Salve, sono una ragazza di 19 anni che non riesce ad avere la sua prima volta. Sono stata fidanzata per 2 anni e mezzo e nonostante fossi persa di lui, non sono mai riuscita ad avere un rapporto sessuale con lui perché il dolore che provavo nel momento in cui provava a entrare era immenso. Ci abbiamo provato tante volte, ma niente perché il dolore era fortissimo e ciò mi portava a spingerlo via. È una situazione che sto riscontrando spesso e mi fa sentire una stupida perché vorrei riuscire a fare una cosa così bella che per me si trasforma in un incubo. Mi piacerebbe risolvere questa situazione che mi mette molto a disagio. Di per sè mi è stato detto che ho l’imene rigido e spesso, ma vorrei capire se si tratta di una questione psicologica o no…Qualcuno saprebbe darmi dei consigli?
Buon giorno Maria, la sua giovane età mi permette di fare questa ipotesi: probabilmente il dolore che prova alla penetrazione ha origini psicologiche, perchè non ha ancora esperienza del suo corpo e di quali possono essere i modi per aiutarla a rilassarsi. Se vuole togliersi i dubbi rispetto alla sua conformazione fisiologica, riguardo all'imene, può fare una visita dal ginecologo. Chieda al suo medico di base se nel consultorio della sua zona c'è uno spazio per gli adolescenti (può rientrare nello spazio adolescenti, anche se ha 19 anni) in cui può trovare un ginecologo abituato a lavorare con giovani pazienti, così sarà più in grado di accoglierla e di rispondere a tutte le sue domande. Una volta escluse le cause fisiche, può provare a fare alcune riflessioni: un rapporto sessuale può essere appagante non solo grazie al suo contributo, ma anche grazie a quello del suo ragazzo. Chieda al suo ragazzo di aiutarla a rilassarsi, cercate di capire insieme quali sono le zone del suo corpo che, se stimolate, possono aiutarla a rilassarsi e a provare piacere. La penetrazione può portare al piacere se il proprio corpo è completamente rilassato. Se, invece, è teso per la paura di provare dolore, si innesca un circolo vizioso, per cui più lei cerca di farsi penetrare, più ha paura di provare dolore, più i muscoli del suo corpo si irrigidiscono e più lei prova dolore alla penetrazione. Tutto questo si può interrompere solo se lei, con l'aiuto del suo compagno, si rilassa e si lascia andare. La difficoltà a lasciarsi andare può essere dovuta ad un'educazione sessuale molto rigida ricevuta dai suoi genitori. Provi a pensare se può essere questo il suo caso.
Se ha bisogno io sono a disposizione per una consulenza individuale o di coppia, anche on line.
Arrivederci
Chiara Moretti
Venezia
La Dott.ssa Chiara Moretti offre supporto psicologico anche online
Salve Maria, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Roma
Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online
Salve. Grazie per aver condiviso la sua esperienza. Le difficoltà nel rapporto sessuale, in particolare durante la prima volta, possono derivare da vari fattori, sia fisici che psicologici. Se le è stato detto che ha l'imene rigido e spesso, potrebbe essere una delle cause del dolore. Tuttavia, l'ansia, la tensione e la paura possono anche contribuire a rendere l'esperienza dolorosa. La combinazione di questi fattori può creare un ciclo in cui la paura del dolore porta a tensione e ansia, che a loro volta possono causare ulteriore dolore.
È importante ricordare che non c'è nulla di "sbagliato" in lei e che non è sola in questa situazione. Molte donne affrontano sfide simili. Potrebbe essere utile consultare un ginecologo per discutere delle sue preoccupazioni fisiche e, se ritiene che ci possa essere un componente psicologico, potrebbe anche considerare di parlare con uno psicologo o un terapeuta specializzato in sessuologia.
Infine, la comunicazione con il partner è fondamentale. Condividere le proprie preoccupazioni e paure può aiutare a creare un ambiente di sostegno e comprensione. La chiave è procedere al proprio ritmo, senza fretta, e cercare il supporto quando si sente necessario.
Torino
Il Dott. Matteo Piccioni offre supporto psicologico anche online