Buongiorno volevo un'indicazione su come affrontare un vissuto di circa 6 anni fa avvenuto all'interno della mia coppia. In seguito ad una gravidanza arrivata in età avanzata (anni 41) della mia compagnia la stessa non l'ha accettata, rifiutando quello che per me invece era una cosa stupenda e frutto della nostra unione. Durante il decorso della gravidanza è intervenuto purtroppo l'aborto spontaneo che ha lasciato un grande amaro e rimorsi e rancori. Nel periodo successivo a tale evento e sostanzialmente sino ad oggi, siamo riusciti con alti e bassi ad andare avanti come coppia . Oggi in conseguenza della presa di coscienza che l'unica figlia sta crescendo e rendendosi sempre più indipendente, stanno tornando vissuti che ormai pensavo sopiti in me , generando problemi relazionali e discussioni in ambito familiare . Vorrei una indicazione su come affrontare questi vissuti con la mia compagna senza che gli stessi possano generare altre divisioni. Grazie
Gentile Alessandro,
le consiglio di intraprendere insieme alla sua compagna una terapia di coppia, dove vi sarà possibile verbalizzare in modo costruttivo "il non detto" ed elaborare ciò che è accaduto e ancora pesa sulla vostra unione.
Ogni svolta di vita, come può essere la crescita dei figli fino alla loro indipendenza, richiede da parte della coppia una riorganizzazione di equilibri e obiettivi. Se restano in sospeso vissuti ed emozioni come quelli di cui ci ha parlato, diventa tutto più difficile.
Con un aiuto professionale, potrete affrontare queste difficoltà e ritrovarvi come coppia.
La sensazione è che abbiate bisogno di uno spazio di riflessione e condivisione per poter comprendere a vicenda le emozioni e le paure dell'altro, trascorse e attuali.
I migliori auguri
Buongiorno Alessandro, diciamo che le divergenze di punti di vista sull'avere o meno un figlio, sono sempre motivo di grande sofferenza nelle coppie, spesso diventano fonte di litigi e/o di allontamento fino a volte portare a vere separazioni. Anche l'aborto spontaneo purtroppo non credo sia stato un'evento semplice da attraversare, in quel frangente.... e forse quello che avete accantonato in tutti questi anni, si sta però mettendo tra di voi ancora oggi, nel prosieguo della vostra vita insieme come coppia... vita che sta cambiando e quindi richiede di essere ripensata con consapevolezza. Se da soli non riuscite potrebbe essere utile un percorso di coppia, se entrambi disponibili... o anche un percorso individuale, sicuramente per lei che scrive almeno. Cordialmente
Carissimo, immagino che il vissuto, le emozioni ed i sentimenti contrastanti che lei ha provato 6 anni fa, rispetto ad un momento di nascita prima e di morte poi, se non ascoltati, parafrasati e trasformati in un vissuto di accettazione attraverso un percorso terapeutico, tornano quando meno te lo aspetti come un uragano! Non a caso si stanno riaffacciando al tuo cuore in un momento che la tua unica figlia sta cercando la sua strada, la sua autonomia e libertà di essere indipendentemente dal suo nucleo familiare. Non lasciarti nuovamente intrappolare dalle tue emozioni perché puoi scegliere se liberarti dalle stesse, se iniziare ad amarti e ad amare. Resto a sua disposizione x qualsiasi chiarimento. Un abbraccio
Carissimo...capisco...non è semplice! ma bisogna parlare apertamente del problema e cercare di gestire anche le discussioni eventuali. Le discussioni potrebbero essere vissute come un momento di confronto e non come una "catastrofe". I problemi, interni ed esterni alla coppia, vanno sempre affrontati insiemi, senza evitare di parlarne per interrompere il circuito delle discussioni. La comunicazione aperta, e l'affrontare il problema, senza evitarlo, è la migliore soluzione. Se la comunicazione aperta, non dovrebbe essere sufficiente vi consiglio un viaggio o un momento tutto vostro dove poter ritrovare ciò che si sta andando a perdere. Sicuramente sua moglie non ha elaborato bene l'evento e forse si sente responsabile dell'accaduto. Inoltre, anche la terapia di coppia potrebbe essere uno strumento valido per aiutarvi a ripristinare "l'amor perduto" e a lavorare suoi sensi di colpa che vi bloccano. Un saluto. A presto