Buonasera, mi rivolgo a voi perchè sto trascorrendo un periodo di confusione sentimentale e non so come risolverlo.
Sono fidanzata da quasi 10 anni con un ragazzo serio, onesto ed innamorato di me.
O perlomeno, credo, perchè inizio a pormi dei dubbi anche su questo.
Questi 10 anni per me non sono stati molto facili, dato che ho molti problemi in famiglia e più volte ho avuto momenti di depressione/problemi di salute. Con il tempo sono giunta ad accumulare molta rabbia nei confronti di questo ragazzo che, sebbene si professasse innamorato, e di fatto lo sembrava nei gesti (protettivo e premuroso), mi ha fatta sentire trascurata sessualmente per un anno intero non cercandomi, nè standomi vicino in questi momenti depressivi e di lutto. Ma non perchè cattivo, semplicemente perchè, non avendo avuto tali difficoltà nella vita, non era in grado di empatizzare con me.
A maggio del 2020 ho intrapreso una psicoterapia che, sebbene dolorosa, si sta rivelando molto fruttuosa per me in quanto sono spariti i sintomi depressivi, anche senza l'utilizzo di psicofarmaci. Così, quest'estate, ho deciso di non chiudermi in casa, ma di uscire di sera o andare a mare con il gruppo del mio ragazzo. In questo lasso di tempo ho conosciuto meglio un suo amico, un ragazzo molto intelligente e sensibile con cui ho iniziato ad avvertire delle "affinità elettive" profonde. Entrambi non abbiamo una situazione familiare felice alle spalle, e questo ragazzo mi ha rivelato di soffrire di episodi di depressione minore. Tutto questo mi ha fatto sentire molto toccata e "vicina" a lui. Fatto sta che, dopo mesi di vicinanza, cui ha contribuito il mio stesso fidanzato che "delegava" l'amico a venir a prendermi a casa la sera per non prendere la sua macchina, ci siamo baciati appassionatamente. Da un mese a questa parte abbiamo cominciato a vederci e a trascorrere del tempo insieme.
C'è molta attrazione fisica tra di noi, lui mi piace, ed insieme ridiamo e scherziamo su tutto, mi sento molto complice.
Tuttavia, idealizzazione a parte, non riesco a lasciare il mio ragazzo per mettermi con lui.
Vedo pochissimo il mio ragazzo e, quando ci vediamo, non mi bacia appassionatamente nè cerca di creare le condizioni per fare l'amore, ma quando mi dimostra un minimo di interesse (ieri ad esempio mi ha mandato dei fiori a seguito di mie lamentele) il mio interesse risorge, e così la "speranza" che tutto possa risistemarsi e io riesca a fare chiarezza.
Ma la risposta in generale della mia psicoterapeuta (cui non ho detto della vicenda per vergogna)è stata dirimente: confondo amore e sessualità, la quale si attiva non appena qualche uomo mi dà un minimo di attenzione e mi faccia sentire "vista", al contrario di quanto accaduto nella mia infanzia.
Sono confusa e non so cosa provo.
Non so cosa provo per il mio ragazzo, ma più volte l'idea di lasciarlo mi ha fatto piombare nella più cupa disperazione.
Non so cosa provo per quest'altro ragazzo e suo amico, verso il quale però il mio pensiero è rivolto ogni giorno, gli scrivo, mi piace la sua compagnia, mi fa ridere, ma con cui non ho avuto un rapporto sessuale perchè lui si sottrae.
Nonostante la forte attrazione reciproca non si spinge oltre, perchè spingersi oltre renderebbe la situazione "irreversibile".
Io sento di desiderarlo molto e lui si dà molto da fare a provocarmi e a soddisfarmi per via alternative sessualmente, nonostante non voglia fare sesso con me, ma al tempo stesso sono inibita perchè ha dichiarato in più occasioni di vedermi come una mantide religiosa "pronta a staccargli la testa", bella e terribile, un animale esotico, una belva.
Penso che nessuno mi amerà mai.
Spero che mi vogliate aiutare a fare chiarezza in questa vicenda. Vi ringrazio, buona serata.