Ho sempre pensato che una persona che si innamori fuori dal proprio matrimonio abbia il dovere di comportarsi come un sacerdote: aspettare che passi e rimanere fedele alle promesse fatte. Solo che a me non passa. Ho 43 anni, sono sposata e innamorata di un uomo che peraltro non mi ricambia. Ho sempre guardato a queste problematiche extraconiugali con un sorrisetto. Non avevo idea di quanto fosse doloroso amare la persona che “ non è per te“ senza riuscire a smettere. Cosa devo fare per smettere di amare questa persona? Non faccio altro che pensarlo. Desidero che sia felice e continuo a scusarmi con mio marito, che non ha mai avuto una moglie tanto docile e disponibile, Solo la mia vita mi sembra “a posteriori“. Come se l'avessi già vissuta.
Cara signora Lisa, dalla sua lettera si comprende quanto lei sia una persona sensibile e rispettosa. La situazione che sta vivendo, lungi dall'essere un evento straordinario ed infrequente, necessiterebbe di un approfondimento e di una corretta lettura, magari accompagnata da qualcuno che possa avere uno sguardo meno coinvolto, più esterno in modo da poterle fornire elementi di valutazione e di decisione. Va certamente compresa anche la sua condizione personale ed affettiva rispetto alla relazione con suo marito e le motivazioni per le quali abbia gettato lo sguardo all'esterno del matrimonio. Quello che mi sembra pure importante, al fine di fare autentica chiarezza, è sgomberare il campo da moralismi che rischiano di distorcere la natura dei suoi sentimenti e dei suoi bisogni. Una volta ben compreso cosa vuole per se e per la sua vita, potrà decidere anche tenendo conto della sua sensibilità e delle sue regole morali.
Le auguro ogni bene.
Brescia
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Cara Lisa,
lei si pone e ci pone una domanda a cui non è possibile rispondere, perchè non è possibile dirigere, fermare, bloccare un sentimento come l'amore. Lei e nessun altro può decidere di amare o non amare, desiderare o non desiderare qualcuno. Lo dice lei stessa, ci ha provato ma "non passa". Può decidere però di non "agire" questo amore e può interrogarsi su quale significato ha per lei ciò che le sta accadendo, cosa le manca nella sua relazione coniugale, attraversare il dolore inevitabile che sta vivendo per capire cosa desidera davvero..
Rimango a disposizione
Cordiali saluti
Buongiorno Lisa,
innanzitutto voglio dirle che mi dispiace molto per questo momento di sofferenza che la riguarda. Ha ragione, non è per nulla facile trovarsi in una situazione come quella che descrive.
Tuttavia desidero dirle questo. Penso che il discorso principale non riguardi in particolar modo il dover dimenticare l'altro ma, il cosa l'ha portata ad innamorarsi di un'altra persona. Questo perchè quando accade una situazione così, vuol dire che da qualche altra parte qualcosa è venuto a mancare o sta mancando.
Eliminare il pensiero "distraente" non risolve la situazione ma sotterra momentaneamente quella che è la vera problematica, in questo caso nel rapporto con il suo attuale marito.
In un momento così la invito a contattare un professionista che possa aiutarla a fare chiarezza su questi punti altrimenti, qualora anche riuscisse a superare questo pensiero, il motivo principale che l'ha portata a farlo rimarrebbe con la possibilità che riaccada.
Resto a disposizione
Carissima Lisa,
smettere di amare non è certo cosa facile.
Ama un altro ma non ha specificato che cosa sia accaduto con Suo marito, che cosa le ha fatto cercare un amore esterno?
Penso che chiarendosi le idee in merito al suo matrimonio, a che cosa cercava e che cosa ha realizzato, possa fare luce anche su questo desiderio estraconiugale. E' cambiato qualcosa? E' successo qualcosa?
Afferma di volersi scusare con Suo marito per non avere mai avuto una moglie "docile e disponibile". Perché pensa che sarebbe dovuta essere "docile e disponibile"? Suo marito le ha chiesto di esserlo? E perché sente di doversi scusare?
Sembra inoltre che la questione stia anche nel senso di vissuto che lei stessa ha della Sua vita.
Sarebbe interessante per Lei affrontare questo discorso in un percorso terapeutico. Ci pensi.
A disposizione.
Un caro saluto