Circa un mese fa mia mamma se ne è andata a causa di un tumore al polmone diagnosticato solo 5 mesi prima.
E' come se la mia vita fosse divisa in due grandi capitoli: prima della diagnosi (di morte concretamente, perché il tumore è stato diagnosticato già al quarto stadio, che è avvenuta a Settembre) e dopo la diagnosi.
Fatico a ricordare tutto ciò che è accaduto prima di Settembre, sembra tutto sfuocato, ricordo invece esattamente tutto quello che è successo dopo, giorno dopo giorno, ma soprattutto NON ricordo più mia mamma sana, la ricordo SOLO malata.
Ed è stupido, perché stiamo parlando di soli 5 mesi in una vita in cui mia mamma è sempre stata l'unica a non ammalarsi mai, eppure è cosi.
Dal giorno del funerale ho pianto solo una volta, mi sembra che abbia finito tutte le lacrime nelle settimane precedenti in cui sapevo a cosa sarei andata incontro, ma vivo una situazione "strana":
- flash continui dei momenti più brutti che affiorano mentre faccio le cose più quotidiane
- il bisogno di essere continuamente impegnata a fare qualcosa per non pensare
- un enorme e gigantesco senso di colpa che durante il giorno che a volte mi fa venire il senso di nausea
Io non vivo più in Italia da diversi anni, da Settembre, da quando abbiamo saputo tutto, ero tornata a casa, ma in 5 mesi 40 giorni l'ho passati a casa mia per ragioni burocratiche, di lavoro e necessità.
Continuo a sentirmi una figlia pessima per aver perso 40 giorni con mia mamma.
Sapevo che stava morendo, ma forse facevo finta che non fosse vero, e per più di un mese l'ho lasciata con mio papà ed una infermiera che NON ero io.
Ora che sono tornata a casa mia 3 giorni fa tutti i miei amici vogliono vedermi, ma io voglio solo stare da sola, mi danno fastidio un sacco di cose, mi sento in colpa per aver lasciato in Italia mio papà che non è voluto venire a vivere con me perché ancora lavora...
Mi sento in colpa per tutto.
Grazie in anticipo per le vs risposte
Cara Monica, il processo di elaborazione di un lutto importante può spesso diventare lungo e difficile. Essendo ancora dentro il dolore, è normale che lei ricordi solo di ciò che riguarda il brutto periodo della malattia. Man mano che elaborerà il lutto, i ricordi brutti lasceranno il posto a ricordi di sua mamma quando stava bene. Per arrivare a questo bisogna darsi il tempo necessario; per superare il dolore bisogna entrarvi dentro, purtroppo, l'evitamento non serve, anzi ostacola l'elaborazione.
Pensi seriamente a ricorrere ad aiuto psicologico, l'aiuterà a superare un po' alla volta sentimenti che la perseguitano ingiustamente e a ritrovare la serenità. Resto a disposizione anche online, buona giornata
Padova
La Dott.ssa Daniela Benvenuti offre supporto psicologico anche online
Gentile Monica,
un lutto improvviso non è mai semplice da assimilare e riformulare. Si dia tempo. Il ricordo persistente su aspetti negativi come la malattia o altro possono essere dovuti a una difesa personale che sta cercando di mettere in atto per superare il momento e per cercare di farsene una ragione. Le lacrime potrebbero essere anch'esse collegate al precedente argomento oppure essere un po' un blocco che lei sta tenendo dentro di sè.
Sentirsi in colpa dopo un lutto causato da una malattia spesso accade ma non deve perchè ognuno di noi fa ciò che può sia a livello di presenza sia a livello emotivo e di comportamenti.
Da quanto emerso dalla sua descrizione, se la situazione le sta procurando emozioni e/o pensieri negativi, se ha delle paure per il suo futuro e se dovesse vedere che nelle settimane non riesce a svolgere la sua quotidianità abituale le consiglio di chiedere una consulenza psicologica dove aprirsi insieme ad un professionista a riflessioni sul suo stato interno e suoi pensieri sottostanti questo comportamento. Conoscendosi maggiormente, provando a darsi delle risposte, osservando alcune dinamiche accadute nell'ultimo periodo di vita potrebbe ritrovare una sua serenità ed essere aiutata in questa riformulazione importante.
Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive o eventuale consulenza.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online
Torino
La Dott.ssa Federica Ciocca offre supporto psicologico anche online
Buongiorno Monica,
Innanzitutto le vorrei esprimere le mie condoglianze per il suo lutto.
Quella che sta vivendo è una delle esperienze più dolorose della vita, che - immagino lo avrà sentito dire- richiede tempo per essere elaborata. Non è semplice rispondere alle sua domanda sul perché ricordi solo la fase della malattia di sua madre senza andare più in profondità, ma si può ipotizzare che, dato il brevissimo tempo trascorso dal tragico evento, lei sia in una condizione di trauma ancora molto presente, direi attuale. Forse è la ragione per cui ha la sensazione di non poter uscire da questo stato, che per di più è aggravato dal senso di colpa.
Il mio consiglio è cercare l'aiuto di una professionista che le stia accanto, la guidi nella comprensione di ciò che le accade e nel ritrovare i ricordi positivi e il suo equilibrio. Se desidera maggiori chiarimenti può contattarmi con l'apposito modulo.
La saluto e le faccio molti auguri per il suo percorso
Francesca Fontana