Già nell’antichità tutti i grandi scienziati si sono occupati del problema dell’ impotenza: da Aristotele a Plinio il Vecchio che ci ha tramandato un lunghissimo catalogo di afrodisiaci. I greci credevano che l’ideale contro l’impotenza fosse l’uso di agenti irritanti come l’ortica o il pepe, o i più superstiziosi tra i romani invocavano la protezione del dio fallico Priapo.
L ’agricoltura, la riproduzione animale, la fertilità umana erano tutte attività collegate da rituali religiosi; gli dei del raccolto erano adorati con icone galliche e gli uomini impotenti si rivolgevano ai sacerdoti per essere aiutati. Gli Antichi Greci invocavano Afrodite, Bibbia descrive casi di impotenza come punizione divina per l’adulterio.
Erickson cercava infatti di creare una terapia “fatta su misura del paziente” Racconta infatti che una volta un medico andò da lui perché era impotente per il fatto di aver avuto la sua prima esperienza sessuale venti anni prima in un bordello. Era rimasto infatti talmente turbato e schifato che da allora non aveva più avuto una sola erezione. Ora però ha trovato una ragazza da sposare, bellissima.
Erikson decide quindi di intervenire, vietandole di farsi toccare dal suo futuro marito medico. Il risultato fu che dopo pochi mesi, lui la violentò. Erickson aveva insomma stabilito che l’impotenza del paziente derivava da un “sesso facile”. Pertanto con la cooperazione della ragazza, creò una situazione opposta, nella quale il sesso era proibito trasferendo il “nemico” fuori dal paziente.
“Una volta avuti soddisfacenti rapporti sessuali senza nessuna preoccupazione circa il raggiungimento dell’erezione, fu presumibilmente in grado di godersi il fare l’amore senza una tale forte componente aggressiva” (Milton H.Erickson, 1983).
In principio era il verbo. No, in principio era il sesso. (ANTONIO GRAMSCI)
La differenza tra l'amore e il sesso, è che il sesso allevia le tensioni e l'amore le provoca. (WOODY ALLEN)
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