Salve, sono una donna di 43 anni separata con due figlie, ho un compagno più giovane di 33 anni, conviviamo insieme da oltre 3 anni, sono un tipo giovanile, bella e simpatica, il problema è che il mio compagno è affetto da pornodipendenza lo fa tutti giorni alcune volte anche 4/5 volte in un giorno, oppure le rare volte che lo fa con me dopo mezz'ora va al duo computer e fa quello che deve fare ... che umiliazione , l' ho scoperto più di un anno fa ma sono stata zitta e nel frattempo soffrivo perché mi sentivo inadeguata ..vecchia, brutta...uno schifo in tutti i sensi, una volta gli domandai se era soddisfatto dei nostri rapporti sessugli e lui mi rispose di no ma che la colpa non era mia. ..immaginate la mia delusione sono stata malissimo non ho mangiato per tre giorni, comunque alla fine di dicembre scorso si è accorto che io ero a conoscenza del fatto che lui si masturbasse davanti a siti porto e foto femminili di Facebook, per un certo periodo ha smesso poi adesso piano piano sta ricominciando, che devo fare sono disperata
Antonella il suo compagno ha un problema che può essere risolto mediante un serio percorso psicoterapeutico.
Per quanto nella coppia si è sempre in due, non credo che lei debba farsi carico della responsabilità di quanto accade. Se lei ci sta male, può chiedere e sostenere il suo compagno a cercare un aiuto da uno psicoterapeuta; se il suo compagno non accetta, o non ritiene di alleviare la sua sofferenza, potrebbe essere il caso che lei si interroghi che senso ha per lei essere legati a qualcuno con il quale vive male.
Cara Antonella i disagi estenziali possono portare a forme di comportamenti ritualistici e compulsivi, come in gerco tecnico vengono chiamati, nel caso di tuo marito ha creato un vero disturbo sia nell'area della vostra intimità, che della sua sessualità, scatenando sia una crisi coniugale, che personale. Quanto lui possa essere consapevole di essere affetto da un disturbo o disagio e non lo sò, e sarebbe un bene scoprirlo. La conseguenza è un attacco alla vostra relazione............ e ciò fa presupporre anche quote di aggressività internalizzate, represse nell'ambito relazionale del vostro rapporto che poi.... agisce nell'area della sessualità, come se ......per lui fosse indispensabile ripetere questi comportamenti per una rivendizazione istintiva, che si manifesta sul piano dell'azione con un' accentuata mascolinità ....................................... Un consulto per una psicoterapia di coppia sarebbe indispensabile. Rimango disponibile per qualsiasi chiarimento..... poi chiamarmi al recapito telefonico. 3339801980. Cordiali saluti
Salve Antonella,
innanzitutto le consiglio di vedere il film Don Jon, che tratta proprio il tema della porno dipendenza anche se in relatà un po' "romanzato". La pornodipendenza è una dipendenza a tutti gli effetti. Certo la dipendenza pornografica influisce tantissimo sulla coppia rispetto a una dipendenza dalle sigarette, ad esempio, ma è comunque una forma di dipendenza.
Inoltre le consiglio innanzitutto di non sentirsi umiliata, poichè da quanto mi racconta il suo compagno non vuole ferirla o umiliarla (prova ne sia che ha cercato di smettere quando lei nè è venuta a conoscenza), ma ha una difficoltà di gestione di suoi vissuti personali (le dipendenze hanno varie eziologie, cause, motivazioni). Se si masturba 4/5 volte al giorno guardando immagini probabilmente questo influenza anche le sua attività quotidiane e lavorative. Se lui è disponibile è consigliabile un percorso presso un centro che si occupi di nuove dipendenze (ASL/SERT della sua città).
Altrimenti si faccia dare supporto lei stessa per decidere se vale la pena continuare la relazione con questo compagno. Dal punto di vista sessuale non sembra soddisfacente nemmeno per lei, vista la rarità degliincontri, ma se fino ad ora non ha pensato di chiudere con lui, forse avrà degli altri motivi.
Non si senta però "responsabile" di questa sua dipendenza, che probabilmente ha un esordio che è antecedente il momento della sua scoperta (non so se ne avete parlato lei e il suo compagno, sembra esserci some una distanza emotiva comunque tra di voi, )
Le consiglio di chiedere supporto di persona a qualche collega che lavora nella sua zona.
Cordialmente
Lodi
La Dott.ssa Claudia Popolillo offre supporto psicologico anche online
In base a quel po' che ho letto, non posso darle una diagnosi o consigli che potrebbero fuorviarla.
Quello che Le consiglio è di rivolgervi (sarebbe opportuno che anche il suo compagno partecipi) ad un esperto, magari specializzato anche in sessuologia, al fine di accompagnarvi in un percorso idoneo alla Vostra situazione.
Nel caso il suo partner non volesse partecipare, Lei si rivolga lo stesso ad uno psicologo o psicoterapeuta affinchè possano aiutarla ad affrontare nel modo più corretto la situazione.
Gentile Antonella, il suo compagno ha un problema di dipendenza sessuale e di difficoltà relazionale. Immagino che tema il giudizio e che giudichi egli stesso scadenti le proprie performance per cui preferisca evitare il giudizio e il contatto affettivo limitandosi ad agire senza un riscontro, senza una reciprocità.
Se lui lo riconoscesse come un problema potrebbe anche decidere di sostenerlo in un percorso di psicoterapia.
La sua insoddisfazione e umiliazione sono comprensibili ed inevitabili, purtroppo.
La esorto a riflettere su se stessa, sul valore delle umiliazioni che accetta.
Qual' ora non riesca a fare a meno delle umiliazioni nel tempo, la esorto a confrontarsi con un terapeuta che la supporti nella ricerca e ritrovamento della sua autostima.
Cari Saluti