Sono un ragazzo di 26 anni. Ho iniziato in estate a frequentare un ragazzo di 34 anni. Entrambi sapevamo che la frequentazione sarebbe stata a distanza, dato che io abito a Bruxelles e lui a Roma. Nonostante ciò, abbiamo iniziato a sentirci giornalmente e ci siamo visti in alcuni weekend. Tutto bene a parte degli screzi qua e là, entrambi con la volontà di impegnarsi per una relazione. Poi improvvisamente vengo lasciato perché lui non si sente sereno e dice di non essere pronto ad una relazione stabile. Non vuole perdermi ma vuole chiudere, a detta sua gli dò serenità, ma non è pronto per una relazione, e non dovrei prenderla troppo male perché in fondo, per lui, ci stiamo solo conoscendo e frequentando, anche se il rapporto era ormai a tutti gli effetti un rapporto di coppia, almeno secondo me, per tutta una serie di dinamiche che si erano create.
Non riesco a capire fino in fondo queste motivazioni, perché lui non voglia provare ad andare avanti e si tiri indietro all'improvviso.
Come posso io accettare questa cosa e darmi delle spiegazioni che lui non può darmi? Come posso distaccarmi in maniera definitiva, anche se il motivo della rottura pare incomprensibile?
Caro Paolo, a volte le scelte degli altri ci appaiono inevitabilmente incomprensibili, sono possibili mille letture per le motivazioni che ti ha dato: ha paura di impegnarsi perchè la relazione sarebbe a distanza? ha incontrato un'altra persona e non ha il coraggio di dirtelo? sente di non essere preso tanto quanto te? Potremmo continuare l'elenco all'infinito senza risultati perchè quello che lui pensa e prova lo sa lui e noi possiamo solo supporlo... Quello che possiamo fare è cercare di capire come mai te sei così spinto verso una relazione che si prospettava già complicata, la distanza non è poca ... , e come mai hai bisogno di una motivazione accettabile dal tuo punto di vista, sembra quasi tu abbia bisogno di controllare un poco quello che sta succedendo per essere sereno ... anche questa è solo un'ipotesi ma forse, se guardi alle tue storie passate, potresti trovare una dinamica che torna e interrogarti su cosa desideri per te da una relazione e che tipo di uomo vuoi accanto ... tu, non lui ...
Buonasera Paolo, mi rendo conto che accettare la conclusione di una relazione, seppur breve e a distanza, per motivi che non ci sono chiari, fa male e si vorrebbe trovare la chiave per comprendere quello che e’ successo e magari cambiarlo. Leggendo ciò che ha scritto mi rendo conto che anche lei la considerava una relazione difficile per via della distanza. Credo che a volte, inconsciamente, siamo noi stessi a date vita a situazioni che difficilmente potranno andare avanti perché piuttosto complesse. Provi a pensare se realmente quest’ uomo era la persona che voleva accanto, per costruire un rapporto serio e ben saldo. Il più delle volte la difficoltà sta nel dover accettare cio’ che non siamo noi a decidere e che non possiamo capire. Io proverei a chiedermi se davvero quello che voglio o avrei voluto fosse una relazione a distanza, con tutte le complicazioni ad essa connesse.
Spero di esserle stata di supporto, resto a disposizione.
Lei potrebbe andare in terapia. Esistono terapie familiari anche per singoli.
Lui, ahimè, forse confuso, forse ha avuto paura di una relazione stabile, importante, che è scappato senza dare spiegazioni. A mio avviso dovrebbe in cuor suo darsi una spiegazione, magari questa che le ho dato potrebbe essere una. Che ne pensa?
Magari se lei viene a Roma per qualche ragione mi contatti.