Le Fasi del Ciclo di Vita della Coppia: La Nascita e la Formazione di una Relazione Stabile

Ogni relazione di coppia passa attraverso un ciclo di vita composto da diverse fasi, ognuna con le sue specifiche sfide. Se affrontate con consapevolezza e superate, queste fasi possono rafforzare la stabilità della relazione; in caso contrario, potrebbero minarla, portando a crisi o persino alla rottura definitiva.

In questo primo articolo, di tre che verranno pubblicati prossimamente, vediamo le tappe che conducono dalla fase iniziale della conoscenza alla formazione di una coppia stabile.

La nascita della coppia

La nascita effettiva della coppia, come concordano molti esperti, non coincide con una semplice attrazione o infatuazione, ma si sviluppa attraverso tre fasi fondamentali:

Prima fase: L’innamoramento

La fase dell’innamoramento, o amore romantico, è caratterizzata da passione, idealizzazione e una forte dipendenza reciproca. I partner sentono il bisogno costante di stare insieme, di scambiarsi affetto e ricercare il contatto fisico, trascurando spesso amicizie e legami familiari. Durante questo periodo, il mondo esterno sembra scomparire: l’altro è percepito come perfetto e unico, senza alcun desiderio di cambiarlo. Il partner appare come l’ideale tanto cercato.

Questa idealizzazione, come teorizzato da Platone nel suo “Simposio” attraverso il mito dell’androgino, è una condizione intrinseca dell’essere umano: la ricerca della propria metà perduta. In questa fase, si è convinti di aver finalmente trovato l’altra metà della “mela”, quel partner che completa la propria esistenza.

La letteratura e il cinema hanno spesso celebrato questo idillio amoroso, il cui culmine è stato rappresentato in opere celebri come la tragedia di “Giulietta e Romeo” di Shakespeare. Si sogna un futuro luminoso con il proprio partner, immaginando di superare facilmente ogni ostacolo. F. Alberoni in  “Innamoramento  e Amore” definisce l’innamoramento come “lo stato nascente di un movimento collettivo formato da due sole persone”. Lo stato nascente  secondo l’autore è uno “stato speciale della mente  che riformula il passato, si slancia con impeto vitale verso il nuovo in cui intravede un nuovo mondo , una nuova vita “ ed è caratterizzato e accompagnato dalla esplosone della speranza!

Seconda fase: La delusione

La vulnerabilità dell’innamoramento risiede nell’illusione che non ci sia nulla da costruire: trovato il partner giusto, tutto sembra svilupparsi da sé. Tuttavia, col tempo emerge la necessità di impegno attivo nella relazione, un aspetto spesso ignorato all’inizio. La psicoanalisi interpreta questa illusione come il desiderio inconscio a rivivere uno stato simbiotico rassicurante vissuto a suo tempo con la propria madre. 

La disillusione nasce dalla consapevolezza che il partner non è statico, né può essere modellato come un oggetto preconfezionato. Le persone cambiano nel corso della vita, nei gusti, nelle aspirazioni, nei progetti. Un esempio estremo, ma comune, è il cambiamento radicale di chi a 18 anni decide di intraprendere una vita sacerdotale, per poi abbandonarla a 40 anni. Così, anche i legami sentimentali possono subire profondi mutamenti.

Gradualmente, le differenze tra i partner diventano evidenti e iniziano a emergere critiche. Spesso, si avverte la necessità di esplorare nuovi orizzonti fuori dalla coppia, e l’idillio romantico si spegne. Come diceva mio nonno, “dopo i confetti, escono i difetti”.

A questo punto, si prendono coscienza dei limiti della relazione e si scopre che non è possibile cambiare il partner a proprio piacimento. Questa consapevolezza porta inevitabilmente alla delusione: l’altro, che all’inizio sembrava perfetto, diventa fonte di frustrazione.

Gli esiti di questa fase possono essere due:

  • Alcuni scelgono di interrompere la relazione, alla ricerca di una nuova fase idilliaca con un’altra persona, ripetendo il ciclo di illusione e delusione.
  • Altri, invece, accettano i difetti dell’altroe valutano che/se i loro progetti di vita siano compatibili. In questo caso, si inizia a costruire una relazione più solida, con la consapevolezza delle responsabilità reciproche.

Terza fase: Crescita e consolidamento

Il consolidamento della coppia non si basa solo sull’impegno, ma richiede anche la consapevolezza che la relazione, come una casa, deve essere costruita giorno per giorno. Ci possono essere difficoltà lungo il percorso, ma è attraverso questo lavoro quotidiano che si arriva a formare una coppia stabile.

Un errore comune è pensare che la nascita dei figli porti automaticamente al consolidamento della relazione. Tuttavia, una coppia deve rafforzarsi prima di affrontare la genitorialità. Oggi, rispetto al passato, entrambi i partner cercano realizzazione anche nel lavoro e spesso la coppia non può più contare sul supporto delle famiglie d’origine. La nascita di un figlio può richiedere una riorganizzazione della coppia e, se questa non è ben consolidata, il rischio di una crisi è elevato.

Un errore ancora molto diffuso è pensare che l’arrivo di un figlio possa magicamente “cementare” la coppia, risolvendo problemi di stabilità o di affinità. Al contrario, l’arrivo di un bambino richiede che la relazione tra i partner sia già solida e ben definita. Se la coppia non ha raggiunto un buon livello di equilibrio prima della genitorialità, l’impatto di nuove responsabilità può generare conflitti e tensioni, piuttosto che rafforzare il legame.

Oggi, rispetto alle generazioni passate, la vita di coppia deve affrontare nuove sfide. La tradizionale divisione dei ruoli tra madre e padre è sempre più sfumata. Entrambi i partner, nella maggior parte dei casi, desiderano realizzarsi sia professionalmente che come genitori, e ciò implica una maggiore condivisione di compiti e responsabilità. Inoltre, il contesto socio-economico richiede spesso due stipendi per sostenere una famiglia, il che riduce il tempo e l’energia da dedicare al nucleo familiare.

Un altro aspetto cruciale è la distanza fisica dalle famiglie di origine, che un tempo costituivano una rete di supporto naturale. Oggi, le coppie si trovano spesso a gestire da sole le sfide legate alla crescita dei figli e alla gestione domestica, senza poter contare sul supporto diretto di nonni o altri familiari vicini. Questo isolamento può accentuare le difficoltà, rendendo ancora più importante la stabilità del rapporto tra i partner.

La fase di consolidamento

Il vero consolidamento della coppia avviene solo quando entrambi i partner accettano che una relazione stabile richiede impegno, adattamento e continua evoluzione. Una coppia non si mantiene in piedi solo grazie ai sentimenti, ma attraverso un lavoro quotidiano di costruzione, comunicazione e comprensione reciproca.

In questa fase, i partner diventano consapevoli che il benessere della relazione dipende da entrambi e che occorre superare insieme le difficoltà, accettando anche le imperfezioni e le differenze dell’altro. È un momento cruciale in cui ci si rende conto che la felicità di coppia non è data solo dalla passione iniziale, ma dalla capacità di condividere un progetto di vita comune, basato su obiettivi, valori e aspettative compatibili.

Un aspetto fondamentale di questa fase è l’accettazione dell’altro nella sua interezza, con pregi e difetti. L’amore maturo non si basa sulla ricerca della perfezione, ma sull’apprezzamento delle qualità dell’altro e sulla capacità di convivere con le sue imperfezioni. Solo quando si raggiunge questa consapevolezza, la coppia può davvero consolidarsi e affrontare le sfide che la vita inevitabilmente presenterà.

Le sfide future

Anche se la coppia ha raggiunto un buon livello di stabilità, la relazione è comunque soggetta a continue prove. La vita stessa è fatta di cambiamenti, sia a livello individuale che di coppia, e ogni nuova fase della vita (come il cambiamento di lavoro, il trasferimento in una nuova città, l’invecchiamento, la crescita dei figli) porta con sé nuove sfide.

Per affrontare con successo queste sfide, è importante che i partner rimangano sempre aperti al dialogo e alla comprensione reciproca. La capacità di evolvere insieme, di adattarsi ai cambiamenti e di mantenere una forte connessione emotiva e affettiva è ciò che permette alla coppia di durare nel tempo.

Il ciclo di vita di una coppia non è lineare né statico. Si tratta di un processo in costante evoluzione, in cui i partner devono essere disposti a lavorare insieme per mantenere viva la relazione, affrontando con maturità sia i momenti felici che quelli più difficili.

In conclusione, costruire una coppia stabile e duratura è un cammino che richiede consapevolezzaimpegno e soprattutto la capacità di accettare che la perfezione non esiste. Solo attraverso il lavoro quotidiano e una profonda comprensione reciproca è possibile superare le crisi e crescere insieme, consolidando nel tempo un legame solido e appagante.

La redazione in collaborazione con il Dr. Fernando Cesarano – Psicoterapeuta

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