Salve, sono Claudia ho 37 anni sono fidanzata da 5 anno e convivo da 3 anni con il mio compagno, abbiamo una bimba di 3 anni, sono casalinga ma mi diletto nel mondo del party planner, insomma mi do da fare, nonostante ciò sono molto presente come mamma e come compagna non gli faccio mancare nulla! Dolce premurosa affettuosa. Il mio problema è che da circa un anno il mio compagno non mi dà attenzioni, non mi dà una carezza un abbraccio un bacio, come se io non esistessi a livello affettivo, non mi fa regali alle occorrenze NULLA! si ricorda di me solo quando ha voglia di fare l'amore...che capita circa una volta al mese... nonostante io ci abbia descritto il mio problema, lui dice che é nervoso e si dimostra scocciato al solo fatto che ne parli...In pratica mi dà molto per scontata, credo che pensi che non potrei mai mai lasciarlo...premetto che non passa un bel periodo legato al lavoro non riesce ad avere una stabilità lavorativa, abbiamo qualche problema economico, un anno fa la morte improvvisa del padre ecc.. Però credo che non ci sia giustificazione che io debba essere ignorata, rifiutata e poco considerata. Lui comunque sia continua a chiamarmi Tesoro e procede la vita come se non sbagliasse nulla sono io a non capirlo. Io non c'è la faccio proprio più mi sento davvero male dentro... faccio tantissimo per lui e non merito di star male. Siccome con le parole non risolvo nulla vorrei passare ai fatti...cosa potrei fare per smuoverlo un po' per fargli capire che non deve darmi per scontata ma farmi sentire amata come ogni donna in una vita normalissima di coppia. Ne ho fatte tante...ho provato ad ignorarlo, ad urlargli tutto contro, ad incassare e star zitta, tutto senza grossi risultati...cosa mi consiglia di fare? la ringrazio tanto
Buongiorno Signora Claudia,
In merito alla sua problematica legata alla sua vita di coppia, dovrebbe anzitutto concentrarsi più su se stessa piuttosto che agli atteggiamenti del suo compagno. Purtroppo quando una persona attraversa un lungo periodo complicato come quello cui state vivendo insieme (morte improvvisa di un genitore, problemi economici in aggiunta) capita spesso che la persona colpita direttamente come in questo caso il suo compagno possa cadere in uno stato depressivo. Lei dovrebbe cercare di non stare addosso a lui altrimenti consegue l'effetto contrario, bensì capire le sue difficoltà, instaurando un sereno dialogo, facendogli si capire le sue necessità (bisogno di attenzioni, coccole) ma al contempo cercare di non riversare palesemente la frustrazione che sta vivendo. Inoltre concentrandosi sul lavoro, hobby e altri interessi personali che io spero che ne abbia diversi, si dedica molto più a se stessa e appare agli occhi del compagno molto più serena.
Buongiorno Claudia, innanzitutto mi dispiace per questo momento difficile che state vivendo sia lei che il suo compagno.
Consigliarle di confrontarsi con lui credo sia superfluo in quanto immagino che abbia già avuto occasione di provare a spiegargli come si sente.
Nelle sue parole ha lasciato percepire una situazione difficile connotata di eventi dolorosi (morte del padre) e fonte di preoccupazioni (problemi economici). Spesso cause esterne possono incidere anche sugli equilibri di una coppia.
Forse la necessità sarebbe quella di iniziare un percorso di coppia, qualora il suo compagno lo ritenesse anch'esso opportuno, o individuale per lei al fine di comprendere come poter gestire al meglio delle sue possibilità questo momento.
Le auguro una buona giornata, Dott.ssa Giulia Perbellini
Ciao Claudia, la pillola magica per un rapporto di coppia idilliaco non esiste ma, di certo, urla, insulti, indifferenza sono gli ingredienti giusti per "bruciare" quel dolce meraviglioso chiamato Amore. La felicità nell’amare ed essere amati è da sempre oggetto di ricerca da parte di ogni individuo.
L’arte di saper vivere deriva dalla capacità di “ rendere migliore ogni istante della vita, da qualsiasi mano del destino ci sia inviato” diceva Georg Lichtemberg. E cosa più dell’Amore può rendere migliore ogni istante? Il problema è quando ad esempio, nel rapporto amoroso di coppia non si riceve altrettanto amore o, addirittura, ci si sente esclusi dall’altro, svalutati, non considerati, ogni gesto premuroso diventa scontato, ogni carezza superflua, ogni bacio indifferente. In nome dell’amore si cercano le motivazioni razionali e si “sopporta” nella speranza che arrivino tempi migliori in cui il patner non è tanto stressato per il lavoro, nervoso perché i soldi non bastano, irascibile perché i bambini fanno troppo baccano.
Un modo per cominciare a dialogare strategicamente è :
se vuoi ottenere comincia con il domandare piuttosto che col proporre. Ad esempio chiedendo:”come mai non mi consideri abbastanza?”” Ultimamente non mi dedichi molta attenzione perché ho sbagliato qualcosa o non mi ritieni all’altezza?”” Tu pensi che i problemi tra di noi siamo emersi da errori che ho commesso senza rendermene conto o li abbia commessi in maniera deliberata?”
In questo modo favorisco il dialogo senza accusare o rimproverare.Il secondo ingrediente strategico è parafrasare le due, tre risposte che hai ottenuto alle domande chiedendo conferma. Questo consente sia di accertarti di aver ben compreso il messaggio del compagno sia di rafforzare ciò che si sta costruendo attraverso il dialogo. Se lui ti risponde:" si, è così" confermi a te stessa di essere sulla buona strada, crei un accordo per giungere a un compromesso favorevole ad entrambe.
Un modo per ripristinare momenti di armonia è evocare sensazioni piacevoli nell’altro attraverso narrazioni dei bei momenti trascorsi che ricreano l’alchimia, la dolcezza dimenticata, rafforzando nuovamente il rapporto. Ovviamente a volerlo bisogna essere sempre in due.
Dott.ssa Cristina De Magistra
Roma
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