Convivo con una persona che dice di amarmi ma non mi rispetta e ha un elenco infinito di difetti e di errori commessi nei miei confronti.
È il padre di mia figlia, la quale ha solo pochi mesi. Questo però non è il solo motivo che mi impedisce di lasciare questo mostro decerebrato con cui divido il letto. Il motivo principale è che io dipendo da lui, non ne posso fare a meno, il mio corpo richiede la sua presenza e la mia mente lo cerca con ossessione. Si...ossessione, controllo, dipendenza...tutta roba che forse poco ha a che fare con l'amore.
Io non mi capisco e non capisco più nemmeno i miei sentimenti, ma non riuscirei a immaginarmi lontana da lui e a saperlo tra le braccia di un'altra. Perché lui è mio e basta. Qui un piccolo elenco dei suoi difetti e degli orrori commessi dal mostro: mi ha tradita, mi ha raccontato migliaia di bugie, mi insulta, è stato aggressivo, ha delle frequenti reazioni di rabbia esagerate rispetto all'accaduto, mi ha causato un attacco di panico, è distratto e irresponsabile, non pensa mai alle conseguenze, ha un concetto bizzarro di igiene, trascorre ore e ore su un gioco al pc, durante una sua crisi di rabbia ha urlato di odiarmi, non si fida di me, crede che un giorno scapperò via con un altro uomo, non è romantico, non mi guarda mentre facciamo l'amore... Potrei continuare all'infinito.
Vorrei capire come sia possibile che io continui ad amare un essere simile. E poi come trovare il coraggio di lasciarlo e cambiare vita.
Non sono forte abbastanza da mollare tutto. Ho provato per mesi a perdonarlo, a dimenticare tutto il male che mi ha fatto, ma non ci riesco.. e non riesco a fidarmi di lui.
Sia l'idea di perdonarlo sia quella di lasciarlo mi mettono i brividi. Sento il bisogno di parlare con uno psicologo, ma vivo all'estero, e non ce ne sono di italiani dove vivo.