Da piccoli siamo vulnerabili ed abbiamo bisogno di cure continue, di rassicurazioni, di attenzioni, di abbracci e di amore. Tutto questo difficilmente viene soddisfatto, o perché i genitori sono occupati, o perché non sono stati abituati, a loro volta, a ricevere questo tipo di amore e per questo non hanno imparato ad amare.
La speranza che tutto questo cambi, molte volte, rimane solo speranza.
Con il tempo, dopo vari tentativi per far capire di cosa si ha bisogno, arriva la rassegnazione.
Ma la speranza non è morta, è solo una parte di noi che abbiamo messo da parte, per non soffrire e che si risveglia quando ci troviamo di fronte ad una relazione di coppia.
Certo, tutto questo non inizia subito, ma appena si raggiunge un forte coinvolgimento affettivo, un buon grado di confidenza, di intimità ed iniziano a cadere le maschere.
In questo momento scattano in tutti e due i partner delle aspettative nei confronti dell’altro, come :
“Che cosa farai per me? Mi aiuterai? Mi ascolterai? Mi farai sentire bene? Realizzerai i miei sogni? Sarai il perfetto genitore per i nostri figli? Il padre che io non ho potuto avere, la madre che non ho avuto? Adesso che mi sono innamorato/a di te, tu hai il dovere di far scomparire le mie sofferenze. Ascoltami, guariscimi, fammi stare bene” (D.R. Kingma, 2001, pag. 41).
In questo modo la relazione di coppia potrebbe essere una opportunità per guarire le ferite per mancanza di amore, le delusioni subite durante l’infanzia e il nostro partener diviene il sostituto di quel genitore che ci è mancato( o di tutti e due).
Ecco perché si arriva a sfidare il nostro lui/lei ad amarci in modo totale ed ad accettarci per quello che siamo come se fosse il nostro genitore perfetto.
Ci possiamo rendere conto che queste sono aspettative eccessive e che solo una mente infantile ha la speranza di poter soddisfare.
Il nostro inconscio è sempre allo stato infantile (proprio perché non ha voluto/potuto crescere) ed è in base a queste aspettative, che passiamo dall’innamoramento ad una relazione stabile.
Da questa relazione ci aspettiamo una soddisfazione massima ed arriviamo ad escludere tutte le altre persone, che potrebbero contribuire a rovinare la realizzazione del nostro sogno.
Ma come mai le nostre relazioni ci deludono? Ma chi può essere all’altezza di soddisfare tutte le nostre aspettative? Abbiamo a che fare con esseri umani e molte volte quello che ci aspettiamo non si può avverare.
La ferita più dolorosa non è il “non essere amati” ma “ritenersi non degni di amore”
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