Salve, sono Andrea, 38 anni.
Sono sposato con una coetanea che, da qualche tempo, si frequenta con un suo ex molto più grande di lei (60 anni).
Alla scoperta del tradimento (inizialmente sospetta e poi palesata) inizialmente ho reagito con violenza, poi mano sempre con più rassegnazione per poi arrivare all'accettazione di questa storia parallela e all’accettazione totale di uscite tra di loro, Mini vacanze e regali.
Ho provato sempre un mix di gelosia ed eccitazione nel saperla con l’altro o nello spiare i messaggi che si mandavano. Ma non ho mai preso una posizione ferma perché convinto di aver fatto sbagli a livello di coppia (le ho dato poche attenzioni, sesso pochissimo, dialogo scarso...), perché sono incapace di prendere decisioni e perché lei era tutto sommato felice in quel periodo... ma soprattutto perché trovavo eccitante quel suo lato sexy che esprimeva fuori casa.
Da poco tempo la storia tra loro sembra finita, lei sembra più triste, e tra di noi nulla è cambiato (poco dialogo, poca empatia); da aggiungere che lei adesso mi critica per aver saputo del tradimento e di non aver battuto ciglio segno, a suo dire, dello scarso interesse nei suoi confronti.
Come mai ho accettato il tradimento e l’idea di saperla con un altro mi eccita così tanto?
Caro Andrea,
mi sembra da quello che scrive che all’interno della coppia ci sia una carenza di dialogo che sta alla base delle vostre difficoltà. Mi viene difficile darle una risposta, mi incuriosisce quando dice che dà poche attenzioni a sua moglie, che il sesso tra voi non è tanto ricercato e che lei sia consapevole di tutto questo, ma non cerchi di cambiarlo. Mi chiedo cosa cerchiate nella vostra coppia, se ne siete a conoscenza, cosa condividete. Continuate a scegliere di stare insieme, quindi qualcosa vi lega. Personalmente mi verrebbe da indagare molto di più questo nella coppia e se effettivamente sia così.
Spero di esserle stata un po’ d’aiuto nell’ampliare la prospettiva.
Un caro saluto
Le chiederei piuttosto quando si è sentito tradito per la prima volta nella sua vita, anche da bambino, come ha reagito, cosa ha pensato di se’, che emozioni ha provato e cercherei di fare un parallelismo con la situazione attuale del tradimento, cercando eventuali similitudini. Prenda in considerazione l’idea di un percorso psicoterapeutico, le suggerisco una terapia EMDR, che possa risalire alle sue prime interazioni relazionali e cercare eventuali vissuti traumatici, tali da farle accettare oggi una non-relazione ed un tradimento.
Cordiali saluti
Napoli
La Dott.ssa Ilaria Barbieri offre supporto psicologico anche online