Buongiorno, ho 48 anni e sono sposato felicemente da 20 e abbiamo anche un figlio. Negli ultimi 2 anni ho un problema di eccitazione sessuale quando ho dei rapporti con mia moglie; ho voglia di lei è una bella donna ma quando andiamo a letto ...niente non riesco ad avere l'erezione. E quelle poche volte che avviene, sul più bello svanisce tutto. Come se ci fosse un interruzione tra la mia testa e il resto. Credo di avere una specie di blocco ma non riusciamo a venirne fuori. La ns vita sessuale negli anni passati è stata soddisfacente ma ora tutto il rapporto sta andando a rotoli. Ne abbiamo parlato tanto insieme ma senza risolvere nulla e spesso si finisce con un battibecco e poi silenzio assoluto. Ho fatto anche dei controlli con andrologo ed è tutto a posto. Mi ha prescritto delle pillole “ Chalis“ e “ Levitra“ ma ho paura di prenderle. Vi prego di rispondere perchè il mio matrimonio è in pericolo. Grazie
Buonasera, ha fatto bene innanzitutto a fare un controllo medico per escludere qualche forma di disfunzione o patologia. Accertato di questo lei parla di qualcosa definendola un'interruzione tra la testa e il corpo che nota da due anni a questa parte.
E' cambiato qualcosa nel rapporto tra lei e sua moglie in quel momento? avete passato un periodo particolarmente faticoso o è accaduto qualcosa che vi ha portato ad un maggiore stress in quel periodo (anche a livello familiare esteso o lavorativo)? A volte può capitare che ci siano delle cose che "occupino" la testa per la maggior parte del tempo e che possono portare a distrarsi dall'eccitazione sessuale o dal desiderio.
Le consiglio di parlare con un sessuologo di questa difficoltà, magari coinvolgendo anche sua moglie. Nell'intimità è bene iniziare un percorso a due anche se il "problema" è portato da uno solo, sopratutto quando coinvolge la sfera di coppia.
Un riferimento importante, riguarda la qualità della relazione di coppia, è quindi necessario capire se le interazioni emotive e comunicative contengano delle incomprensioni. Non basta il desiderio sensuale, occorre tenere presente il contesto ambientale, oltre che relazionale. E' possibile che esista una temporanea difficoltà nello scambio verbale ed emozionale.
Credo anche che ripristinare una più profonda comunicazione, metacomunicando (affrontando esplicitamente il blocco sessuale) riguardo le difficoltà, e quello che comportano per ognuno nella coppia, possa costituire la soluzione, forse anche sdrammatizzando la situazione. Evitare inoltre i battibecchi e i silenzi e ritrovare anche nella relazione l'intesa che, in fondo, c'è sempre stata. Il matrimonio, se ha fondamenta solide, può continuare lo stesso, finché non si risolva la temporanea difficoltà.
Gentile sig. Giuseppe, comprendo le difficoltà che sta vivendo nella coppia e la preoccupazione in merito al suo problema di eccitazione sessuale. Se sono state escluse cause di natura organica dall'andrologo e dice di sentire "come se ci fosse un interruzione tra la testa e il resto", le consiglio vivamente di rivolgersi ad uno psicoterapeuta sessuologo della sua zona che lo possa aiutare al riconnettere il suo corpo (sensazioni ed emozioni) con la sua mente,( pensieri) in particolar modo nel contattare quelle emozioni che lo stanno bloccando nel rapporto con sua moglie da circa due anni. Le posso dire che problemi nell'eccitazione sessuale e di erezione sono abbastanza frequenti negli uomini e in diverse età. Possono esserci alla base diverse cause dovute al proprio vissuto personale che attraverso un percorso di psicoterapia potrà riuscire ad approfondire meglio. Oltre al consiglio di contattare un psicoterapeuta sessuologo, le porgo questa domanda: Con sua moglie ci sono altre situazioni di piacere che condividete oltre alla sessualità? Per ritrovare il benessere e l'equilibrio nella coppia, oltre alla psicoterapia è fondamentale che cerchiate insieme e coltiviate altri spazi di piacere da condividere in coppia, come ad esempio il ballo."!
Gentile Giuseppe,
potrebbe esserci un problema di ansia.
L'ansia generalmente deriva da una paura inconscia e perciò per venirne a capo va seguita una terapia psicologica.
Lo psicoterapeuta generalmente cerca sia di capire e neutralizzare la paura inconscia, sia di fornire strumenti per contrastare e neutralizzare i vissuti ansiosi.
Le consiglio perciò di consultare questo professionista e le segnalo che potrebbe essere efficace una terapia breve.
Roma
La Dott.ssa Valentina Sciubba offre supporto psicologico anche online
Buongiorno Giuseppe,
come lei ci racconta non è facile risolvere da soli problemi delicati come quelli legati alla sfera sessuale; la sessualità è infatti costituita dalla connessione di sensazioni corporee, pensieri, azioni, emozioni e rapporti relazionali dell'individuo e quando una di queste aree è affaticata o sotto stress è naturale conseguenza che si possano manifestare dei disturbi. Dal momento che lei ha già escluso le possibili cause fisiologiche attraverso accertamenti medici le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per essere aiutato ad affrontare e superare questo momento difficile e poter ritrovare quanto prima una sintonia coniugale e familiare.
L' orientamento biosistemico che utilizzo, che focalizza il suo intervento sui concetti di connessione ed energia, è particolarmente efficace nel trattamento di problematiche legate alla sfera psicocorporea.
Se vuole sono disponibile per un colloquio.
Se vuole sono disponibile per un colloquio.
Buongiorno Chalis e Levitra sono due prodotti alternativi al più noto Viagra, cioè vasodilatatori, anche se parzialmente diversi. Se l’andrologo glieli ha suggeriti suppongo che abbia già controllato lo stato del suo cuore, e degli altri suoi organi sensibili, e abbia deciso che non c’è alcun pericolo per lei. la fiducia nel medico dovrebbe essere automatica nel momento in cui si rivolge a quello invece che ad un altro. Al massimo può rivolgersi ad un cardiologo e fare una verifica. E veniamo alla parte psicologica, che dividerei in due parti: una che mette attenzione al sintomo: l’ansia specifica, e una che considera le cause, dalla più superficiale alla più profonda. Le do alcuni esempi senza pretendere di poter farle una diagnosi esatta a distanza. Vediamo una prima riflessione. Quando due persone stabiliscono un rapporto di fiducia e affetto è possibile che prenda il sopravvento una componente più “familiare” a danno della componente più seduttiva. E poi, il fatto che una persona non sia più da conquistare abbassa anche di molto la spinta pulsionale, il desiderio. Ma questo è solo l’inizio delle riflessioni analitiche possibili, è solo un esempio di come si può ragionare per risolvere il problema, andando oltre il semplice sintomo. Il resto va fatto a mio avviso con uno psicoanalista competente