 ricoveri in strutture psichiatriche perché ero depressa..piangevo..stavo sempre a letto..e mi tagliavo.. ultimo ricovero dal 10 maggio al 10 giugno del 2016..assumevo da 1 anno psicofarmaci contro l ansia e l umore.. ora siamo ad ottobre e sono 3 mesi che non assumo piu psicofarmaci per mia scelta personale..ma è una settimana che comincio ad avere strani sintomi che sembravano scomparsi..dirante il giorno ho sbalzi d umore..esempio...in certi momenti amo il mio ragazzo e in altri momenti lo odio..e la notte mi viene sa piangere e ansia..mi sento sempre stanca..e non ho più voglia di andare a lavorare..mi sento sola anche se fidanzato e famiglia mi stanno vicini..che devo fare? ovviamente nessuno sa come sto..io convivo e il mio ragazzo non si accorge di niente..
Salve, bisognerebbe evitare di eliminare di punto in bianco tutti i farmaci senza aver sentito il parere del medico. Solitamente viene consigliato uno scalaggio graduale per evitare problemi.
Inoltre, mi chiedo se ha mai affrontato i suoi problemi attraverso una terapia psicologica. Non conosco nel dettaglio la sua situazione, ma solitamente i farmaci vengono assunti per controllare i sintomi, soprattutto nell'immediato, ma è preferibile intraprendere anche un percorso psicologico che consente di affrontare direttamente e di risolvere i propri problemi.
Buongiorno Jessica, data la situazione passata quello che le posso consigliare e di sentire il parere di uno psichiatra che possa aiutarla con dei regolatori dell'umori per contenere questi sbalzi d'umore e questa sensazione di malessere. Oltre a questo non è chiaro se attualmente sta seguendo qualche percorso terapeutico con uno psicoterapeuta.
In momenti come questi oltre all'approccio medico per contenere il sintomo è fondamentale essere accompagnati da un percorso terapeutico che lo possa riconoscere e di conseguenza gestire. La invito a non lasciarsi sola e a prendersi cura di ciò che sente. Se non ci si occupa di se stessi alla radice prima o poi, qualcosa torna su in altra forma.
Resto a disposizione qualora avesse piacere di parlarne
Ciao Jessica,
Mi dispiace molto per la tua situazione, dalle tue parole mi sembri molto triste e scoraggiata.
Scrivi che da tre mesi non prendi i farmaci che ti erano stati prescritti. Per correttezza devo comunicarti che non puoi decidere autonomamente di sospendere i farmaci, ma devi comunicarlo al tuo psichiatra di riferimento e concordare con lui/lei uno scalaggio graduale.
Non so se durante questi ricoveri hai avuto modo di seguire un percorso psicologico di tipo terapeutico per cercare di lavorare insieme ad un professionista su questi sbalzi di umore, sull'ansia e sulla tristezza, ma penso che sia importante che tu riesca ad identificare una persona di tua fiducia con cui condividere il tuo stato d'animo ed i tuoi pensieri. Questa persona può essere un tuo familiare, il tuo ragazzo, o uno psicoterapeuta professionista.
E' arrivato il momento di fare qualcosa per prenderti cura di te e per cercare di affrontare questa situazione che ti ha già portato a due ricoveri negli ultimi anni, anche se so che in un primo momento può essere difficile, vista la sensazione di stanchezza che ti accompagna.
Spero che tu possa stare bene e possa trovare il modo di chiedere aiuto a qualcuno.
Buonasera Jessica,
sarebbe importante non sospendere i farmaci all'improvviso. Il farmaco, in realta', in certe situazioni, è importante per contenere determinati sintomi.
Inoltre, sarebbe importante insieme al farmaco, intraprendere un percorso di terapia psicologica, di sostegno, di aiuto e per avere uno spazio in cui si possano esprimere le proprie ansie, angosce, emozioni con lo scopo di arrivare ad una comprensione piu' chiara dei propri sintoni e, insieme ai farmaci di stare meglio.