Il mio ragazzo, con cui sto da tre mesi, ha una disfunzione erettile dovuta ad un mio iniziale rifiuto di penetrazione. Ora ha un blocco psicologico che ci impedisce di avere rapporti. Come possiamo superare questo problema? Possiamo cavarcela da soli? Grazie
16 risposte degli esperti per questa domanda
Salve Mariagrazia, è sempre difficile inquadrare certe situazioni a distanza, tuttavia la prima cosa che mi colpisce è il fatto che la difficoltà del suo ragazzo lei la attribuisca senza alcun dubbio al suo iniziale rifiuto, il che mi sembra una conclusione piuttosto azzardata. In generale le difficoltà sessuali riflettono una difficoltà relazionale della coppia, a volte con il sesso ci si dice qualcosa che a livello consapevole si fa fatica a comunicare anche a se stessi. E' possibile che il suo ragazzo, senza volerlo, le stia facendo pagare con gli interessi il suo rifiuto, ma può anche essere che ci sia qualche altro tipo di problema legato all'ansia della prestazione o al timore di essere giudicato. In ogni caso la invito caldamente a non attribuirsi la responsabilità di tale situazione, poichè se è vero che qualsiasi problema di coppia è tale, per cui porta in sè le responsabilità di entrambi, è pur vero che ognuno di noi reagisce agli eventi e alle situazioni con la propria personalità, il proprio bagaglio di esperienze e il proprio modo unico e irripetibile di affrontare la vita e di rispondere ad essa, per cui è sempre un azzardo dire che una difficoltà, un comportamento, dipende da quello di un altro. Cosa fare? E' chiaro che se avete la possibilità di rivolgervi ad un consulente di coppia, meglio ancora se esperto di sessualità sarebbe meglio, tuttavia nell'immediato, la cosa che mi sento di suggerirvi è di parlarvi con sincerità, esprimendovi quello che provate, tirando fuori la rabbia, l'imbarazzo, l'ansia che probabilmente state provando, cercando a poco a poco di comunicare con le parole ciò che forse vi state comunicando attraverso il sesso (lei con il rifiuto iniziale, lui con il rifiuto secondario), senza temere di farvi del male. Ricordi che l'espressione autentica di sè, il dirsi la verità a volte fa male come disinfettare una ferita, ma è proprio disinfettando che si guarisce e vale sempre la pena aver sopportato quel "bruciore" iniziale. Un saluto di cuore.
Cara Mariagrazia, hai delle ipotesi cliniche molto precise riguardo i problemi del tuo ragazzo, ciò dimostra interesse e volontà di risolvere questa situazione. Ciò che mi lascia qualche dubbio è il fatto che dalle poche righe che hai scritto sembra proprio che sia lui ad avere un problema, causato da te. Difficilmente in una coppia i problemi sono solo di uno dei due, e difficilmente la colpa è solamente di uno dei due. Se proverete da soli a risolvere questa situazione penso che dovrete essere più disposti a condividere meriti e demeriti, uscendo dalla prigione di rigide ipotesi cliniche ed entrando nel flessibile ed ambivalente mondo del rapporto di coppia. Questo il mio pensiero, se credi un aiuto sarebbe senz'altro utile, ancor di più se andaste in 2 dal professionista, e non solo uno dei due. Un saluto
Potrebbe trattarsi di una diminuzione del desiderio sessuale a seguito di un esplicito rifiuto della partner, del tutto transitorio.
Da quanto dice sembra proprio una reazione di blocco psicologico. Consiglierei di rivolgervi - insieme - a uno psicologo o sessuologo, che con la necessaria sensibilità e serenità potrà aiutare (spesso è sufficiente anche 1 sola seduta) a trovare una via d'uscita a una situazione in stallo.
Salve Mariagrazia, scrive di aver avuto un iniziale rifiuto alla penetrazione, a cui il suo ragazzo ha reagito con una disfunzione erettile, quando lei, mi sembra di comprendere, si è resa disponibile ad avere rapporti sessuali completi. Chiede se potete superare questo problema, cavandovela da soli. Siete insieme da tre mesi: la vostra relazione quindi, è agli inizi e potreste avere bisogno di tempo per conoscervi di più e comprendere le aspettative che avete l'uno nei confronti dell'altra e nei confronti della vostra relazione. Potete parlare con sincerità delle difficoltà che sentite, dei possibili malumori che si sono creati, ma anche dei desideri che vi uniscono. Datevi un tempo, superato il quale, se le cose non cambiano e avete la motivazione a continuare il vostro legame, rivolgetevi ad uno psicologo che sia anche sessuologo: con lui o lei, avrete modo di confrontarvi più profondamente. Saluti.
Modena
La Dott.ssa Claudia Galli offre supporto psicologico anche online
Salve Mariagrazia, innanzitutto dipende da che tipo di blocco ha lei verso la penetrazione, è da poco che state insieme e quindi certe cose possono capitare all'inizio quindi prima di chiedere aiuto ad un sessuologo è fondamentale capire se lei e il suo ragazzo siete già riusciti ad avere altri altri rapporti senza questi problemi o se già vi è capitato anche con altri partner, inoltre potrebbe esservi utile anche parlare con un ginecologo nel suo caso e con l'andrologo nel caso del suo ragazzo per escludere ogni aspetto organico del vostro disturbo. Insomma prima di entrare nel panico provate a rispondere a queste domande per capire meglio cosa vi sta accadendo. Vi invio i miei saluti ed auguri.
Cara Mariagrazia, non credo che un rifiuto iniziale possa addirittura "causare una disfunzione erettile". Quanti anni avete? Sarebbe importante sapere se per lui è la prima volta, oppure ha avuto altre relazioni in passato. Intanto "da soli" potete di certo migliorare la comunicazione, e forse tu puoi rassicurarlo e fargli capire che lo desideri. Il resto immagino possa succedere in maniera spontanea.
Cara Marigrazia il disturbo erettile può essere causato da vari fattori psicologici, dopo avere visionato e preso atto che a livello fisiologico tutto rientra nella norma. Dal racconto si evince che si tratta di problema psicologico dovuto inizialmente da un ansia di prestazione e in seguito dalla mancanza di comunicazione e conoscenza che esiste fra voi due. Le soluzioni possono essere due o aspettare qualche breve tempo in cui voi cercate di conoscervi più profondamente con complicità e confidenza con tanto affetto e scoprire gradualmente i vostri corpi per conoscerne le sensazioni ed emozioni o la più semplice rivolgervi ad uno specialista psicologo psicoterapeuta specializzato in sessuologia che con determinati esercizi e sedute psicoterapeute vi condurrà a raggiungere gli obbiettivi prefissati. Tanti auguri
Penso sia inopportuno al momento attribuire dei nessi di causa effetto tra la disfunzione erettile del tuo ragazzo ed il tuo rifiuto alla penetrazione. Nella tua mail non dai altre informazioni per cui il mio consiglio è innanzitutto un percorso individuale con uno psicoterapeuta sia per te che per il tuo compagno ed in un secondo momento un percorso di coppia. Questo perchè ho l'impressione che possano esserci dei motivi pregressi alla vostra unione. Data comunque la tematica, intima, complessa e difficile da esprimere, vi sconsiglio di fare da soli anche perchè vi frequentate da veramente poco tempo. Buona fortuna.
Cara Mariagrazia, la scelta di fare da sé è pienamente comprensibile e rispettabile: credo però che la sua domanda sia anche una richiesta per risolvere una situazione che sentite come un ostacolo al vostro rapporto, in altre parole, un desiderio di aiuto. A voi dunque in piena libertà decidere se percorrere questa strada da voi oppure se appoggiarvi per un po’ ad un professionista, uno psicologo, che aiuti con la necessaria competenza entrambi a capire il senso di questo blocco e soprattutto a dare voce a quanto questa situazione vi fa vivere. Credo questa possa essere, se volete, una pista percorribile, una possibilità aperta che avete davanti che potete decidere di prendere o meno. Chissa, forse fare questo tipo di percorso, che non è detto a priori sia una cosa particolarmente lunga, potrebbe aiutarvi davvero a conoscervi di più e
Mariagrazia la sua è una situazione molto frequente, in realtà , e dipende da molti fattori. Nella sua mail sono omessi molti utili dettagli riguardo la relazione con il suo ragazzo, e il motivo del suo rifiuto nei suoi confronti. Posso certamente dirle che riuscire ad intavolare un dialogo costante e sincero con il proprio partner non può che aiutare a raggiungere un'intesa psicologica e affettiva, che si trasforma inevitabilmente in intesa sessuale. E' importante chiarire sempre in modo sereno i motivi di un legittimo e fisiologico rifiuto. Probabilmente il suo "dire di no" ad una penetrazione da parte del suo compagno ha innalzato una barriera tra di voi, parlarne tra di voi, spiegandovi i motivi, vi aiuterà a comprendervi meglio e a imparare a rispettare l'uno i tempi dell'altra. Cordialmente
Salve, la richiesta da lei fatta presuppone che già pensi a quale sia la risposta. Pur essendo certa la causa psicologica, quando è presente un problema erettile è sempre meglio escludere la causa organica, per cui mi sentirei inizialmente di suggerire una visita specialistica per il partner presso un andrologo. Poi una volta esclusa la componente organica dovreste affrontare il problema psicologico parlandone tra di voi. Se ciò non fosse sufficiente potreste chiedere una consulenza di coppia, che potrebbe aiutarvi a capire le difficoltà presenti nel vostro rapporto. Purtroppo non sono delle vostre parti perché lavoro a Roma, altrimenti potrei suggerirvi dei professionisti a cui rivolgervi.
Come sessuologa ritengo che le informazioni relative al rifiuto iniziale sono fondamentali come quelle relative all' età, alle esperienze precedenti questa relazione e soprattutto riguardo al significato di blocco psicologico. Una consultazione sarebbe opportuna per poi sicuramente farcela da soli.
Sarebbe meglio rivolgersi ad un consulente psicologico, onde evitare di complicare ulteriormente la situazione. Comunque si risolve. Saluti.
Cara Mariagrazia e caro ragazzo
Non credo forse sarà utile rivolgervi a uno psicoterapeuta per superare paure e ansie legate alla sessualità saluti