Ho 22 anni e sono vergine, in seguito ad un tentato abuso ho scoperto negli anni di avere una “disfunzione sessuale” legata alla paura del rapporto completo. La mia ultima relazione, con un ragazzo di 10 anni più grande di me, è durata tre anni. All’inizio si è dimostrato comprensivo, diceva che mi amava veramente e che non era un problema per lui aspettare. Avevamo una vita sessuale piuttosto serena e attiva, senza mai arrivare fino in fondo ma stavamo bene così. Per due anni tutto è andato liscio, tant’è che siamo andati anche a convivere, avevamo in progetto di sposarci e crearci una nostra famiglia. A inizio 2021 ho deciso di prendere in mano la situazione e iniziare una terapia. In circa un anno non ha portato a grandi risultati, perciò ho iniziato a girare tanti medici e psicologi, fin quando ho trovato quello giusto e ho iniziato un percorso che sta procedendo nei migliori dei modi. Tutto il 2021 l’ho passato ad affrontare il mio problema con lui che a tratti diceva di aspettarmi e a tratti faceva sfuriate dove mi buttava addosso tutta la sua frustrazione, era diventato molto pesante per me da sostenere ma non l’ho mai lasciato perché lo giustificavo, cercavo di comprendere la sua tristezza e mi sentivo anche responsabile. Infatti proprio verso la fine quando ho trovato la ginecologa giusta per il mio disturbo lui mi ha lasciata, dicendomi che per colpa del sesso ormai non mi amava più, che anche se avessi risolto il mio problema ormai non voleva più stare con me. Nei mesi dopo ha fatto un po’ di tira e molla, dicendo che mi voleva e poi sparendo, fin quando gli ho chiesto un confronto e mi ha riconfermato il fatto che ormai non mi amava da tanto tempo e si forzava. Mi sento terribilmente in colpa e triste perché so che è tutta colpa mia, che ho perso la persona che amo di più per colpa del mio problema e lui ha fatto il possibile aspettandomi per 3 anni.