Eiaculazione
Emissione di sperma da parte de maschio durante l'orgasmo. Non è sotto il diretto controllo della volontà, ma è regolata dal sistema nervoso autonomo. È costituita da due fasi: fase viscerale o di emissione, regolata dal sistema ortosimpatico lombare, durante la quale si ha la contrazione della parte terminale degli epididimi, dei deferenti (vescichette seminali, prostata e uretra bulbare), e chiusura del collo vescicale, per impedire il reflusso di sperma in vescica; e la fase di eiaculazione propriamente detta, caratterizzata dalla contrazione ritmica (ogni 0,8 sec.) dei muscoli striati bulbari e perineali e dell'uretra, che determinano la fuoriuscita dello sperma accompagnata alle sensazioni piacevoli dell'orgasmo. E difficile codificare il tempo che intercorre tra l'inizio del coito e l'eiaculazione. Le afferenze periferiche (stimoli tattili) e le fantasie sono elaborate e integrate a livello del sistema nervoso centrale in modo che l'uomo può acquisire il controllo del riflesso eiaculatorio. In effetti da studi recenti pare che anche l'eiaculazione precoce possa essere una modalità fisiologica di eiaculazione, per es. nei primi rapporti; su di essa interviene poi l'apprendimento, cioè un processo attivo di controllo e quindi di ritardo dell'eiaculazione in funzione del prolungamento e dell'amplificazione del piacere. Si possono verificare eiaculazioni anche al di fuori dell'attività sessuale (vedi polluzione).
Polluzione
Emissione involontaria di liquido seminale al difuori del coito o dell'autoerotismo. Avviene in genere di notte (polluzione notturna) nel maschio adolescente, in relazione a sogni e a erezioni riflesse, ma può verificarsi talora anche nell'adulto, legata a forte eccitamento o a scarsa attività sessuale. Generalmente il soggetto non si accorge del momento dell'eiaculazione, che spesso si accompagna a un orgasmo nel sogno, ma si risveglia immediatamente al termine di essa. E' indice di buon funzionamento dei sistemi endocrino e neurovascolare.
Eiaculazione precoce
Disturbo sessuale del maschio che consiste nella tendenza a eiaculare costantemente in una fase molto precoce del rapporto sessuale. È di difficile inquadramento poiché il criterio di definizione non può tenere conto né dell'aspetto temporale, né del numero di spinte coitali, né del raggiungimento del piacere del partner, ma piuttosto deve basarsi sull'incapacità del soggetto di controllare volontariamente il riflesso eiaculatorio una volta che abbia raggiunto l'intenso livello di eccitamento che caratterizza la fase di plateau. Si tratta di un'alterazione della risposta agli stimoli sensoriali. Raramenta la causa può essere organica, legata a infiammazione delle vie urogenitali, a malattie neurologiche, o all'uso di farmaci. In questi casi la terapia è volta a rimuovere i fattori causali. Per quanto concerne le cause psicologiche, gli individui affetti da questo disturbo sono accomunati probabilmente da un tentativo di difendersi dall'ansia generata dalla sessualità e, in particolare, dalle intense sensazioni erotiche che precedono l'orgasmo, e sono quindi impossibilitati a controllarlo. L'ansia alla base di questo meccanismo non può essere attribuita a un solo 'attore patogeno: elementi conflittuali risalenti "l'infanzia, ostilità verso la donna, prime esperienze sessuali traumatiche e conflitti di coppia, paura del rifiuto e ansia di prestazione possono contribuire con diverso peso e profondità alla base psicologica di questo disturbo.
Eiaculazione retrograda
Disturbo sessuale del maschio, caratterizzato da eiaculazione in vescica, da non confondere con l'aneiaculazione (difficoltà o impossibilità a raggiungere l'orgasmo): il paziente avverte le contrazioni eiaculatone e prova l'orgasmo, ma non vede la fuoriuscita di liquido seminale. È di fatto sempre su base organica per difetti della fase viscerale dell'eiaculazione (complicazione inevitabile di alcuni interventi addominali, o su prostata e vescica; o conseguenza di farmaci, di neuropatia diabetica); ma in alcuni casi (per es. per mezzo di tecniche yoga) la si può ottenere anche volontariamente mediante la concentrazione. La diagnosi si basa sulla constatazione della presenza di spermatozoi nelle urine ottenute dopo masturbazione. La terapia, qualora possibile, è medica.
Eiaculazione ritardata
Disturbo sessuale del maschio, caratterizzato da un ritardo involontario, e quindi sgradevole, del riflesso eiaculatorio, nonostante una stimolazione lunga e adeguata. Può essere primaria o secondaria, assoluta (il paziente non riesce mai a eiaculare quando lo desidera) o, più spesso, legata alla situazione. Raramente è su base organica (malattie neurologiche, neuropatia diabetica, farmaci); in genere è su base psicologica, indice della difficoltà a vivere serenamente il rapporto con il partner o l'esperienza di perdere una parte di sé (lo sperma) che può risultare ansiogena per alcuni uomini, come del resto può essere l'esperienza dell'eiaculazione, associata all'orgasmo, e quindi alla perdita di controllo dei propri confini.