Buon giorno,
sono una donna di 35 anni e questa è la mia storia, che scriverò con assoluta sincerità, dicendo tutta la verità. Sono sposata da 3 anni senza figli, con un uomo con cui sono fidanzata da quando avevo 18 anni. Il mio compagno di vita, con cui sono cresciuta. Nel corso della nostra storia io l'ho amato molto, ma è capitato più volte che lo tradissi: con il mio ex fidanzato dopo poco meno di un anno, con un collega poco prima di sposarmi, e dopo 1 e mezzo di matrimonio. Come si fa a dire di amare una persona che ho tradito più volte me lo chiedono in tanti. Per amor suo ho sopportato molte sue mancanze, e umiliazioni non gravissime, ma cose che mi ferirono. Alcuni tradimenti quasi li sentii giustificati. E' un uomo solido e concreto, di grande razionalità, ma poco affettuoso e passionale. Sono una bella donna, molto attenta alla cura di me stessa, e lui lo sa, ma non è in grado di dirmelo, non è quel tipo d'uomo. Da questi presupposti, nonostante sia incapace di staccarmi da lui, non riesco a non cercare ciò che mi manca, ovvero l'amore così come lo vorrei, più infantile forse, ma intenso. Dopo l'ultima infatuazione prima di sposarmi dissi basta, non era qualcosa per cui avrei mai lasciato lui. Mi sposai, e con fatica ripresi in mano le redini della mia vita. Volevo un figlio ma mio marito mi disse di aspettare, e con riluttanza, aspettai. Ma poi ecco l'ultima forte botta, Sempre un collega, un uomo con cui avevo solo un'amicizia e mai avevo considerato prima, prossimo al matrimonio. Mi confessa di essere innamorato di me da molto tempo. Ricomincia tutto da capo, i sotterfugi, incontri segreti, ansia, paura. Me ne innamoro follemente, penso solo e sempre a lui. Neanche a dirlo, mai avuto un'intesa intima così bella con qualcuno, mai, e dura tutt'ora, con mio marito (a parte i primi anni ed eravamo dei ragazzi alle prime armi) è sempre stato più un dovere verso di lui. Non so perchè ma pur essendo bello, vedo mio marito sempre come un ragazzo, non come un uomo, e non ho voglia di stare con lui in quel senso. Sapevo che il mio amante si sarebbe sposato e che non sarebbe mai andata a finire bene. Ma purtroppo, o per fortuna, ho incontrato quella persona su 1000 che si comporta da uomo. 2 mesi prima del matrimonio lascia la fidanzata, fa la valigia e se ne va di casa senza più tornare. Ha scelto me. Presa dalla fretta e stanca del mio matrimonio feci lo stesso, dissi a mio marito che non ero sicura di amarlo più. Mi cacciò violentemente di casa, presi tutto ciò che riuscii a prendere e mi affittai una stanza per qualche mese. Stavo così male ma ero libera di stare con lui. Ma sentivo un groppo in gola, mio marito mi mancava, non riuscivo a vederlo soffrire e così arrabbiato con me. Se avessi resistito a quest'ora sarei libera, ma invece no. Ho ceduto per la paura che stessi sbagliando tutto e per la confusione e sono tornata indietro dopo 3 mesi. E da allora tengo in piedi 2 relazioni parallele. Come faccio? Morendo ogni giorno, perchè l'uno non sa dell'altro, Invento qualsiasi cosa, malattie, trasferte, incidenti, qualunque cosa mi salvi dal perderli, E' così da più di un anno. Il mio amante sa che vivo con un'amica e spesso dormo da lui, quando dico a mio marito che sono in trasferta per lavoro. Ma vuole disperatamente vivere con me, vuole una famiglia. Ho perfino conosciuto i suoi genitori, come una fidanzata. Vivo in un vortice di bugie che ormai mi ha fagocitato del tutto. Sono stata in terapia per diversi mesi, ma non arrivo a prendere una decisione. Sento che se lascio mio marito crolla la mia vita la mia intera esistenza, non so se sopporterei il dolore di non vederlo più di distruggergli la vita. Sento che se lascio il mio amante la vita che vorrei svanirebbe in un lampo. A volte penso che se avessi un incidente e finissi in coma sarei sollevata. Quasi spero in un altro lockdown che mi dia respiro. Perchè non riesco ad andare via.... è perchè amo mio marito e non amo abbastanza il mio amante? E' perchè ho paura dell'ignoto? Cosa mi succederà? Il divorzio è davvero così traumatico come si legge? Sono troppo spaventata.
Aiutatemi
Gentile Elisabetta,
dal suo racconto si evince un “importante” bisogno di trovare risposte ai suoi dubbi e alle sue domande.
Cosa potrebbe essere cambiato in lei e nel suo “ideale” di coppia?
Non si giudichi per il suo comportamento. Si osservi a livello neutrale cercando solo di trovare delle risposte che la potrebbero portare a conoscere meglio se stessa e i “suoi bisogni” di donna e compagna.
Mi sembra di capire che non è più sicura di amare suo marito. Cos’è per lei l’amore in generale senza categorizzarlo con un uomo “specifico”? Cosa le farebbe battere il cuore? Cosa le potrebbe, invece, mancare dalla sua storia attuale? Come trascorrete le giornate o il week end? Lei si sente sempre attratta da suo marito?
E’ una persona che i “problemi” o lo stress quotidiano riesce ad allontanarli o tende a ragionare e valutare molto le sue scelte di vita e quindi “avere la testa piena”? Potrebbe essere che la “spensieratezza” sia venuta a mancare per la routine quotidiana?
Ha provato a parlarne con suo marito? Come ha reagito? Avete già provato a mettere in campo delle soluzioni?
Lei, inoltre, cosa vorrebbe? Come la fa stare questa situazione? Le manca qualcosa?
Com’era la vostra vita sessuale all’inizio? Se è cambiato secondo lei da quanto e da quando?
La sua scelta capisco che possa "far paura", i divorzi possono terminare bene o male, dipende dalle persone coinvolte. A livello emotivo possono sì avere delle ripercussioni ma si possono superare sia le difficoltà, sia le paure, sia la mancanza della persona.
Mi scuso se ho fatto molte domande ma la sua richiesta non mi permette di dare indicazioni precise. Si evince profonda confusione e ha ben descritto la sua difficoltà però ritengo corretto avere maggiori informazioni per potermi esprime più nel dettaglio. Se vorrà può contattarmi in privato rispondendo alle domande.
Da quanto emerso dalla sua descrizione, se la situazione le sta procurando emozioni e/o pensieri negativi, se ha delle paure per il vostro futuro le consiglio di chiedere una consulenza psicologica dove aprirsi insieme ad un professionista a riflessioni sul suo stato interno e sui pensieri sottostanti a questo comportamento. Conoscendosi maggiormente, provando a darsi delle risposte, osservando alcune dinamiche di coppia e di vita potrebbe ritrovare la sua e la vostra serenità.
Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive, consulenza online o se volesse rispondere in privato alle domande poste.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online
Torino
La Dott.ssa Federica Ciocca offre supporto psicologico anche online
Buongiorno Elisabetta, leggendo attentamente la sua storia percepisco chiaramente la sua confusione, paura e smarrimento e mi dispiace sapere che sta provando questo vortice di emozioni così intense.
Avere paura è normale perché non ha il controllo di se stessa in questo momento e l'incontrollabilità porta a non dare ordine e significato agli eventi della vita, oltre a ciò che si ha dentro.
Un punto importante che esce fuori è la motivazione al cambiamento; forse prima non era pronta davvero.
Un percorso psicologico lavora proprio su questo a trovare sempre più fortemente la motivazione a raggiungere benessere/tranquillità , a dare ordine, chiarezza e significato a ciò che si ha dentro e ciò che accade all'esterno, ritrovando la libertà di agire e di decidere senza essere più bloccata.
Rimango a tua disposizione per ogni chiarimento.
Un caro saluto Elisabetta.
Dott.ssa Cirafici Antonella
Psicologa-Psicoterapeuta, Roma.
Roma
La Dott.ssa Antonella Cirafici offre supporto psicologico anche online
Salve,
dalla gioia per aver incontrato un uomo su mille (l’uomo della sua vita), all’ansia più estrema e all’infelicità. Due uomini ai quali è legata e una sensazione di vivere in un incubo con la presenza costante della pauradi perderli.
Mi pare che questo non la faccia vivere bene.
Mi viene da chiederle: non lascia suo marito perché veramente vuole stare con lui oppure lo pensa solamente, magari teme che gli mancherà tantissimo e di sicuro perdere questo uomo non è così facile visto che è presente nella sua vita fin da quando aveva 18 anni!
Allo stesso tempo così sembra incastrata come lei stessa dice
Le sto chiedendo se il desiderio di stare con suo marito è reale o basato su modelli ideali di come dovrebbero andare le cose, o sulla paura di lasciarlo, o forse, ancora, di essere libera di stare con il suo amante.
Nel suo racconto infatti la presenza di quest’ultimo si sente mentre suo marito non emerge se non come presenza che le impedisce di vivere pienamente l’altra relazione.
Cosa è giusto fare? Dipende da lei. Cosa la farebbe stare bene? Mi pare che stare con due piedi in una scarpa si sia rivelato molto difficile per lei. Immagino sia difficile vivere con i sensi di colpa o con la paura di sbagliare tutto. Valuti l’uomo giusto per lei non in base a come era a 18 anni ma a come è adesso e di cosa ha bisogno.
Un saluto
Dott.ssa Lucia Rinaldi
Roma