Sono borderline, il mio problema è che ho paura a fare l'amore

Verdiana

Salve, ho 27anni e sono borderline, il mio problema è che ho paura a fare l'amore. Dopo anni di terapia sono migliorata molto ma ho questo grande problema e mi vergogno a parlarne con il mio psicologo. Se penso di fare l'amore c'è in contrasto una sensazione di benessere con una schifata. Come posso risolverlo?

7 risposte degli esperti per questa domanda

Cara amica, forse sarebbe il caso di farsi delle domande circa il sentimento che lei prova per la persona con cui ha questi rapporti sessuali. Vede quando c'è attrazione fisica, si sente la necessità di avere rapporti con la persona da cui si è attratti, si tratta di un bisogno fisico oltre che psicologico, La sensazione invece, di “schifata“ come la chiama lei mi risulta come un campanello d'allarme che indica la mancanza nel rapporto, ovvero, quel coinvolgimento emotivo necessario da parte sua, perché la cosa possa darle il giusto piacere fisico e mentale. Inoltre, non capisco di che si vergogna? Questi sono problemi di cui non ci si deve preoccupare. Se il su problema è che prova vergogna invece, proprio a fare l'amore, beh, forse è il caso che mi racconti qualcosa in più in merito. Sarebbe il caso che mi riscrivesse. Sono a sua disposizione, quando vuole. Saluti. 

Dott.ssa Barbara De Luca

Dott.ssa Barbara De Luca

Catanzaro

La Dott.ssa Barbara De Luca offre supporto psicologico anche online

Chi te l'ha detto che sei Borderline?

Potresti affrontare con il tuo psicologo il fatto che fai fatica a parlare del problema. Non è poi così strano quello che provi. I problemi spesso sono collegati e vedrai che affrontando la vergogna di parlarne potresti trarne beneficio anche per per la paura di fare l'amore.

Ciao

Gentilissima, la diagnosi è un momento molto importante poiché si cercano di comprendere le risorse da attivare e le fragilità su cui lavorare approfondendo la storia personale e familiare: talvolta vengono somministrati anche dei test. Lei si definisce 'border' e non ho ben capito se sia la diagnosi del suo psicologo: comunque border Sonia, può esser diversa dalla border Francesca. Sarebbe molto importante riuscire a parlare di questa difficoltà con il suo terapeuta, ma talvolta il paziente ha bisogno di tempo per farlo. Certo è che in fase diagnostica la sfera sessuale è una delle aree da indagare. Ci sono varie tecniche per affrontare tali difficoltà (l'emdr, la mindfulness, il Training Autogeno bionomico, l'MDPAC) anche se il sintomo solitamente è espressione di un disagio più profondo. Restando a disposizione, Le porgo cordiali saluti. 

Carissima Verdiana,

non racconta nella sua domanda se ha una persona vicina con cui possa sperimentare momenti di intimità, o se quella che descrive sia una sua paura. Nel caso in cui lei abbia un compagno, potrebbe essere utile coinvolgerlo, magari cercando un aiuto per la coppia, che possa sbloccare quello che descrive come un grande problema, che le crea ancora sofferenza, nonostante il lavoro psicologico che ha affrontato. La sensazione che descrive, la percezione opposta e contraddittoria di piacere e disgusto legata al sesso é forse qualcosa che ha già provato in altri campi della sua vita, su cui forse ha già lavorato con l'aiuto del suo psicoterapeuta. Le consiglio quindi, se frequenta ancora il suo psicologo, di cercare di trovare il coraggio di parlargli della vergogna che prova rispetto a questo tema.

Augurandole che possa trovare un maggiore benessere nella sua sfera affettiva, rimango a disposizione se avesse bisogno di qualche chiarimento. 

Gentile Verdiana,

capisco le sue difficoltà, ma l'unica persona che può aiutarla è il suo psicoterapeuta. E' solo a lui/lei che dovrà dire delle sue difficoltà a parlare di questo argomento. Non serve cercare aiuto altrove. E' nella stanza d'analisi che può mettere se stessa a nudo, non altrove.

Cordiali saluti

È molto importante riuscire a parlare al suo terapeuta anche di questo aspetto,peraltro pertinente e funzionale al percorso che sta facendo,soprattutto per lavorare sulla fiducia e sull' accettazione di sé, spesso compromessi nelle persone con disturbo di personalità border. È lì che deve portare tutto,un passo per volta e troverà ascolto e rimandi non giudicanti. Oppure esprima al terapeuta proprio il suo disagio e difficoltà a parlare di certi argomenti e lui o lei troverà il modo di arrivarci. Auguri

Comprendo pienamente la sua situazione e le sue perplessità.

Mi contatti per poter fissare un appuntamento e parlarne di persona.

Da quanto riferitomi lei però è già seguita da un collega pertanto mi viene difficile una eventuale presa in carico.

Cordialmente