Gli studi di genere ci portano sempre più spesso a riflettere su come l'identità di genere sia costruita costantemente nell'interazione tra l'individuo, con le sue caratteristiche, il contesto sociale ed il sistema culturale di riferimento.
Può, dunque, essere utile prendersi uno spazio di riflessione in merito a quello che è il processo di costruzione di un elemento centrale per la definizione di se stessi, partendo prima da una riflessione generale sull'identità, per poi approfondire le caratteristiche del processo di costruzione dell'identità di genere e la complessità che ne caratterizza l'espressione.
Le teorie più recenti pongono un sempre maggiore accento su quanto la nostra identità non sia qualcosa di immutabile, definitivo ed indipendente dall'interazione con il contesto relazionale nel quale ci muoviamo. In qualunque momento abbiamo a che fare con altri e con i loro significati, viviamo immersi in un sistema culturale che a sua volta definisce coordinate di significato nelle quali collocare il nostro comportamento, la nostra definizione di noi stessi ed anche il nostro sentire. Muovendoci in una complessa rete di relazioni, norme sociali e significati, ci costruiamo e ci esprimiamo come un bravo attore che mette in scena la sua parte in armonia e in coerenza con quella degli altri personaggi presenti sul palcoscenico.
Partendo da tale premessa non sarà difficile capire come questo valga anche per l'identità di genere, ovvero la percezione sessuata di se stessi acquisita attraverso l'esperienza personale e collettiva (Ruspini,2009).
Il primo elemento a cui ci ancoriamo nel processo di costruzione dell'identità di genere è indubbiamente il sesso biologico. Tale aspetto entra in gioco ancor prima della nostra nascita, pensiamo semplicemente alla trepidazione con cui spesso si attende l'esito dell'ecografia che svela se il nascituro sarà maschio o femmina e a come questo orienti comportamenti ed aspettative di un'intera famiglia, che necessariamente avranno un riverbero sul bambino fin dai primi istanti di vita.
A partire da questo verranno modulate anche una serie di indicazioni educative che orientano, giochi, comportamenti, modalità espressive, abbigliamento verso una coerenza al ruolo di genere, per lo più partendo da una serie di stereotipi. Sarà dunque il sistema di significati offerto dalla famiglia, dai contesti educativi e più in generale dalla cultura di riferimento, a dare una serie di indicazioni sul ruolo di genere da rivestire e a cui fin da bambini cercheremo di allinearci.
Ciò che è importante sottolineare, però, è come già dalla più tenera età non abbiamo un ruolo passivo nell'assorbire le informazioni e le indicazioni che ci arrivano dal contesto di riferimento, bensì esercitiamo un ruolo attivo nel mettere in atto comportamenti allineati al genere nel quale ci riconosciamo, attraverso il processo di autocategorizzazione sessuale, ovvero quel processo per il quale si tende a trattenere solo le informazioni coerenti con la propria identità (Salvini 2004).
Sarà chiara a questo punto l'importanza rivestita dai contesti relazionali e culturali nei quali siamo immersi nel costruire noi stessi come uomini e donne. Possiamo quindi aprire la nostra riflessione ad un ulteriore elemento, quello della complessità e della molteplicità delle configurazioni possibili dell'identità di genere.
Il nostro sistema culturale, infatti tende a partire da un'assunzione binaria (si è maschi o si è femmine) e di allineamento tra sesso ed identità di genere (ovvero se il corpo dice che sono maschio mi sentirò maschio). Ci fornisce, inoltre, una serie di stereotipi che in qualche misura suggeriscono quali siano le attività, le modalità espressive, i comportamenti, più adeguati al nostro essere maschio o femmina.
E' qui, però, che dobbiamo fare i conti con la complessità, sappiamo infatti che anche la biologia stessa non è binaria.
Sebbene di rado, infatti, possiamo trovarci davanti a bambini nati in una condizione di intersessualità. Sappiamo, inoltre, che non sempre l'identità di genere ed il sesso biologico sono allineati, come ci mostra la transessualità.
Sappiamo, infine, che le possibilità di espressione della mascolinità e femminilità di ognuno di noi sono tante quanti sono gli individui che le vestono, basta guardarsi intorno per vedere forme assolutamente diverse di espressione dell'identità di genere.
commenta questa pubblicazione
Sii il primo a commentare questo articolo...
Clicca qui per inserire un commento