Mio papà è morto ormai da 1 anno e mezzo e la mia mente credo che non riesca ad accettarlo. Non ne sono sicuro perchè sono molto confuso quando penso a mio papà, ovvero so che non c'è più ma è come se vivesse nei miei pensieri. Nelle nuove persone che conosco, ritrovo certi aspetti di lui e questo mi fa incazzare perchè non vorrei che uno sconosciuto abbia certi tratti che mi ricordano lui. Poi penso ai momenti felici della vita, attuali e che verranno, e vorrei tanto che ci fosse anche lui, ancora e come prima. E poi mi rendo conto che quegli eventi ipotetici lui non li vedrà mai ed che non avrò più alcun confronto con lui. Non credo di accettare il fatto che sia morto perchè se n'è andato all'improvviso a tarda notte in ospedale per arresto cardiaco. Io vivo lontano da casa e a me la notizia è arrivata la mattina del giorno seguente dalla mia fidanzata. Per me era ed è la normalità non vederlo nella mia quotidianità, anche se almeno una volta a settimana ci sentivamo per telefono. Ma ora il fatto che se non sia più presente per un confronto, una risata od un litigio mi fa stare molto male. Sento che ho perso la "bussola". Non so come uscirne da solo e non trovo conforto con i cari che ho a fianco. Credo di aver bisogno di parlare con uno psicologo. In ultimo: ci sono libri che possono darmi conforto? Ci sono strumenti, oltre le sedute dello psicologo, che possono aiutare nell'elaborazione del lutto? Grazie alla pazienza di chi leggerà, Ciao