Buon pomeriggio espongo la seguente situazione. Siamo una coppia di 36 anni, insieme da 10 anni con convivenza a casa mia da 6 anni. Negli ultimo anni la ns routine ha subito notevoli modifiche: prima il mio compagno viveva da me e lavorava facendo avanti e indietro in auto ogni giorno; dal 2018 ha cambiato lavoro e ha dovuto spostarsi presso un'altra città e regione questo lo portava a stare tutta la settimana via tornando il weekend o a volte andavo io. Nel 2020 il covid invece lo ha costretto allo smart working da casa fino a settembre 2022 periodo in cui ha ripreso a fare diciamo 50 e 50 tra casa e lavoro lontano, sicuramente tutti questi cambiamenti sono stati per lui fonte di stress e pensieri e a distanza di mesi (aprile 23 )mi ha confessato di avermi sentita lontano, sulle miei, poco presente in queste occasioni e poco “coccolosa”, di essersi sentito solo e di essersi sentito il solo a portare avanti la coppia di aver sempre fatto lui sacrifici e scelte pesanti ( organizzazione treni viaggi trasferte). In concomitanza io ho avvertito una fortissima lontananza fisica che da dicembre dura tutt’oggi; fatto che ho dovuto elaborare e accettare, non è stato facile per me sentirmi non desiderata, mi ha fatto venire mille dubbi sull’amore su noi e sulla nostra storia e su me stessa ( la cosa ha fortemente minato la mia stima ). Il discorso è stato aperto da me inizio anno ponendo l’accento ( forse sbagliando) sul lato medico della questione poiché si parlava di scarsa libido generale e poco interessa alla sfera sessuale in generale. Ad aprile ne abbiamo riparlato e li lui mi ha confessato le mancanze da lui percepite che sopra ho esposto. Durante l’estate abbiamo cercato di ritagliarci tempo per noi e abbiamo parlato tanto e io dopo non poca fatica gli ho detto tutti i miei pensieri e dubbi e sofferenze che la lontananza fisica mi avevano provocato ( ad oggi penso che sia questa cosa che da dicembre mi ha fatto allontanare sempre di più fino a far sentire lui solo nella coppia ad amare e tirare avanti la storia, sensazione che nell’ultimo periodo sentivo anche io stessa ma verso me stessa, cioè che fossi io l’unica ad amare e resistere) Ad oggi lui è confuso, non sa se mi ama ancora, mi dice che se stiamo insieme sta abbastanza bene ma manca qualcosa, manca quella complicità, ha un peso nel petto non è felice e questa situazione lo fa stare male, vorrebbe risolvere le cose, vorrebbe però stare forse un po’ da solo perché’ testuali parole stare in posti bellissimi con me e non stare bene come prima lo fa stare male che preferisce quasi non starci. Io mi sono interrogata a lungo e sui miei sentimenti sono sicura ma so anche di volere accanto una persona che mi ami al 100% e voglio che lui stia bene anche se ciò significherà allontanarsi per sempre. Anche io come lui vorrei risolvere le cose ma penso che ci vuole tempo per arrivare a qualsiasi esito e anche se soffro questa situazione anche io la accetto perche‘ penso che entrambi abbiamo accusato delle mancanze e accumulato pensieri e sofferenze , vorrei solo capire cosa potrebbe aiutarci se provare ad allontanarsi o no… Io ho comunque suggerito lui ( per lei stesso) di effettuare dei controlli medici ( già prescritti dal medico a cui ha esposto la situazione) visto questo suo periodo oltre che di crisi di coppia ma anche di apatia e un po’ mi passi il termine depressivo e per noi di parlare insieme con qualcuno.