Il mio ragazzo sembra piangere durante l'orgasmo

Antonella

Salve, vi scrivo perché sono una ragazza di 23 anni che da poco è entrata in una relazione con un ragazzo che sessualmente è molto "particolare". Lui è meraviglioso e anche se ci conosciamo solo da circa 6 mesi il nostro rapporto è sincero e sembra più duraturo. Con lui ho per la prima volta provato un orgasmo ma asciutto, lui si è operato per una fimosi parziale e prova piacere solo nel rapporto, non prova quasi nulla con preliminari ed anzi spesso gli fa male per questo iniziamo molto lentamente e poi procediamo col nostro ritmo e raggiunge l'orgasmo ma il suo respiro, la sua faccia e anche alcuni suoi versi sembrano emulare un dolore/pianto. La prima volta che è successo gli ho proprio chiesto se stesse piangendo e lui mi ha detto no, i suoi occhi non lacrimano ma la sua voce sembra proprio che stia succedendo. Vorrei capire a cosa può essere dovuto e se ha un significato. Io invece vorrei capire come mai anche se sono legata a lui più di prima non ho più orgasmo mentre nei nostri primi rapporti l'ho avuto praticamente sempre stando su di lui invece ultimamente ho solo a volte una sensazione come se dovessi urinare ma poi non succede nulla perché mi sento come se lui non premesse abbastanza per arrivare in un punto che però non senso esterno ma interno a me. Grazie alle risposte

4 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno Antonella, credo che un sessuologo possa darle delle risposte più mirate alla sua situazione.

Le posso comunque dire che ognuno vive la sessualità e il piacere a modo suo e il suo ragazzo lo fa gemendo in quel modo particolare che descrive.

Avverto una certa ambiguità nella sua richiesta. Dice che lui è  meraviglioso e che avete un rapporto sincero ma ultimamente lei non riesce a raggiungere piacere.

Se vero quello che dice parlatene insieme e cercate di conoscervi fisicamente,  non si vergogni  di chiedere come vuole essere penetrata, o toccata. Come lei va incontro a lui iniziando piano piano anche lui potrà essere comprensivo nei suoi confronti.

La saluto

Dott.ssa Raffaella De Amicis 

 

 

 

 

Dott.ssa Raffaella De Amicis

Dott.ssa Raffaella De Amicis

Fermo

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Gentilissima Antonella 

mi dispiace quello che stai passando. Ma diciamo che situazioni del genere sono molto più diffuse di quanto pensi. Credo che la cosa migliore sia un dialogo franco con il tuo ragazzo. Parla con lui delle cose che non vanno e del fatto che sei preoccupata per la sua "sofferenza", vorresti quanto meno capirne di più. Indubbiamente, se avete bisogno di un parere specialistico sulle ripercussioni dell'operazione nella vita pratica da un punto di vista psicologico o semplicemente su qualsiasi dubbio di natura sessuale suggerisco di contattare un sessuologo . 

Fatto ciò, se si ha bisogno di un supporto psicologico resto a disposizione anche online

Buone cose 

Dott.ssa Simona Ilardo

Dott.ssa Simona Ilardo

Napoli

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Salve Antonella,

per mio modo di lavorare, dividerei la mia risposta in due parti così come sono due le domande che lei ha posto, in modo da evitare confusione e trattare ogni situazione con la dignità che merita.

Per quanto riguarda l'eventuale pianto del suo fidanzato, è chiaro che lei non ha gli strumenti adatti per sapere se lui prova veramente dolore o meno, aldilà di una comunicazione diretta (che parrebbe esserci, da quello che lei descrive). È possibile che un intervento chirurgico lasci i suoi segni anche a distanza di tempo, per questo sarebbe utile che il suo ragazzo si rivolga ad un chirurgo, urologo, andrologo o un sessuologo per poter capire insieme a loro il problema.

Invece, per rispondere alla seconda domanda che ha posto, i motivi potrebbero essere molteplici. Ad esempio, è possibile che a lungo andare la sua mente sia stata sopraffatta dai pensieri riguardanti la situazione che pensa che stia vivendo il suo ragazzo, e che questi pensieri abbiano prodotto conseguenze come una non rilassatezza del suo corpo, impedendole di concedersi un elemento come l'orgasmo, che di sua natura è un rilasciare una tensione. Oppure, avete modificato attività o posizioni e queste nuove non sono "adatte" a lei?

Chiaramente queste sono solo ipotesi, come potrebbero essercene tante altre. Un percorso di consulenza sessuale, individuale ed eventualmente di coppia, sicuramente potrebbe aiutarvi a scogliere alcuni nodi. 

Resto a disposizione per un eventuale percorso online.

Dott. Valerio Tollo / Psicologo e Consulente sessuale 

Dott. Valerio Tollo

Dott. Valerio Tollo

Roma

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Buongiorno,

ogni persona ha il proprio modo personale di vivere la sessualità e in particolare il momento dell'orgasmo è un momento intenso e di abbandono per cui ognuno reagisce a suo modo. E' molto probabile quindi che quello sia semplicemente la reazione del suo ragazzo all'orgasmo. 

Per quanto riguarda invece la sua difficoltà a raggiungere l'orgasmo dovrebbe parlarne con sincerità con il suo ragazzo, per cercare insieme posizioni o stimolazioni che la aiutino a raggiungerlo. Se le cose non dovessero cambiare le suggerisco di contattare un sessuologo per capire insieme che eventuali cambiamenti ci siano stati e trovare insieme una soluzione.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Ficola, Psicologa clinica - Sessuologa

Dott.ssa Melanie Ficola

Dott.ssa Melanie Ficola

Roma

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