Io e il mio attuale ragazzo siamo sempre stati attratti dal sadomasochismo

Francesca

Buongiorno. Mi rivolgo a voi perchè tormentata da un dubbio. Io e il mio attuale ragazzo siamo sempre stati attratti dal sadomasochismo, ma non lo abbiamo mai praticato in quanto i rispettivi precedenti partner non condividevano i nostri gusti. Abbiamo iniziato a scoprire insieme a poco a poco questo mondo quando ci siamo conosciuti, circa un anno fa: noi lo consideriamo un gioco, poichè i ruoli che assumiamo all'interno di esso non rispecchiano quelli della vita di tutti i giorni. Mentre nel quotidiano ci rispettiamo, c'è amore, complicità e stima reciproca, nel "gioco" a lui eccita il fatto di essere schiavizzato e umiliato,e a me piace poter disporre di lui a mio piacimento. Sono però turbata da un fatto: ultimamente mi ha confessato che non si piace, che si "fa schifo" e che si sente in colpa per alcuni comportamenti che ha avuto. Spesso è triste (depresso?) e nervoso e quando è in questo stato d'animo dice che l'unica cosa che potrebbe farlo sentire meglio sarebbe "giocare", per essere picchiato con forza ("come mi merito") e umiliato verbalmente, anche se sa benissimo che le offese che gli rivolgo non sono assolutamente reali. Ora mi chiedo: è giusto assecondarlo e trattarlo come lui desidera in modo che possa "espiare" i suoi sensi di colpa (catarsi?) oppure agendo in questo modo rischio di peggiorare la situazione rafforzando la disistima che prova per se stesso? Grazie per la cortese attenzione. Un saluto a tutti!

12 risposte degli esperti per questa domanda

Mi sembra di capire dalla sua domanda che c'è un turbamento. E questo turbamento proviene dal comprendere che la dimensione sadomaso che lei vedeva relegata solo nel sesso ha preso piede anche nella vita di coppia. Non credo che assecondare le richieste di lui serva realmente ad una espiazione, ma forse è possibile che possiate rivolgervi ad uno psicologo per poter affrontare questi problemi che hanno cessato di essere un "giochetto" erotico e si sono trasformati in qualcosa di più serio ed impegnativo. Cordialmente
Gentile Francesca partendo dal presupposto che nella sessualità non esiste niente di lecito e illecito purchè i due partner (o le persone coinvolte) si rispettino a vicenda e non vivano come una violenza il rapporto mi sembra di capire che qualcosa si è incrinato. E' secondo me importante che capiate entrambi, eventualmente con un percorso di coppia, quali sono i vissuti che portate nella vostra relazione e se effettivamente la sessualità sia diventata l'unico canale comunicativo anche dei disagi e dei conflitti. Cordiali saluti
Dott.ssa Simona Adelaide Martini

Dott.ssa Simona Adelaide Martini

Milano

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Cara Francesca, picchiare ed umiliare il tuo partner nell'ambito di un gioco sado-maso non è esattamente il processo catartico che freud aveva in mente, per cui ti consiglierei di non utilizzare i vostri giochi erotici con questo scopo. Per quanto riguarda i vostri giochi invece, il problema non sussiste nella loro pratica, anzi la possibilità di esprimersi anche in giochi erotici forti, purchè non rechino dolore o danno fisico, in genere è una buona pratica sessuale che tiene vivo il desiderio. Il problema è invece la loro fissità, cioè l'incapacità di provare un vero piacere sessuale al di fuori di uno schema rigido e più o meno stereotipato, come appunto fare sesso solo tramite una specifica tipologia di giochi erotici. La reazione del tuo ragazzo, che desidera essere umiliato ed offeso e sostiene di stare bene o meglio solo così, è chiaramente segno di una problematica che sta esordendo e che necessità di una elaborazione psicologica, per cui cosa migliore sarebbe per voi orientarsi o verso una terapia individuale o verso una terapia di coppia, iniziando nel frattempo a provare piacere anche tramite altre pratiche sessuali al di fuori del sado maso. Cordialmente
Cara francesca, il confine tra gioco e realtà nelle pratiche sadomasochiste non solo e' sempre labile, ma nel gioco c'e' sempre un po' di realtà e viceversa. Per questo e' estremamente raro che si riesca a mantenere l'equilibrio necessario a far si' che quanto si compie sia solo finzione. Ora, nel vostro caso, una certa realtà interna del suo ragazzo, che e' quella che determina le sue preferenza in termini di attività sessuale, ha preso il sopravvento. non credo che il fenomeno sia reversibile, quindi credo che sarebbe davvero opportuno che possiate vedere qualcuno che vi possa aiutare a ritrovare l'equilibrio. www.trasformazioni-studio.it un caro saluto,
Salve noi esseri umani siamo attratti da tutto ciò che ci procura piacere ma se non lo sappiano gestire ne perdiamo il controllo con l'esito che diventa nocivo per noi e coloro che ci stanno affianco. Fumo, droghe, gioco d'azzardo, cibo, sesso sono esempi sotto gli occhi di tutti. Dal suo racconto sembra che siate entrati in questo circolo vizioso di dipendenza pertanto potrebbe esservi di aiuto un affidarsi ad terapeuta esperto. Vi auguro di riscoprire il piacere di stare bene assieme...giocando ma senza farsi male...come ci dicevano saggiamente le nostre mamme da piccoli.
Gentile Francesca, mi sembra che la pratica del sadomasochismo nel vostro rapporto di coppia abbia assunto un significato diverso rispetto a quando avete iniziato. Continuare ora ad assecondare l'umiliazione del partner non credo porti a grandi soluzioni. Piuttosto vi consiglio di rivolgervi ad un professionista che saprà valutare la vostra situazione ed intervenire in modo adeguato. Non esitate a contattarmi se interessati. Cordiali saluti
Cara Franesca, leggendo il messaggio inviato si possono dedurre alcune considerazioni che riguardano l'atteggiamento nell'intimità della coppia. Non mi scandalizzo se praticate giochi sadomasochisti, che per i sessuologi sono giochi parafiliaci, ma credo che il ragazzo abbia altri problemi psicologici da risolvere come ritrovare la sua autostima. Pur non addentrandomi nello specifico poichè occorrerebbero alcune sedute per capire e riflettere sul vostro comportamento consiglio di consultare uno psicoterapeuta che sia anche sessuologo in quanto possa aiutarvi non solo nel capire i vostri comportamenti sessuali, ma soprattutto per cercare al vostro interno le motivazioni per certi atteggiamenti e costruire un autostima più equilibrata. Auguri
Cara Francesca, da quanto scrive mi sembra evidente che le pratiche sadomasochistiche che mettete in atto non sono rappresentano semplicemente un gioco, ma rispondono, almeno per quanto riguarda il suo ragazzo, a specifiche aree problematiche (depressive?). Nutro poi qualche dubbio che la sfera sessuale riesca davvero a mantenersi isolata da quella del quotidiano, e che i sentimenti ed emozioni restino così rigidamente collocati in questi due aspetti della vostra vita di coppia senza che avvengano “contaminazioni”. Da ultimo, concordo con i suoi timori che assecondare ulteriormente le richieste di punizione e umiliazione del suo ragazzo apra alla concreta possibilità di un peggioramento del problema. A mio avviso un aiuto esterno, da parte di uno psicoterapeuta, potrebbe giovarvi. Un caro saluto.
Cara Francesca, se ci sono elementi come complicità, sicurezza, amore, piacere reciproco, felicità, fiducia e così via, ognuno può vivere la propria sessualità, in pieno accordo con il partner, come meglio crede. Da quel che leggo tra voi era così e quindi tutto bene, ma ora le cose sembrano cambiate. Se il tuo compagno non è più sereno come prima e se prova della sofferenza emotiva o psicologica per qualche motivo, sarebbe bene che ne andasse a fondo, cercando di capire quali pensieri ed emozioni lo stanno muovendo in questo periodo e perchè. Questo per non correre il rischio che il vostro rapporto diventi un circolo vizioso disfunzionale che va a minare l'idea di sè del tuo compagno in senso generale e non più solo nei vostri momenti di piacere. Prova quindi a proporgli di parlarne individualmente con un sessuologo per verificare cosa realmente gli sta accadendo, portando a sostegno la sua sofferenza al di fuori dei momenti d'intimità. Vi auguro buona fortuna.
Il gioco è la rappresentazione di una realtà! Io credo che le crisi manifestate dal suo partner esprimano la poca conoscenza dei propri vissuti in relazione alla sessualità da lui sperimentata solo in questo ultimo periodo.Il non essersi concesso, prima, certe perversioni solo perchè non aveva trovato la compagna complementare non gli ha permesso di sperimentarle ed elaborarle. Il malessere non può essere sedato da una modalità che gli provoca ulteriore malessere intriso di sensi di colpa. Brevemente vi consiglio ad entrambi di ricorrere ad un aiuto psicoterapeutico.
Dott.ssa Maria Alecci

Dott.ssa Maria Alecci

Catania

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No, Francesca, non è piu' un gioco! Siete stati complici nel confinare sentimenti, emozioni, comportamenti in un luogo definito, separato e ritualizzato per poter vivere nella vita quotidiana il rispetto, la complicità e l' amore. Ma la sofferenza è davvero indispensabile per poter concedersi di amare pienamente? Se lei asseconda il suo senso di colpa potreste ritrovarvi a cercare di andare sempre oltre ed agire nel "gioco" e nella vita quotidiana comportamenti da vittima-carnefice, di chi subisce e chi patisce. I ruoli potrebbero anche essere intercambiabili. L'unica catarsi possibile sarà quella che potrà ricercare in una stanza di analisi, dove potrà liberarsi dei sensi di colpa ed imparare ad amare pienamente. Credo che il sadomasochismo sia l'unica perversione, la perversione dell'Amore.
Non si usono questi giochi per la catarsi.....dei giochi in un rapporto amoroso possono anche andare ma come gioco, se diventa predominante come mi sembra di capire nel vs. gioco sadomaso allora avete bisogno di un terapeuta per capire cosa non va. un saluto