Sono un uomo di 37 anni che è stato scoperto dal Compagno di 30 anni, dopo 7 anni di relazione intensa e serena, trovando un secondo telefono a lui sconosciuto. Dopo 3 anni di di relazione abbiamo deciso di prendere casa per iniziare la convivenza. Tutto è andato egregiamente fin da subito, parenti e amici non facevano altro che considerarci un esempio di estrema serenità. Così era anche per il mio Compagno. Negli anni, purtroppo ho ceduto più volte a scaricare app di incontri ma senza concretamente incontrare qualcuno, fino alla scorsa primavera quando ho ceduto e da lì è stato tutto come se fossi drogato. Più ne trovavo più ne volevo. Tutto questo lo ha evinto anche lui dalle chat presenti nel telefono. Un comportamento definibile compulsivo credo. Io credo proprio di amare il Compagno ma ora sono davvero molto confuso, non mi capacito di come non siano scattati freni inibitori o almeno riflessioni su quello che stavo facendo e sulle conseguenze. Per me lui é tutta la mia vita, siamo cresciuti insieme mi ha dato tanto e io ho cercato di dargli altrettanto. Gli ho sempre detto che lo avrei sempre protetto e che insieme eravamo al sicuro. Sicuramente é più maturo di me e lo sta dimostrando anche ora. Non riesco davvero a capire come qualcosa nella mia testa non mi abbia fatto pensare a lui in quei momenti. Lui negli ultimi mesi ha tentato più volte di stimolarmi, di confrontarsi dato che erano mesi che non avevamo rapporti e ha dimostrato pazienza. Io gli rispondevo di non essere particolarmente interessato al sesso e di essere pigro. Sono davvero in uno stato confusionale che non mi consente di aggiungere altro.