Gentile Maria Sabina,
lasciarsi andare in amore, non è cosa automatica nè scontata, anche laddove esista un grande amore. Ciò che Lei ha subito negli ultimi due anni, con molta probabilità è stato registrato dalla sua psiche come un ripetersi di traumi, il più grave dei quali, è sicuramente riferito alla perdita della Sua mamma (un trauma è rappresentato da un afflusso di stimoli psichici troppo intensi per essere padroneggiati dall'Io cosciente della persona ). Lei si è trovata infragilita da ben due interventi al corpo e già di per sè, ciò ha sicuramente costituito fonte di preoccupazione e un richiamo più o meno inconscio alla possibilità anche se remota, i divenire meno autonoma. La morte della mamma deve poi averle dato un ultima batosta. Quindi, è col senso di perdita, col senso di fine e di fragilità, (la sua, e quella delle persone che ama) che oggi la sua psiche cerca di confrontarsi. Questo è proprio il momento di farsi sostenere psicologicamente, perchè il suo dilemma interiore, può, e a mio parere, sta risucchiandole molta energia vitale. Elaborare un lutto, non è cosa semplice . Abbandonarsi al flusso vitale e alla gioia di vivere , anche quando, ci si porta dentro un grande dolore, è un'arte che si può apprendere, ma occorre farsi aiutare e il suo ragazzo per quanto meraviglioso sia, probabilmente non riesce a raggiungerla e a scaldare quella zona gelida che lei si porta dentro.
Credo, nel suo caso, sia necessaria una buona psicoterapia.
Cordialissimi saluti