La felicità che ci dà un animale domestico è nota a molti fortunati. Chi non ha un amico animale non sa cosa si perde. Gli animali sono totalmente dipendenti da noi, ci offrono compagnia e conforto nei momenti più bui e il legame che si crea con loro ci offre l'opportunità di condividere ed esprimere ciò che noi siamo nel profondo, senza il bisogno di stare sulla difensiva per quello che riguarda i nostri sentimenti e le nostre emozioni.
E' proprio questa loro profonda e incondizionata accettazione del nostro "Io" più vero e l'opportunità che ci danno di offrire amore senza essere giudicati o rifiutati che connota questa relazione speciale, che tanto ci arricchisce.
I nostri amici animali creano intorno a noi un'oasi di benessere in cui ci sentiamo accettati e amati incondizionatamente e dove possiamo prendere qualche momento di pausa lontano da un mondo che per molti versi è ipercritico e ci vuole sempre performanti.
In questo mondo, in cui tutto sta diventando veloce e superficiale, il nostro amico diventa il nostro confidente più segreto a cui svelare i nostri sentimenti più intimi, sicuri che lui no...non ci tradirà mai. Grazie a questa relazione così speciale, quando sono in vita riceviamo da loro tanta gioia e amore ed è anche per questo motivo che quando i nostri amici ci lasciano, o peggio, quando siamo noi che dobbiamo decidere di recidere quel legame per non farli più soffrire, il nostro cuore si lacera.
"Poiché li abbiamo resi inconsciamente simboli viventi della nostra innocenza e dei nostri sentimenti più puri, potremmo avere la sensazione che sia morta anche una segreta parte di noi, come se si fosse aperta una voragine immensa nell'anima" (Wallace Sife, Addio amico mio).
Esistono ovviamente diversi tipi di legame che si creano con un animale domestico e di conseguenza esistono differenti gradi di sofferenza che percepiamo alla morte del nostro animale.
Chi nutre un legame debole, lo considera come qualcosa di utile e di cui doversi prendere cura in termini di semplice accudimento fisico. Un esempio calzante sono quei poveri cani che vediamo attaccati alla catena giorno e notte che alla loro morte verranno, con pochi rimpianti, rimpiazzati da un altro animale.
Per alcune persone con un legame moderato, l'animale è invece un oggetto carino, che procura gioia e intrattenimento, ma che rimane pur sempre una "cosa" da possedere e che permette di soddisfare le esigenze e i capricci del momento. Certo è presente l'affetto, ma alla morte di questo animale ci sarà tristezza e sconforto che però passano in fretta nel momento in cui lo si sostituirà con un altro esserino.
Infine ci saranno le persone che hanno sviluppato un legame molto profondo con il loro amico animale.
Come riconoscerli? Sono le persone che parlano in continuazione con i loro amici animali, che sono entrati profondamente in sintonia con loro, tanto da essere certi di conoscere in anticipo le loro esigenze, i loro bisogni e le loro emozioni. Il legame con questi animali diventa parte integrante della loro vita tanto che le abitudini e il quotidiano girano completamente intorno a questa unione speciale.
Quando la vita di questo animale finisce è quindi più che comprensibile che si soffra in maniera unica e straziante.
Per queste persone, che dipendono moltissimo da questo rapporto, unico e speciale, che dona loro estrema sicurezza e protezione, la morte del loro amico rappresenta la fine di questo legame così totalizzante.
In questi casi, non abbiamo perso SOLTANTO un animale ma abbiamo perso un amico sincero, un confidente, un essere speciale che ci ha accompagnato nei momenti più difficili come in quelli più gioiosi.
NON ABBIAMO PERSO SOLTANTO UN ANIMALE, e questa perdita non può essere paragonata a nessun'altra.
Il lutto per il nostro amico, in questo caso, potrà essere per taluni più intenso di quello provato per un essere umano, con l'aggravante che nessuno o pochi ci comprenderanno.
"E' soltanto un animale" sarà la frase che ci sentiremo ripetere all'infinito, con il suggerimento di sostituirlo quanto prima con uno "nuovo", come se questa nostra perdita non fosse importante.
Ci saranno molte persone che non capiranno mai l'essenza del nostro lutto, anzi cercheranno di sminuirlo o peggio ridicolizzarlo e risulterà per alcuni alquanto difficile esprimere apertamente il proprio dolore, senza vergogna o con la paura di essere derisi o giudicati in malo modo. Proprio questa tendenza ad isolarsi nel proprio dolore e a reprimere le proprie emozioni potrebbe portarci a non elaborare completamente questo lutto e vivere costantemente nella tristezza e nel ricordo del nostro amato amico senza avere l'occasione di ritornare a sentirsi felici come quando lui era al nostro fianco.
E' bene anche ricordarsi a tal proposito, che tutti noi siamo portatori di un "bagaglio emotivo" pesante, che proviene dalle numerose esperienze pratiche ed emotive che abbiamo fatto nella vita e talvolta la difficoltà di elaborazione del lutto del nostro amico animale dovuta ad una tristezza e ad un dolore eccessivo potrebbe derivare da sentimenti e ricordi di cui non siamo immediatamente consapevoli ma che vengono risvegliati in un periodo di estrema vulnerabilità e confusione.
In questo caso il ricorso ad un bravo psicologo che possa aiutarci a rielaborare e a distinguere le precedenti esperienze dolorose da quest'ultima, potrebbe farci intravedere la luce in fondo al tunnel.
ALCUNI SUGGERIMENTI PRATICI
Trovate persone empatiche con cui poter sfogare il vostro dolore e piangete, piangete e ancora piangete. Date voce alle vostre emozioni, piano piano il dolore e lo smarrimento inizieranno a dissolversi ma se tratterrete i vostri sentimenti e le vostre emozioni, ritarderete l'elaborazione del lutto e il processo di guarigione.
Non ostacolate il ritorno alla normalità ma permettetevi di accettare e rivivere i ricordi con intensità. Non tenete troppi oggetti che vi ricordano il vostro amico, magari metteteli temporaneamente in una scatola che riprenderete successivamente.
A casa stabilite nuove abitudini, cambiate l'ordine con cui fate le cose. Siate impegnati, lavorate, meditate, leggete, andate al cinema, fate tanta attività fisica che aiuta a guarire anche dalle ferite dell'anima.
Tornate nei posti che vi ricordano il vostro animale ed accettate che ora non c'è più, con la consapevolezza però che i ricordi rimarranno per sempre con Voi. Fate un elenco di tutte le cose intelligenti e simpatiche che faceva, aggiungete nuovi aneddoti ogni volta che ve ne viene in mente uno. Quando sarete pronti, leggete questa lista a qualcuno che possa consolarvi, ridendo, piangendo e poi ancora sorridendo. Tutto ciò fa parte del processo di guarigione.
Infine se il dolore risultasse troppo forte e insuperabile, rivolgiti ad uno psicologo che sarà sicuramente in grado di capire l'enorme sofferenza che stai passando senza giudicarti ma aiutandoti a recuperare le forze per eventualmente rimetterti in gioco con un altro ESSERE SPECIALE.
BIBLIOGRAFIA
Wallace Sife (2016). Addio amico mio. Affrontare il lutto per la perdita di un animale domestico. Armenia
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