Buongiorno, Stefano, 24 anni. Sono feticista (piedi e bdsm), da sempre che ho memoria e questo mi aveva messo parecchio in scacco durante l'adolescenza. A 20 anni circa, ho iniziato una relazione con una ragazza, terminata oramai un anno fa. A lei parlai dei miei problemi e andai da una sessuologa che "risolse" il mio problema. Questo era dovuto al fatto che pensavo che il sesso canonico, "vanilla", non potesse eccitarmi, seppur le donne mi piacciano. Capii che era un problema di autostima, dovuto molto al fatto che io pensavo di essere stato come 'maledetto' e reso schiavo della mia parafilia e che il fatto di avere gusti diversi era una marcia in più piuttosto che una zavorra. Sessualmente parlando non ebbi più problemi dai 20 ai 23 anni. Ora, dopo mesi ho conosciuto una ragazza e le prime sere che sono uscito con lei e non ho avuto problemi nei rapporti, ma adesso, dopo 3 settimane, sì. Perdo l'erezione, mi eccito anche ma mi si affloscia di continuo e non so cosa o come dovrei fare, mi sembra di essere ripiombato nel passato seppur io sappia che posso farcela o di non essere relegato alla mia perversione. Questo mi abbatte molto, perché sto avendo problemi scaturenti da un problema già risolto, e se una cosa già è risolta.. cosa si deve fare? Sono "tornato" feticista? Assurdo, anche perchè nella masturbazione, durante la quale rigettavo pornografia canonica, ora vado in base a ciò di cui ho voglia, sono molto più rilassato e consapevole. Eppure mi succede, eppure mi accade. Scrivo perchè è una persona che mi sta piacendo molto, e odierei perderla "solo" per questo, pur sapendo quanto il sesso sia fondamentale in un rapporto positivo. Vi ringrazio per il vostro tempo, un saluto.
Gentile ragazzo,
i problemi di erezione sono spesso, se non sempre, problemi di coppia, ovvero legati alla relazione con il partner. Ciò vuol dire che nel modo in cui vi relazionate ci potrebbe essere qualcosa che le impedisce di avere la sicurezza e la tranquillità necessaria.
Pertanto presumo che il problema non abbia relazione con quelli superati nella psicoterapia da lei intrapresa.
Come quasi tutti i problemi di relazione può essere risolto anche con una terapia individuale e un utilizzo paricolare delle tecniche della Terapia della Gestalt, come accenno nell'ultima parte dell'articolo: https://www.psicologi-italia.it/disturbi-e-terapie/psicoterapia-della-gestalt/articoli/MigliorarelerelazioniinterpersonaliconlaTerapiadellaGestalt.html
Cordiali saluti
Roma
La Dott.ssa Valentina Sciubba offre supporto psicologico anche online
Gentile Stefano, il ritorno del sintomo che la turba nella paura di esserne ancora vittima può essere un indice che c’è qualcosa che non è stato messo in campo e approfondito. Non ne sappiamo le ragioni, a volte le persone non sono pronte, al momento, per calarsi dentro se stesse e osservare per comprendere, insieme a un terapeuta, che cos’è che sconvolge la propria vita. Dalle sue parole emerge però ora una buona consapevolezza nella possibilità che molte situazioni psichiche possono essere affrontate, comprese e indirizzate verso significati nuovi. Ne ha fatto esperienza. Ci sono contenuti, fantasticherie, emozioni, pensieri inconsci o appena lontani dalla coscienza che possono impedire un sereno rapporto sessuale. Paure quali il rapporto con la donna, non verso quella donna in particolare, ma un’inibizione verso la donna in generale. Forse non è il suo caso. E anche, qual è il suo rapporto col piacere? Ha bisogno di soffrire? Di essere umiliato? Ama quella ragazza, ma di cosa ha paura veramente…Se sono presenti in modo più’ o meno inconsce queste fantasie, allora quel disturbo che si presenta ora le sta indicando che c’è qualcosa che richiede approfondimento. Con se stesso.
Roma
La Dott.ssa Mirella Caruso offre supporto psicologico anche online