buona sera, torno ora da casa della ragazza che frequento da meno di un mese. Premetto che è da Marzo di quest'anno che nn andavo a letto con una donna, e per offrirmi qualche chances in piu' ho deciso di usare dei preservativi ritardanti. Dall'inizio di Settembre ho avuto 4 rapporti protetti con questa ragazza. Il primo,che temevo maggiormente, è andato oltre le mie stese aspettative in quanto credevo che sarei riuscito a resistere per 10 minuti ed invece sono riuscito ad andare oltre cercando una progressione con lei. La seconda volta sono venuto pochi istanti dopo aver messo il preservativo senza essere stato in grado di penetrarla. La terza e quarta volta dopo aver messo il preservativo ed aver cercato la penetrazione ho avuto una perdita di erezione che mi ha portato a sfilare il preservativo e successivamente a nn ottenere piu' una nuova erezione. Lei ha un fisico minuto e grazioso, è curata e mi piace. Proprio nn capisco cosa mi succeda alle volte.. da dove partano e cosa siano scatenati certi meccanismi inibitori. Quello a cui maggiormente penso in questo momento è di nn essere stato in grado di soddisfare questa ragazza che a 25anni,7meno di me, ha tutto il diritto di ottenere e magari anche nn dal sottoscritto.. grazie in antico per la Vostra disponibilità. Andrea
6 risposte degli esperti per questa domanda
Salve Andrea, quella che lei presenta, mi sembra una ansia da prestazione, è probabilmente più impegnato nel pensare di ottenere una buona prestazione, piuttosto che nell'abbandonarsi all'esperinza di piacere. La seconda esperinza di cui lei parla, ha probabilmente condizionalto le successive. Provi a parlarne con la sua ragazza e a trovare un modo per vivere la sessualità in modo più spontaneo e rilassato. Se non dovesse riuscirci, chieda aiuto a un professionista a che si occupa di sessualità e problematiche di coppia, potrebbe aiuatrla a capire il perchè di questo suo momentaneo disagio. Spero di esserle stata utile, buona giornata,
Egregio Andrea, dalla descrizione che Lei ha fatto della Sua problematica posso ipotizzare che trattasi di una deficit erettile. Di solito questo tipo di disfunzione può dipendere da diversi fattori sia psicologici che organici. Essendo Lei un ragazzo giovane é bene che si rivolga - appena può - al Suo medico curante per descrivergli esattamente quanto Le sta accadendo; in tal modo il medico provvederà a farLe fare i dovuti accertamenti clinici e/o prescrivergli una visita specialistica. Dopo la visita e avuti gli esisti degli accertamenti, il medico potrà indicargli quali terapie seguire: solo farmacologiche, solo psicoterapia o entrambe. Andrea stia tranquillo e si confidi con il medico come fa quando ha una semplice influenza!!! Ormai il defic erettile é diventato una 'malattia sociale' (proprio come l'influnza) in quanto sempre più individui ne sono affetti (circa 10% della popolazione). La saluto cordialmente.
Gentil.mo Andrea, è difficile darle una qualche indicazione sulla base di così pochi elementi, ma cercherò lo stesso di farlo. Dalla sua email sembrerebbe eiaculazione precoce, se cosi fosse, questo sarebbe dovuto a bassi livelli di serotonina che incidono su un’assenza di controllo dell’eiaculazione. Non mi è chiaro se prima di questo momento lei abbia mai avuto esperienze simili o se sono circoscritte a questa ultima relazione (nonostante siano mesi che lei stesso si nega un rapporto sessuale). Faccia attenzione se durante la masturbazione ha la stessa sensazione di “assenza” di controllo, ossia, se tale situazione si ripete ogni volta lei si eccita a tal punto di eiaculare. Le consiglio di rivolgersi ad un andrologo in prima battuta, per escludere cause di natura medica e di contattare un sessuologo, che probabilmente le consiglierà un percorso parallelo, basato su tecniche per aumentare la percezione del suo corpo e farmacologico, per aumentare i livelli di serotonina. Sperando di averle fatto cosa gradita
Egregio signor Andrea la perdita di erezione durante il rapporto va valutata con attenzione prima di arrivare ad una diagnosi certa e poter anche individuale comorbilità importanti che riducono l'erezione e non la rendono sufficente alla penetrazione. Ovviamente la cura (ed il suo successo!) è sempre conseguente alla diagnosi. Ciò compete al sessuologo clinico, meglio se anche psicoterapeuta
Salve, i disturbi dell'erezione possono avere una genesi molto varia. Vista la sua età è necessario prima di tutto escludere la presenza di deficit di tipo organico, perciò dovrà rivolgersi al medico curante e valutare se è il caso di fare una visita specialistica da un andrologo. Se non ci fossero giustificazioni fisiologiche per questi episodi allora andrà considerato il coinvolgimento psicologico. In quest'ultimo caso i fattori che potrebbero influire nel suo caso sono l'ansia e la novità della relazione. Tuttavia per avere una diagnosi accurata e risolvere questo problema (nel caso fosse di natura psicologica) deve rivolgersi a uno psicoterapeuta. A presto
Salve Andrea Intanto il funzionamento dei preservativi ritardanti è quello di diminuire la sensibilità, ma questo può provocare l'effetto opposto di impedire il mantenimento dell'erezione. Credo che sia preferibile non usare preservativi ritardanti a questo punto, esistono in commercio preservativi sottili e contemporaneamente resistenti. Può capitare a volte che non avendo avuto rapporti per un po' di tempo quando ci si presenta l'occasione ci sia un tale aumento di eccitazione da non riuscire a controllarsi, è normale. In questi casi di prolungata inattività sessuale, in alcuni casi un'attività masturbatoria prima,può aiutare rispetto al rischio di eiaculazione precoce. Bisogna ricordare però che ognuno di noi è diverso e non si può generalizzare. Credo anche che non si debba preoccupare così tanto su quello che è giusto o meno per la persona che sta frequentando, penso che la stessa ragazza sia in grado di deciderlo per se stessa. Ritengo possa essere utile invece parlarne insieme perché non sempre quello che pensiamo pensi l'altro, è effettivamente quello che l'altro pensa, spesso scopriamo delle cose nuove e sorprendenti. Condividere qualcosa è sempre importante e utile. Se però sente che la questione sessualità, aldilà di questi inconvenienti, la fa sentire male con se stesso, le crea eccessiva ansia o angoscia, forse parlarne con un professionista potrebbe aiutarla a comprendere e capire se queste difficoltà possano essere una conseguenza di un malessere legato ad altri aspetti e che si riflettono anche nella propria vita sessuale. Un cordiale saluto