E' normale fare flop a letto a 19 anni?

Massimo

Salve dottori vi scrivo perchè da 8 mesi ormai sono in una situazione alquanto indesiderata. Ho 19 anni e sono magro (non pratico sport se non saltuariamente, corsa, un po di palestra ecc.) Sto con una ragazza che mi ha sempre attratto moltissimo e ancora oggi mi piace, la nostra relazione dura da circa un anno e un paio di mesi. Purtroppo però a gennaio dell'anno scorso ho fatto il mio primo flop sotto le lenzuola e ci sono rimasto non male, di più!(probabilmente perchè avevo mia mamma a casa e non volevo fare rumore) Mi sono bloccato e per le volte a seguire non sono riuscito a combinare nulla nei momenti intimi. Allora mi sono deciso ad andare da un andrologo perchè guardando su internet pensavo di aver lesionato qualcosa o avere tipo peyronie (poichè nella masturbazione ho iniziato a osservare meglio il pene e ho notato una leggera tendenza). Mi fece una ecografia e una palpazione ma mi disse che non avevo nulla di strano e mi prescrisse del Cialis con la motivazione di sbloccarmi. Il farmacò funzionò... tantissimo (o,5mg dosaggio minimo) ma poi una volta finito il ciclo delle magiche pastigliette di nuovo calma piatta. Coi mesi poi sono migliorato e infatti sono riuscito a avere rapporti completi fino a oggi dove alcune volte faccio il flop solo nei primi minuti poi dopo riesco a completare ma sento che l'erezione è facilmente dispersiva.. un cambio di posizione a volte può bastare per perderla (specialmente alzandomi in piedi vedo che non dura). Ho un erezione che se non stimolata svanisce in una 10 di secondi e IN PASSATO NON SONO MAI STATO COSI', anzi mi bastava un pensiero e sentivo che tutto funzionava. Ora non più, solo su stimolazione o quando sono in momenti intimi con la mia ragazza, se pur certe volte l'erezione non raggiunge livelli sufficenti. Spno diventato molto insicuro e so che questo non fa bene ma non so come uscirne, continuo a programmare qualsiasi attività sessuale e non riesco più a godermela come prima.. ho come un blocco, quasi mi sembra di non ricordare come si può avere un erezione solida. La mia ragazza non mi fa pressione, è dolcissima ma dentro di me non la prendo bene, è come un pugno alla virilità, specie per l'età.. anche se 1/2 non faccio flop e comunque alla fine riesco sempre a raggiungere il rapporto completo, anche se come detto prima, con un erezione meno sicura. Vi chiedo aiuto, ne ho bisogno! grazie

6 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Utente,

sarebbe utile indagare se tra le cause che hanno dato origine al primo episodio, al di là della presenza in casa di sua madre, potesse esservi ad esempio un'eventuale assunzione di alcolici o di altre sostanze che abbiano interferito nella prestazione. Agenti esterni che lei assume e che potrebbero interferire tuttora.

Altresì, escludendo quanto sopra ipotizzato, la situazione sembrerebbe riconducibile ad una molto frequente ansia da prestazione post traumatica, ovvero sorta dal momento in cui ha vissuto il primo episodio.

Il tempo, la comprensione e la accettazione che episodi di questo tipo possano accadere per svariate motivazioni a chiunque, quindi anche a lei, potranno farle superare senza problemi il momento.

Sfrutti questa occasione per iniziare - vista la sua giovane età - a guardare un pò più a fondo dentro di sè, a conoscersi meglio, anche e soprattutto nelle debolezze.

Un caro saluto

Caro Massimo,

trascorrere dei periodi in cui l'attività sessuale presenta momenti di crisi può essere normale. Tu dal canto tuo hai fatto molto rivolgendoti ad uno specialista, ma probabilmente ti sei adagiato e adeguato all'uso delle pastigliette. Hai subito una sorta di asseufazione psichica che senza il farmaco ti rende insicuro. Prova

a rilassarti prima di arrivare all'atto sessuale e verifica con l'autoerotismo che non ci siano difficoltà. In realtà quando si è presentato il problema la presenza di tua mamma poteva essere un fattore inibente rilevante. Forse hai bisogno di un supporto psicologico per potenziare il tuo Io e aggirare gli ostacoli che la paura di non essere all'altezza della situazione può presentare. Avere maggiore fiducia in te e nelle tue capacità ti aiuterebbe moltissimo.

Ti auguro una buona giornata!

Carissimo massimo, ho letto attentamente la tua richiesta, come professionista posso dirti che come primo passo dovresti escludere qualsiasi causa organica che possa condurre a un calo dell'erezione , magari chiedendo al tuo medico di famiglia lo specialista a cui rivolgerti ( ginecologo, andrologo come hai fatto ) o ad esami specifici che il tuo medico saprà consigliarti. Come psicologa posso dirti che a 19 anni , come a 30 come a 40 anni può capitare un calo dell'erezione, dovuta a molteplici fattori: stress, stanchezza, fattori sociali che possono inibire il nostro desiderio ( questo capita anche alle donne ). Ciò non indica necessariamente un anomalia, logico però che lascia uno strascico in noi che va ad indebolire la fiducia in noi stessi e può produrre la cosiddetta ansia da prestazione che ti porta a pensare più alla parte meccanica del fare l'amore che a concentrarti sul desiderio, le emozioni, i brividi che accompagnano il rapporto a due. Puoi chiedere aiuto a uno psicologo specializzato in sessuologia che saprà come aiutarti magari portando con te anche la tua ragazza e lo affronterete con le vostre risorse .

Dott.ssa Jessica Ferrante

Dott.ssa Jessica Ferrante

Macerata

La Dott.ssa Jessica Ferrante offre supporto psicologico anche online

Caro Utente, il problema che hai descritto sembrerebbe legato a fattori ansiosi che spesso diventano problematici e causano mal funzionamenti a livello psico-somatico. Tuttavia gli strumenti che oggi abbiamo a disposizione permettono di intervenire con risultati di efficacia e con tempi e costi ragionevoli. Questi problemi, la dove vanno escluse eventuali cause organiche (e il suo sembra essere questo genere di caso), vanno trattati con trattamento Psicoterapico insieme ad uno specialista. Qualora volesse ulteriori delucidazioni può contattarmi.

Gentile utente, della sua storia mi colpiscono alcuni aspetti; intanto il disagio sembra essere comparso 8 mesi fa, pochi mesi dopo l' inizio della sua relazione; a questo proposito sarebbe interessante capire il vostro primo rapporto è corrisposto alla volta in cui, essendo mamma presente in casa, la preoccupazione di dover fare piano, ha distolto la sua attenzione dall' esperienza che stava vivendo. Il confrontarsi per la prima volta con un “ flop“, probabilmente le ha fatto sopraggiungere un ansia da prestazione, visto che fino a quel momento non aveva avuto problemi e visto che da quel momento il pensiero di non essere “virile“ al 100% è diventato un pensiero costante. Da allora la relazione intima sembra essere diventata un momento da programmare, piuttosto che un incontro piacevole. L' aiuto del farmaco, probabilmente, l' ha tranquillizzata emotivamente, in quanto le ha dato la possibilità di delegare ad una sostanza chimica la riuscita del rapporto.può capitare, a qualsiasi età e per qualsiasi motivo di non sentirsi in forma, ma questo non deve minare le proprie certezze e la propria autostima. Le consiglio di non trasformare i suoi rapporti intimi in un compito da superare a pieni voti. Se il disagio dovesse continuare minando la sua relazione di coppia e la sua autostima, le consiglio di provare a chiedere uno spazio di terapia. Saluti

Caro Ragazzo, ha fatto bene a scriverci e ad andare da un Andrologo per verificare se la meccanica andasse bene. Nella spiegazione ho notato che lei per tentare di superare questo problema sta mettendo in atto strategie mirate a trovare situazioni, luogi, momenti, modi ed altro in modo da aiutarsi a raggiungere l'eccitazione. Penso che questa sia una buona chiave di partenza. Quando avete tentato di fare sesso a casa sua in lei si sono instaurati due sentimenti molto forti e contrastanti e da qui è partito tutto. Credo che nel suo caso si possa parlare di una diminuzione della potenza sessuale derivante da blocco psicologico.

Le consiglio pertanto di contattare uno Psicologo; dato quello che ci ha riportato sarebbe meglio uno Psicoanalitico o Psicodinamico. Ma i colleghi anche nelle altre branche di tipo terapeutico sono egualmente validi.

Ci faccia sapere prossimamente come procedono le cose.

Cordialmente,