Stanchezza di vivere

Silvia

Buongiorno, Da quasi due anni lavoro in uno studio di design. Sono architetto e quindi mi dovrebbe piacere, ma in realtà non è così. Mi affatica tanto dover sobbarcarmi la grande mole di lavoro che mi chiedono, che molte volte devo portare a termine da sola. All’università andavo bene, mi sono laureata con il 110, ma una volta cominciato a lavorare non mi è piaciuto per niente il lavoro di architetto. Tante responsabilità, tante ore di lavoro e pochissima, se non nulla, creatività. Ora sto seguendo un corso per diventare web content editor. È molto bello e mi stimola, ma ho paura di non riuscire a cambiare lavoro per la mia età, ho 38 anni. Vorrei riuscire a fare un lavoro che mi piace, che mi riesca facile appunto perché sono portata a farlo. Non so se questa considerazione è corretta o se sono io che vedo le cose in modo distorto. Vi ringrazio per l’attenzione.

7 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Silvia,

Noto nelle sue parole un senso di "dovere" e "correttezza" per contenuti che sono estremamente soggettivi e personali: le scelte di vita vengono guidate e si basano sul "sentire" e "volere", piuttosto che sul "sarebbe corretto" e sul "dovere".
Persone con spiccata creatività si sentono spesso soffocate e poco stimolate in ambienti lavorativi "classici" e, in quanto tali, erroneamente percepiti più accettabili di professioni con meno vincoli e considerate come meno canoniche.
L'aver iniziato un corso che effettivamente la stimola e le apre molte altre possibilità (possibilità che non rientrano nel lavoro dipendente o da ufficio) è segno del fatto che non ha perso l'entusiasmo, la voglia di imparare e di mettersi in gioco. 
La percepita facilità ne è un'ulteriore prova: quando svolgiamo attività molto in sintonia con noi e coi nostri desideri, gli sforzi sono controbilanciati e sostenuti da un senso di fluidità e facilità nello svolgimento che ci riempiono, ci soddisfano e non ci 'stancano'.
Il mio consiglio è quello di osservare e prestare attenzione a queste sue sensazioni e di perseguire la strada che sente essere più in sintonia con il suo essere e i suoi desideri. 

Infine, nel caso in cui percepisse che la paura o l'ansia la stanno ostacolando nei suoi tentativi di cambiamento in ambito lavorativo o in qualsiasi altro ambito, le consiglio di rivolgersi ad un professionista che la accompagni e la supporti in questo o in altri periodi di transizione.

Nella speranza che il mio consiglio si riveli di una qualche utilità, le faccio i miei migliori auguri per i suoi obiettivi.

Un caro saluto,

Dr.ssa Silvia Fornaro

Dott.ssa Silvia Fornaro

Dott.ssa Silvia Fornaro

Trieste

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Buongiorno Silvia,

38 anni non sono troppi e neanche tanti, ad ogni età si può decidere di seguire la strada più vicina al proprio desiderio. La fatica è sintomo che le cose che si stanno facendo non si accordano più a ciò che anima il proprio vivere e a nulla servono le considerazioni su ciò che conviene o non conviene fare. Certo è importante tener conto della realtà, della difficoltà di intraprendere un nuovo lavoro, si comincia a pensare: funzionerà? Riuscirò a realizzarmi? Resterò senza lavoro? A questo proposito è una questione di organizzazione, trovare l’organizzazione per non restare senza far niente ed entrare in crisi, ma quando si decide l’organizzazione arriva. Allo stesso tempo va bene anche mettere dei limiti alle pretese dei suoi attuali datori di lavoro: il lavoro occorre che si svolga nell’orario prefissato e non seguirla a casa. Lavorare è una delle cose che più dà energia e le faccio tanti auguri per i suoi progetti.

Dott.ssa Maria (Concetta) Pinto

Dott.ssa Maria (Concetta) Pinto

Taranto

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Gentile Silvia, non crede sia più opportuno chiarire meglio dentro di sè l'opacità del suo momento di vita e non chiedere agli altri qualcosa che appartiene a lei? Se ne avverte il bisogno penso possa esserle d'aiuto un percorso psicologico.

Cordiali saluti, dott. Luciano Marchet

Dott. Luciano Marchet

Dott. Luciano Marchet

Vicenza

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Gentile Silvia,

La sua situazione riflette una sfida che molte persone affrontano nel corso della loro vita professionale: la ricerca di un lavoro che non solo soddisfi le esigenze economiche ma che rispecchi anche le proprie passioni e talenti. La sensazione di stanchezza e insoddisfazione che prova nel suo attuale ruolo di architetto, nonostante il successo accademico e le aspettative iniziali, è una reazione comprensibile alla discrepanza tra le sue aspirazioni e la realtà del lavoro quotidiano. È importante riconoscere che il sentirsi sovraccaricata e priva di spazi per la creatività può portare a un senso di alienazione e stanchezza esistenziale.

Il suo interesse per il corso di web content editor e la sensazione di stimolo che ne deriva sono segnali positivi che indicano una direzione verso cui potrebbe essere fruttuoso orientarsi. La paura di cambiare percorso professionale a 38 anni è comprensibile, ma le assicuro che la transizione di carriera è possibile a qualsiasi età, specialmente quando si è motivati da una vera passione e si è disposti ad imparare e ad adattarsi.

In termini di gestione delle preoccupazioni e delle incertezze legate a questo cambiamento, potrebbe essere utile esplorare le sue paure e le aspettative attraverso un percorso di supporto psicologico. Un approccio come l'EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) potrebbe essere particolarmente utile se esistono specifici eventi o esperienze passate che contribuiscono al suo attuale stato di insoddisfazione o alla paura del cambiamento. L'EMDR può aiutare a elaborare e a ridurre l'impatto emotivo di tali esperienze, facilitando un più chiaro senso di direzione e aumentando la fiducia nelle proprie decisioni.

Ricordi che il percorso verso un lavoro che rispecchi veramente le sue aspirazioni e capacità può richiedere tempo e sperimentazione. È normale avere dubbi e sentirsi incerti di fronte al cambiamento, ma è anche importante non perdere di vista il proprio benessere e la ricerca di una vita professionale che le offra soddisfazione e senso di realizzazione.

La incoraggio a considerare le sue attuali esplorazioni professionali non come un ritardo o un deviamento dal percorso, ma come un passo coraggioso verso la realizzazione di sé. La sua capacità di riflettere su queste questioni e di cercare attivamente alternative dimostra una grande forza e apertura alla crescita, a esplorare le sue aspirazioni, a gestire le ansie legate al cambiamento e a rafforzare la sua fiducia nelle proprie capacità di realizzare i suoi obiettivi professionali.

Cordiali saluti.

Dottor Michelangelo Di Stefano Medico Psicoterapeuta

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

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Gentile,

Non è mai troppo tardi per affrontare la situazione che mi sta descrivendo. La paura di non riuscire a cambiare lavoro può essere intensa, ma possiamo attenuarla creando più piani dettagliati per gestire, a livello pratico, questo cambiamento. Se ritiene che il lavoro da web content editor la stimoli più di quello per cui ha studiato, ha tutto il diritto di portare la Sua vita nella direzione che desidera: questo non ha nulla a che vedere con una visione distorta della realtà, anzi, ben vengano i campanelli d'allarme di fronte alla frustrazione. Saluti 

Dott.ssa Celeste Gullì

Dott.ssa Celeste Gullì

Reggio Calabria

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Buongiorno Silvia, non è facile rispondere alla sua domanda. Può capitare che ad un certo punto del proprio percorso lavorativo ci si accorga che è giunto il momento di rimettersi in gioco in un altro settore e 38 anni non sono tanti per cambiare, anzi. D’altronde potrebbe anche essere che in questo momento lei stia “indossando delle lenti” che in qualche modo alterano la sua visione delle cose per svariati motivi da prendere in considerazione e provare ad affrontare. Penso che potrebbe aiutarla un percorso psicologico che le permetta di fare chiarezza e focalizzare quali sono i valori importanti per lei adesso, le difficoltà che sta vivendo e fare quindi delle scelte consapevoli.

Cordialmente dr.ssa Roberta Dalla Vecchia

 Roberta Dalla Vecchia

Roberta Dalla Vecchia

Vicenza

Roberta Dalla Vecchia offre supporto psicologico anche online