Buonasera, ho una relazione da nove anni con un uomo dal carattere estremamente mite che ha sempre sofferto di disfunzione erettile a causa di una cisti e di un livello di testosterone prossimo allo zero. A questo si aggiunge un estrema fragilità. mentale, ogni volta che tento di dirgli qualcosa che riguarda il sesso che somigli anche lontanamente a quella che lui percepisce come una critica si chiude in sé stesso ed evita completamente l'atto. Anche semplicemente se gli dico "in questo modo mi fai male, non toccarmi così, fallo in quest'altro modo", va nel panico e non mi tocca più per due anni. Qualche anno fa sono andata via per qualche giorno all'estero e quando sono tornata ho visto che aveva visitato continuamente siti porno, e fin qui nessun problema, io stessa uso ogni giorno i porno, ma erano video gay. E principalmente tutti di sesso orale. Questo mi ha destabilizzata molto, non sapendo come affrontare la cosa dopo averne parlato gli ho detto che forse avrebbe dovuto parlarne con uno psicologo per capire se effettivamente si stava raccontando la verità visto che nonostante i video continuava a negare di avere tendenze omosessuali o di essere bisex. La sua "omofobia" mi aveva sempre dato la sensazione qualcosa non andasse. Ha fatto terapia per qualche mese ma poi ha interrotto e ha detto di non trarne alcun beneficio. Successivamente io ho avuto una lunga relazione con un mio ex. Avevo cercato di interrompere la relazione con lui ma non voleva saperne, anche dopo avergli detto che avevo un altro non ha fatto una piega. È difficile riassumere anni di relazione in poche righe, questi sono i punti salienti. Di recente la sua disfunzione erettile è peggiorata al punto da non riuscire più ad avere alcun rapporto sessuale per sei mesi. Ho tentato di metterlo a suo agio pensando ad ansia da prestazione e siamo riusciti ad avere dei rapporti ma solo parlandogli dei miei rapporti sessuali con altri uomini, nei particolari. Ho pensato sarebbe capitato una tantum ma sembra abbia bisogno di questo per riuscire a mantenere un minimo di erezione. Il problema è che per quanto io sia aperta mentalmente non provo nessuna eccitazione nel fare tutto questo. Gliel'ho detto, con delicatezza per quanto possibile, e ora mi pare si sia chiuso di nuovo nel suo mondo. Non so assolutamente come gestire questa situazione. Mi ha confessato che in passato ha avuto delle esperienze omosessuali, di sesso orale. Io continuo a pensare lui non voglia ammettere a sé stesso qualcosa che rifiuta psicologicamente. Nel frattempo mi sta venendo l'esaurimento. Inizio a credere di aver bisogno io di un terapeuta perché ormai ho davvero un gran casino in testa e tutto questo mi mette a disagio. Sono di Treviso ma spesso mi trovo a Roma dai miei