Mi capita frequentemente di incontrare coppie che non si riconoscono più, che hanno perso il piacere del vedere e riconoscere le qualità positive dell’Altro, ciò di cui si sono innamorate. Coppie che non comunicano più tra loro, indipendentemente da quanto tempo stanno insieme.
Perché la coppia va in crisi?
Tante possono essere le cause, ma alcune accomunano la maggioranza delle crisi di coppia:
1) La delusione derivata dal non rispetto del cosiddetto patto di coppia, spesso implicito: il patto è legato a tutte quelle aspettative e desideri che ciascuno ripone inizialmente nella coppia e nel partner. Ci si riferisce a desideri e bisogni personali profondi di cura, affiliazione, ma anche a disponibilità all’accudimento e accoglienza dell’altro. Questi patti possono svilupparsi e crescere con la coppia oppure restare bloccati e diventare per qualcuno gabbie inadeguate.
2) Tempistiche differenti tra i partner nelle fasi di crescita personale. Non è raro ad esempio che la crisi si sviluppi con la nascita di un figlio: l’esperienza della maternità fa crescere inevitabilmente la donna che al suo fianco trova un compagno non ancora del tutto pronto o fermo alla fase precedente. Non è infrequente raccogliere nei colloqui sfoghi del tipo “io sono cambiata con la maternità, lui è rimasto così com’era”.
3) Il mancato distacco o presenza ingombrante della famiglia di origine di uno dei due partner, che impedisce lo sviluppo del nuovo nucleo familiare. Uno dei due si trova invischiato nella famiglia dell’altro, di fatto non si vive in 2 ma in 4 famiglie.
4) Esperienze traumatiche e stressanti (lutti, perdita del lavoro) che destabilizzano una coppia altrimenti “sana”.
Cosa fare?
Avere la consapevolezza e il coraggio di dirsi di essere in crisi è un buon punto di partenza per una coppia, perchè implica che la coppia comunica in qualche modo. Se c'è ancora la motivazione a prendersi cura (farsi carico) della della coppia, il passo successivo è affidarsi a uno specialista.
In ogni caso, una coppia ha certamente maggiori probabilità di mantenersi “sana” se ciascuno dei partner mantiene un proprio spazio personale. Per il benessere della mente è necessario preservare sempre tre ambiti: l’area affetti/famiglia, l’area lavoro e l’area personale e cioè uno spazio per coltivare sé stessi, il proprio tempo. Prima di essere una madre/un padre, una moglie/un marito ricordiamoci che siamo un IO.
Solo coltivando una parte di sé stessi possiamo contribuire a rendere viva la comunicazione con l’Altro, con il proprio partner.
Vi consiglio il libro di Daniel Glattauer “Terapia d’amore”. È un libro scorrevole, divertente ma intenso, che racconta bene i meccanismi di crisi della coppia e il blocco di comunicazione (o meglio di vera comunicazione) nella coppia, che è una delle cause del perdurare della crisi.
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