Buongiorno, mi piacerebbe ricevere dei suggerimenti per una questione aperta con il mio fidanzato che ritengo abbia dell'incredibile. Mi chiamo Gwen ho 28 anni e ho una relazione con il mio ragazzo (anche lui 28 anni). Stiamo molto bene insieme, abbiamo la fortuna di poter convivere nonostante siamo ancora giovani e abbiamo entrambi un lavoro, tutto perfetto direste? Qualche settimana fa a fine giornata ho detto al mio lui che mi piacerebbe avere un bambino, probabilmente ho scelto un pessimo momento in cui introdurre l'argomento per via di alcune questione lavorative che invadevano già abbastanza i suoi pensieri, mi ha risposto che non si sentiva pronto per una cosa così importante e lì per lì ci sono rimasta un po' male ma nulla di sconcertante. Il problema è che nei giorni successivi lui non ha praticamente mai voluto fare l'amore con me, solo un paio di volte dove ho preso io l'iniziativa abbiamo avuto dei rapporti seppur non completi ma ho notato un calo di passione nei miei confronti che mi preoccupa, anche perché prima lo facevamo praticamente tutti i giorni. Quando gli chiedevo il motivo di questo suo rifiuto del sesso mi rispondeva che era in ansia per il lavoro e soprattutto per il viaggio che doveva fare. Inutile dire che non ci ho mai creduto, addirittura la mattina prima della partenza non ha voluto fare l'amore anche se non ci saremmo visti per 4 giorni. A questo punto gli ho chiesto di dirmi la verità cercando di non sembrare aggressiva e lui mi ha risposto, per altro quasi piangendo il che mi faceva preoccupare, che il pensiero che io desiderassi un figlio lo metteva molto a disagio dal punto di vista sessuale perché nel caso io restassi incinta lui sarebbe costretto a riconoscere il figlio (che non si sente assolutamente di avere), e il fatto che io abbia questo potere su di lui lo inibisce. Sono rimasta ferma davanti a quelle parole, gli ho detto che avremo un figlio il giorno in cui lo vorremo entrambi ma mi ha ribadito che il suo è un pensiero "irrazionale" che lo condiziona e ha bisogno di tempo. Abbiamo deciso di riparlarne al suo ritorno ma devo dire che ieri non ho praticamente pensato ad altro. Mi sono informata e ho visto che in effetti non esiste alcun tipo di tutela per l'uomo che si ritrova padre contro la sua volontà, persino se questa gli è stata imposta con l'inganno dalla partner, e l'unica cosa che può fare per prevenire è usare il preservativo (il che sarebbe assurdo visto che è quasi un anno che prendo la pillola e abbiamo sempre fatto l'amore con questa protezione), ciò lo reputo assolutamente ingiusto. Ma voglio che lui sappia che io non gli farei mai una cosa del genere, e nel caso mi ritrovassi incinta mentre lui non si sente pronto troveremmo sicuramente una soluzione, più di questo non saprei cosa fare, torna tra 3 giorni. Mi scuso se mi sono dilungata, e vi chiedo se avete qualche consiglio da darmi per risolvere questa situazione. Un saluto