Mio marito ed io abbiamo due famiglie completamente diverse. Io sono cresciuta in una famiglia separata, con continue lotte interne e forti pressioni, fatte di sensi di colpa su di me. Me ne sono andata presto di casa anche se il mio senso di colpa e di inadeguatezza mi ha tenuta comunque presente con loro.
Mio marito ha invece una famiglia numerosa ed unita, tutti per uno, uno per tutti. Non sono riuscita ad entrare nel "branco", anche perchè non voglio farlo. E questo è un problema, perchè vedo cose che non riesco ad accettare e mio marito quando ci sono loro cambia, se tocco l'argomento finiamo per litigare costantemente, perchè li difende sempre.
Come mi tiro fuori da questa cosa? Non posso e non voglio fingere.
Grazie,
Alessia
Buongiorno Alessia,
lei e suo marito provenite da storie familiari molto diverse, i cui vissuti (per come li descrive) sono altrettanto diversi: il suo caratterizzato da frustrazione, lotte interne e sofferenza interiore, mentre quello di suo marito caratterizzato da intesa, unione e affettività appagante.
Sulla base di quanto scrive, i vissuti di inadeguatezza e colpa presenti in lei, rispetto alla sua famiglia d'origine, sono nodi da districare e sciogliere per acquisire una salutare vita affettiva. Gli stessi, infatti, rimanendo irrisolti potrebbero costituire (è un'ipotesi,questa, da vagliare in opportuna sede) le ragioni che la influenzano nella scelta rigida di tenersi lontana dai rapporti con la famiglia di suo marito. Il suo giudizio negativo e l'impossibilità, da parte sua, di trovare nella famiglia di suo marito aspetti comunque apprezzabili, non possono che portare ad avere negative ripercussioni, come lei stessa riconosce, nella relazione con il suo compagno.
Immaginando il suo bisogno di trovare una serenità affettiva e non potendo dire e fare di più da qui, le suggerisco di approfondire direttamente queste tematiche con un mio collega della sua città. Ci rifletta e si dia la possibilità di liberarsi da modalità di relazioni che la intossicano e le sottraggono gioia.
Saluti cordiali
Salve Alessia,
Di cosa parla quando scrive che vede cose che non riesce ad accettare? comunque sia, l'essere diversi o l'essere cresciuti in due famiglie con stile completamente opposto non è un aspetto negativo, sicuramente lei e suo marito potete arricchirvi a vicenda per le esperienze diversificate che avete avuto. Ma non per questo uno dei due fa bene e l'altro male. Bisogna solo comprendere che ognuno di noi vive delle esperienze, specialmente quelle familiari, che lo segnano e lo cambiano e dobbiamo imparare ad accettare il diverso da noi, non come un nemico ma come valore aggiunto. Vedendo chi è diverso da me, posso imparare che ci sono cose che io non ho sperimentato nella mia infanzia e se mi piacciono, provo a repricarle e farle mie,se invece non mi piacciono non le farò mie. Lo sbaglio più grande che si possa fare in una relazione di coppia è voler cambiare lo stile dell'altro. Accetti suo marito e la sua famiglia per lo stile che hanno e a sua volta si faccia accettare lei stessa con il suo stile. Non dobbiamo per forza uniformarci per essere accettati, basta solo essere se stessi e rispettare chi si ha di fronte. Mi viene da chiederle, anche perché non lo dice nello scritto, il rapporto con suo marito come è? Al di là delle incomprensioni sulle famiglie d'origine, generalmente, andate d'accordo?
Resto a sua disposizione.
Cordialmente
Messina
La Dott.ssa Marianna Nuccio offre supporto psicologico anche online