La coppia... all'inizio due sguardi che si incontrano, due cuori che battono, due destini che si incrociano... e sembra che la fusione sia l'unica soluzione possibile per continuare a sentirsi pienamente sé stessi, in un mondo dai contorni sfumati che sembra girare alla velocità della luce.... tutto ci sembra diverso: le farfalle nello stomaco dimorano in noi e gli occhiali rosa sono quelli con cui vediamo il mondo!
Ma dopo.... quando l'innamoramento si affievolisce lasciando il posto ad "altro".... cosa accade? Improvvisamente ci sfiliamo l'abito indossato e ci sentiamo nudi, inermi dinanzi a quello che ora ci sembra un alieno: il/la nostro/a compagno/a!
Siamo noi ad essere cambiati o lui/lei? Chi ha mentito tra i due? Chi ha abusato della fiducia dell'altro? La realtà è che quando ci innamoriamo tutto cambia ai nostri occhi.... provvisoriamente.... e quando ritorna preponderante il vecchio schema, allora l'amaro in bocca ci sembra ancora più insopportabile.
Quando non si può fare a meno degli altri per sentirsi pienamente un IO intero, sano, integro allora non stiamo amando... stiamo semplicemente complicandoci la vita o forse è arrivato il momento per cambiare le cose!
Ma quale senso può avere per noi tutto questo? Come mai accade ciò?
Vi siete mai chiesti come mai siamo attratti sempre dalle stesse tipologie di persone? I visi cambiano, le storie anche, ma è come se ci fosse sempre lo stesso leitmotiv di sottofondo....e come mai accade questo? Ogni volta che una storia finisce, pur con le migliori intenzioni, ci promettiamo di non cascarci più e poi.... puntualmente... inciampiamo nei nostri schemi abituali.
Per raggiungere uno sviluppo psicologico completo, abbiamo bisogno d’amore e questo ci può essere dato sotto varie forme. Si ottiene amore sotto forma di manifestazioni diverse, che per noi rappresentano necessità di base, indispensabili alla nostra crescita. Le principali necessità di base sono dodici: accettazione, cura, fiducia, comprensione, incoraggiamento, ammirazione, riconoscimento, apprezzamento, conferma, approvazione, rassicurazione, rispetto.
Se i nostri genitori non riescono, per vari motivi, a fornirci il giusto amore di cui abbiamo bisogno e in modo completo, viene a crearsi un “buco” a livello emotivo. Laddove queste necessità di base non sono soddisfatte, verranno a formarsi delle ferite le cosiddette ferite emozionali. Queste mancanze sono decisive nei primi anni e sono costantemente richiamate nel corso della vita. Dietro ogni bisogno emotivo che proviamo c’è una necessità che non è stata soddisfatta.
Crescere senza determinate forme d’amore modifica la nostra storia poiché tenderemo a rimarginare quelle ferite emozionali inconsce, a riempire quei buchi, in un’eterna coazione a ripetere. Il partner quindi, diventa uno strumento per risanare quelle antiche ferite, diventa un mezzo con la quale sentirci nuovamente amati e apprezzati.
La dipendenza affettiva nasce proprio da questo: la relazione diventa una chimera seducente e irresistibile, da rincorrere e fare propria perché solo in questo modo riusciamo a dare senso a noi stessi ritrovando quello che scambiamo per serenità.
E se qualcosa in questo processo va storto?
Quante persone incontro nel mio lavoro: quelle profondamente annoiate o disilluse dalla loro relazione, quelle che lottano e quelle che ormai hanno deciso di lasciare andare. Poi ci sono le caparbie, o quelle che nonostante tutto si DEVE restare insieme. E poi ci sono quelle serene, quelle innamorate dell'Amore più che del loro partner, quelle che credono nel "vissero per sempre felici e contenti" e quelle che si rendono conto che solo il proprio compagno/a riesce a dare loro un senso....
Cosa accomuna tutte queste persone?.... hanno compreso che bisogna guardarsi dentro, conoscersi, amarsi e risolvere i propri problemi più profondi prima di poter costruire il "lieto fine" con quella che si crede essere la propria anima gemella!
Si, poiché le relazioni possono essere diverse, così delicate, così fragili delle volte. Eppure la vera sfida, il vero elisir di lunga vita è l'assenza del giudizio tra i partners, quella pozione miracolosa che ci permette di per poter vedere oltre e sentirsi sereni con la persona che è al nostro fianco. Sereni... non felici: la felicità è un attimo, la serenità è uno stato d'animo duraturo per cui vale la pena di lottare, mettersi alla prova per comprendere se quella strana "cosa" che è la diversità dell'altro, sia la differenza più compatibile per noi!
Le relazioni: TU + IO = NOI.
La relazione, quindi, è il frutto di un continuo allenamento alla flessibilità, alla comprensione, alla negoziazione dei bisogni di entrambi i partner. Comprendere anche il linguaggio del proprio partner è qualcosa di terapeutico perché consente di mettere a fuoco come l'altro ama e come si sente amato. Questa prospettiva apre a molte riflessioni e possibilità di azione.
E poi altre volte, l'atto di amore più bello che possiamo fare, è lasciare andare ciò che amiamo verso quella che si è rivelata essere la sua strada... diversa dalla nostra. "Se la lasciamo andare, ci rendiamo liberi per qualcos'altro".
Parlare di coppia e di relazioni significa tutto questo e molto altro ancora.... Un viaggio per comprendere meglio come "scegliamo" i nostri partner, come la personalità incontra i propri movimenti inconsci.
Del resto, l'amore è come un prisma con miriadi di sfaccettature... a volte può fare male, altre ti può innalzare fino al cielo, altre volte ancora quello che chiamiamo Amore è solo Dipendenza Affettiva travestita da qualcosa di molto lusinghiero.
Buone relazioni a tutti!
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